Pubblico qui alcune mie riflessioni vecchie di qualche mese, frutto di un'attenta analisi di fonti ufficiali del servizio epidemiologico regionale del Veneto e del registro tumori del Veneto. Studiando questi documenti ufficiali avevo tratto la convinzione che alcune del malattie PFAS-indotte fossero più diffuse nei territori contaminati da PFAS. Studiatevelo bene, e segnatevi el malattie che hanno un tasso di mortalità maggiore in provincia di Vicenza. Sarà interessante confrontare questi dati con quelli emersi da un'indagine retrospettiva compiuta da eminenti epidemiologia italiani e che saranno resi pubblici nei prossimi giorni. Io so già che ci avevo azzeccato.
Nell'estate del 2013 sono stati resi
pubblici i dati riguardanti la contaminazione delle falde acquifere e
dell'acqua potabile in oltre 30 comuni del Veneto, in gran parte in provincia
di Vicenza. Responsabile dell'inquinamento sarebbe una nota industria
produttrice di PFAS con sede a Trissino (VI), che ne avrebbe immesse per
decenni negli scarichi fognari quantità enormi.
La contaminazione si è poi trasmessa
attraverso le falde acquifere sotterranee fino ad oltre 150 km di distanza
dalla sorgente dell'inquinamento, stando alle affermazioni dei tecnici
dell'ARPAV che hanno eseguito i campionamenti («Arpav_-_relazione_11_Luglio_2013.pdf»
2014; «Stato dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in
provincia di Vicenza, Padova e Verona. ARPAV» 2014).
L'inquinamento delle falde acquifere
venete ha numerose analogie con un analogo caso verificatosi negli Stati Uniti,
dove la Dupont, al termine di una class action promossa da comitati in
rappresentanza di circa 70.000 cittadini, esposti per oltre 50 anni a loro
insaputa all’acqua potabile e alla catena alimentare contaminate, dovette
pagare una multa di oltre 300.000.000 di dollari. La sanzione fu inflitta alla
multinazionale per aver omesso di presentare alle autorità governative
americane i dati da decenni in suo possesso, dati concernenti la tossicità e pericolosità per la
salute umana ed ambientale dei PFAS prodotti nei suoi stabilimenti. Il tribunale
impiegò 70 dei 300 milioni di dollari per finanziare una campagna di screening
sanitario di massa e di monitoraggio che furono condotti da un comitato di esperti indipendenti
all’uopo scelti dal giudice. Il monitoraggio della popolazione contaminata,
iniziato nel biennio 2005-2006, fu completato nel 2011 e si tradusse, fra
l’altro, nella pubblicazione di una dozzina di studi sulle più prestigiose
internazionali di epidmeiologia. I risultati di questo progetto, denominato C8
Health Project sono liberamente accessibili sul sito internet dedicato («C8 Science Panel Website» 2014).
In sintesi, i risultati di questi studi
indicano che nella popolazione esposta per decenni all'acqua potabile esiste
una probabile correlazione fra PFOA e le
seguenti malattie: cancro del rene,
cancro del testicolo, malattie della tiroide, colite ulcerosa, ipertensione
della gravidanza, ipercolesterolemia («Probable Links | C8 Health Project»
2014).
Studi condotti
in altre parti del mondo
Una recente revisione della letteratura,
da me effettuata, relativa agli studi epidemiologici e tossicologici può
essere scaricata liberamente dal seguente
indirizzo https://drive.google.com/file/d/0ByNSjMVcyBdDYUExaVRoZXNlTjQ/edit?usp=sharing
La
bibliografia aggiornata all’agosto ’14 sui principali studi epidemiologici e
tossicologici dei PFAS è riportata nell’apposita sezione della suddetta
monografia. I risultati di questi studi concordano nel dimostrare una probabile
correlazione, anche nella popolazione generale non esposta a PFAS per motivi
occupazionali, oltre che alle suddette malattie anche di altre patologie, fra
le quali: aterosclerosi subclinica, malattie cardiovascolari, iperuricemia
negli adulti e bambini; ridotta risposta anticorpale alle comuni vaccinazioni
pediatriche e anti-influenza; infertilità maschile e femminile; aborti
ricorrenti; cancro della prostata; cancro della vescica; cancro del pancreas;
cancro della mammella; nefropatie croniche; epatopatie croniche; ipertensione
arteriosa; iperomocisteinemia; linfomi non Hodgkin; leucemie.
