sabato 10 aprile 2010

Perché Berlusconi tace sulla RU486?

Nel panorama delle dichiarazioni sulla vicenda della RU486, spicca l’assordante silenzio di B, la cui divorzianda moglie Miriam Raffaella Bartolini, in arte Veronica Lario, stando a quanto dichiarato nell’intervista a Maria Latella nel 2005, fu convinta ad abortire al settimo mese. Infatti “..Ho avuto un aborto terapeutico, molti anni fa. Al quinto mese di gravidanza ho saputo che il bambino che aspettavo era malformato e per i due mesi successivi ho cercato di capire, con l’aiuto dei medici, che cosa potevo fare, che cosa fosse più giusto fare. Al settimo mese di gravidanza sono dolorosamente arrivata alla conclusione di dover abortire. È stato un parto prematuro e una ferita che non si è rimarginata…” È stata una scelta molto dolorosa, dice Veronica nell’intervista, probabilmente altrettanto dolorosa di quella di molte altre donne. E sarebbe interessante sapere cosa pensa la consorte di B a proposito della RU486, anche se immagino quale sarebbe la sua risposta.

Rileggendo, l’intervista emergono alcuni aspetti interessanti. Si trattò di un aborto terapeutico al settimo mese di gravidanza, deciso a seguito di malformazioni fetali scoperte al quinto mese di gravidanza. Ragionando come i c(o)attoleghisti ed il clero cattolico più retrivo si trattò di un omicidio vero e proprio, anche alla luce dell’affermazione di Veronica che parla di “parto prematuro”. Ora, se di parto prematuro si trattò, è possibile che il feto sia anche nato vivo e che quindi sia stato lasciato morire. E in questo caso che differenza c’è fra la famiglia B e i nazisti che predicavano l’eugenetica? Ripeto sempre ragionando come gli strenui difensori della vita e della famiglia c(o)attoleghisti tipo Roccella, Sacconi, Gasparri. Oppure magari in qualche istituto tipo Cottolengo giace nascosto un figlio malformato di B.


Perché B tace sulla RU486? Evidentemente perché ha la coscienza sporca, e teme che riportando alla memoria l'aborto della sua a quel tempo non ancora legittima seconda moglie, possa perdere qualche voto.

Un altro aspetto stupefacente (ma non più di tanto) è l’appoggio che un clero cattolico reazionario sempre più sputtanato continua a fornire ad un personaggio così screditato.

PS

È da tempo che volevo postare questo articolo sul blog e mi ero autocensurato. Dopo le uscite di Gasparri e Sacconi sulla RU486, non ho più resistito. Mi perdonerà la signora Lario se ho strumentalizzato il suo dramma ai fini della lotta politica.

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