giovedì 29 luglio 2010

Moti rivoluzionari, brigantaggio e Unità d’Italia: Casalduni celebra quei giorni

Casalduni non dimentica e si appresta a revocare quei tragici eventi del 14 agosto del 1861 in occasione dei moti rivoluzionari che cambiarono la storia di due comunità, quella di Casalduni e quella di Pontelandolfo. Questo il senso di  “Castrum Casaldonis Eventum”, manifestazione promossa ed organizzata a Casalduni dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco dal 31 luglio al 1 agosto prossimo. La manifestazione è stata presentata stamane presso la sala giunta della Rocca dei Rettori di Benevento. Presenti, alla conferenza stampa di presentazione, il sindaco di Casalduni Raimondo Mazzarelli, il consigliere provinciale Aurelio Bettini ed il presidente della Pro Loco Casalduni Nicola Bove.
“Il brigantaggio è stato un fenomeno storico particolare avvenuto poco prima l’Unità d’Italia – ha affermato Mazzarelli nel suo intervento – e oggi, a distanza di quasi 150 anni, deve essere ridiscusso
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Insiediato il comitato per Pontelandolfo Città Martire

(28 Luglio) Il Comitato per le Solenni Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e per il riconoscimento di Pontelandolfo Città Martire, costituito con delibera di Giunta Comunale n. 129 del 3 settembre, presieduto dal sindaco Cosimo Testa, si è pubblicamente insediato domenica 25 luglio, presso la Sala Papa Giovanni Paolo II, nel contesto della cerimonia inaugurale della mostra iconografica ‘Dalla spedizione dei Mille all’Unità d’Italia – Il fenomeno del Brigantaggio – Pontelandolfo Città Martire’. Lo ha comunicato l’ufficio relazioni con il pubblico del Comune. “Si è trattato – è scritto nella nota - di pubblico incontro di lavoro proficuo e interessante, in occasione del quale sono stati affrontati, seppur brevemente in questo primo momento di studio e di riflessione, i temi afferenti l’epocale Grande Esodo oltreoceano di migliaia di pontelandolfesi in cerca di lavoro per il mantenimento delle proprie famiglie, e il triste fenomeno del brigantaggio, che ha contraddistinto le pagine della storia risorgimentale italiana, con particolare riferimento al Sannio e al circondario del Matese, con l’intervento, tra gli altri, dello scrittore e storico locale Carlo Perugini”
http://www.lunaset.it/politica-salerno-e-benevento/cronaca-bn-e-sa/29055-insiediato-il-comitato-per-pontelandolfo-citta-martire.html

sabato 24 luglio 2010

Il PD ha chiesto ufficialmente la convocazione in Commissione sanità di tutti i Direttori Generali delle Ulss.

"Sono passati esattamente 100 giorni dall'insediamento della Giunta Zaia ed ogni giorno abbiamo assistito ad una paurosa montagna russa di cifre che prima hanno decretato un passivo per la sanità veneta di oltre cento milioni di euro, poi un attivo di una decina di milioni fino alla scoperta di un deficit, solo per l'azienda ospedaliera di Verona, di 250 milioni".
Il j'accuse viene dal vice capogruppo del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo e dal consigliere regionale democratico e vice presidente della Commissione sanità, Claudio Sinigaglia.

"Ora basta: visto che Zaia stesso riconosce la necessità di una verifica a tutto campo, l'unico modo per sapere la verità è quello di convocare tutti i direttori generali delle Ulss venete in Commissione sanità. Una convocazione - annunciano i due esponenti del PD - che abbiamo richiesto oggi in via ufficiale prevedendo che ognuno dei direttori relazioni, per filo e per segno, circa lo stato effettivo dei rispettivi bilanci".
"Dopo cinque anni di governo della sanità gestito degli assessori della Lega e dopo quindici anni di governo regionale di centrodestra, ora i nodi vengono drammaticamente al pettine e vogliamo vederli tutti. E' chiaro - concludono Tiozzo e Sinigaglia - che ci troviamo di fronte all'implosione di un sistema che per colpa di un mancato nuovo piano di programmazione e di interventi strutturali non può più reggere. Fino ad oggi Lega e PdL hanno giocato a nascondino, adesso andiamo al vedo, con i conti reali che vanno messi sul tavolo una volta per tutte".

martedì 20 luglio 2010

Lega, i Giovani Padani: “Razzismo contro di noi a Napoli”

Lo denuncia Paolo Grimoldi, portavoce del Movimento giovanile della Lega Nord: non sono più sopportabili i cartelli sulle pizzerie di Napoli che discriminano i leghisti. Sarà presentata un’interrogazione al ministro Maroni.

