sabato 3 aprile 2010

Esistono le dimissioni vololontarie dall'ospedale: valgono anche per le donne che assumono la RU486


Fino a quando resterà in vigore la vigente Costituzione Italiana, nessuno può essere obbligato ad eseguire accertamenti sanitari e terapie contro la sua volontà. Questo vale anche per le donne che decidono di abortire chirurgicamente o con la RU486. Pertanto, le donne che decideranno di assumere la pillola, una volta ingeritola in ospedale come previsto dalla legge, se non desiderano rimanere ricoverate, potranno tranquillamente firmare la cartella clinica autodimettendosi dal reparto contro la volontà dei medici. Qualora succeda qualcosa, però, le strutture sanitarie e i medici sono (generalmente) esentati da rispondere per complicanze o effetti collaterali subiti dalla donna.
Probabilmente i folokloristici governatori della destra codina filoclericale baciapile impomatata questo non lo sanno, e sparano sciocchezze a vanvera pur di ingraziarsi il clero papalino. L'unico che non si è sbilanciato è, non a caso, quel volpone di Formigoni, che regnando da 15 anni, forse qualcosa ha imparato in materia.

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