Il nove dicembre 2015 scadono i termini per presentare un ricorso al Presidente della Repubblica contro il provvedimento dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha praticamente raddoppiato i limiti dei PFAS permessi nelle acque potabili da 1030 ng/L a 2030 ng/L, ripetendo il giochetto che a suo tempo fecero con l'atrazina, di cui parlo qui
Seicentocinquanta euro è il costo dei bolli necessari per avviare la pratica, le spese finali saranno molte di più. Se raggiungeremo la somma avvieremo il ricorso con l'assistenza di avvocati di Medicina Democratica, altrimenti lasceremo perdere. Trascorso tale termine non ci sarà altra possibilità di impugnare l'insana decisione dell'istituto superiore di sanità. Se avete a cuore il problema dei PFAS, date un vostro contributo versando la cifra che desiderate su buona causa.org, cliccando sul quadretto che vedete qui a destra.
Per il dettaglio delle spese finora sostenute e delle donazioni (pochine) finora ricevute vedi qui
Vi invito anche a partecipare all'indagine sulle malattie da PFAS in Veneto, registrandovi a questo link.
Seicentocinquanta euro è il costo dei bolli necessari per avviare la pratica, le spese finali saranno molte di più. Se raggiungeremo la somma avvieremo il ricorso con l'assistenza di avvocati di Medicina Democratica, altrimenti lasceremo perdere. Trascorso tale termine non ci sarà altra possibilità di impugnare l'insana decisione dell'istituto superiore di sanità. Se avete a cuore il problema dei PFAS, date un vostro contributo versando la cifra che desiderate su buona causa.org, cliccando sul quadretto che vedete qui a destra.
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