Poverini, questi giovani leghisti, come sono sensibili

sabato 17 luglio 2010

Che bello essere uno champagne socialist

Champagne socialist o radical chic (noti anche come coglioni di sinistra secondo Berlusconi tessera P2 1816) sono definiti quegli elettori che in gioventù hanno manifestato idee di “sinistra” e continuano a farlo quando, più in avanti con gli anni, hanno raggiunto un certo grado di benessere. Sono cioè quei soggetti che, invece di trasformarsi in pompieri dopo essere stati incendiari (“idealisti ribelli in gioventù” li definisce Enrico Franceschini nell'articolo “cervello a destra cuore a sinistra: svelato il mistero dei 50enni liberal comparso su Repubblica, pag 33 del 15 luglio), continuano a sentirsi incendiari sena rendersi conto di avere ormai molto più in comune con i pompieri.
“Messa su famiglia, fatti carriera e soldi, raggiunta la maturità questi intellettuali di sinistra non smettono di sentirsi progressisti e di votare di conseguenza, pur avendo degli interessi ed una visione della vita essenzialmente d'altro tipo.
Queste conclusioni si basano sui risultati delle interviste condotte dal 1981 al 2008 da studiosi della Leicester University su 136000 soggetti di 48 paesi, risultati che confermebbero l'assunto berlusconiano degli intellettuali di sinistra come grandi coglioni, in quando votano leader di sinistra “per sbaglio”, ignorando che le loro simpatie, i loro interessi oggettivi pendono per un'altra parte politica. Secondo il professore che ha coordinato lo studio “è curioso che molti uomini e donne di mezza età continuano a dirsi di sinistra pur avendo valori e comportamenti di conservatori”, soprattutto se sono persone di elevata cultura,alta istruzione, economicamente benestanti. Oppure, per dirla con Bertrand Russell :”se non sei socialista a 20 nni vuol dire he non hai cuore, se non sei conservatore a 50 vuol dire che non hai cervello”.
Tutto perduto allora? Ha ragione Berlusconi a definire coglioni quelli che voterebbero contro i propri interessi?
No, non tutto è perduto, anzi. A risollevare prontamente il morale di noi champagne socialists, arriva subito un altro studio, citato nello stesso articolo, che smentisce il precedente e che conferma la superiorità dei progressisti rispetto ai conservatori.
Infatti il professor Kanezawa, psicologo della prestigiosa London School of Economics , sostiene che le ragioni della superiorità dei progressisti affondano nell'evoluzione della specie umana. Gli esseri umani, secondo Kanezawa, “sono biologicamente predisposti per avere a cuore gli interessi ed i bisogni della propria famiglia, della stretta cerchia di amici, insomma del proprio clan o tribù...Riuscire ad occuparsi dei bisogni del prossimo, degli interassi di sconosciuti, richiede un'intelligenza superiore,la capacità di evolvere il pensiero umano in modo nuovo, al di fuori del tracciato naturale, istintivo, primordiale”.
Quindi i pompieri che continuano a votare come quando erano incendiari forse non sono così stupidi come si vorrebbe farli apparire, solo perché hanno il fuoristrada in garage (orrore! Non dovrò mica comprarmi il fuoristrada per essere un vero champagne socialist ) e la casa in collina (questa ce l'ho, anche se finirò di pagare un mutuo nel 2013 ed uno nel 2017).
Stai a vedere che il primo Homo sapiens era un liberal, conclude l'articolo.
Sì anch'io lo penso ed anche per questo non possiamo non dirci darwiniani. Del resto non lo pensa anche anche Berlusconi tessera P2 1816 quando afferma che il suo elettore medio ha una cultura da alunno di seconda media e da ultimo della classe?
In conclusione, noi intellettuali di sinistra di mezza età, benestanti ed arrivati, abbiamo un ruolo determinante da svolgere negli anni futuri, in quanto da noi dipende la salvezza della specie umana e la su futura evoluzione.

N.B.
Io l'ho sempre saputo di essere culturalmente e geneticamente superiore a quelli di destra, senza bisogno di tanti studi: altrimenti sarei di destra anch'io.