Sono disponibile a fornire copie dei
principali articoli originali citati, la maggioranza dei quali, comunque sono
pubblicati come open access.
Diffusione
dell’inquinamento da PFAS in Veneto
Dai dati ufficiali dell'ARPAV risulta che
in Veneto sono interessate dalla contaminazione dell’acqua potabile con i PFAS oltre 250.000 persone, alle quali
non sono state prontamente applicate tutte le misure atte ad interrompere
l'esposizione all'acqua inquinata, per esempio rifornimento di acqua
imbottigliata o proveniente da fonti non contaminate, come avvenuto nel caso
dell'inquinamento causato dalla Dupont e
in altri casi di inquinamento verificatisi negli Stati Uniti ed in altre
regioni del mondo.
Pertanto è ragionevole pensare che almeno
una parte della popolazione veneta contaminata stia ancora bevendo acqua e
nutrendosi con alimenti prodotti con acqua inquinata da PFAS.
Presupposti per un’indagine epidemiologica sull’intera popolazione veneta contaminata da PFAS
Alcune delle malattie probabilmente associate con
l’esposizione ai PFAS sono più diffuse e causano da decenni una maggiore
mortalità nei territori interessati dall’inquinamento da PFAS dell’acqua
potabile
In Italia non esistono, a nostra conoscenza,
dati ufficiali sui possibili effetti tossici per la salute umana da PFAS.
Tuttavia, alcuni dati ufficiali pubblicati dal servizio epidemiologico regionale
del Veneto e dal Registro Tumori del Veneto dimostrano che alcune delle malattie
associate ai PFAS son più frequenti nell’ULSS5 Ovestvicentino e in alcune delle
altre ULSS in cui ricadono alcuni dei comuni più contaminati.
Nella tabella 1 sono riportati i comuni,
fra quelli compresi nella lista pubblicata dall’ARPAV («Stato dell’inquinamento da sostanze
perfluoroalchiliche (PFAS) in provincia di Vicenza, Padova e Verona. ARPAV»
2014), nelle cui acque
potabili sono stati riscontrati concentrazioni di PFAS superiori a 100 ng/L, nei quali il SERV ha osservato nel ventennio 1981-2000
un eccesso di mortalità standardizzata per alcune categorie di malattie che ho
selezionato in quanto nella loro
eziopatogenesi i PFAS probabilmente svolgono un ruolo importante («Atlante di mortalità regionale. Anni
1981-2000. Giunta regionale del Veneto» 2014).
In provincia di Vicenza c’è un eccesso storico di mortalità per malattie
associate a PFAS e altri interferenti endocrini
Nel rapporto “La Mortalità nella
provincia di Vicenza”, anni 1996-2006” (Giunta
Regionale del Veneto 2014), considerando le malattie probabilmente
correlate con i PFAS (in grassetto nel testo), si evince che nel periodo 200-2003 ci sia stato nei
maschi vicentini rispetto alla Regione Veneto un eccesso di mortalità, valutata
con SMR o rapporto di mortalità standardizzato, per le seguenti malattie e
condizioni: malattie delle ghiandole endocrine e disturbi immunitari (escluso AIDS) (SMR
1,14; IC 95% 1,02-1,27); diabete mellito
(SMR 1,14; IC 95% 1,01-1,29); malattia di Parkinson (SMR 1,1; IC 95% 0,82-1,48);
malformazioni congenite (SMR 1,4; IC
95% 1,06-1,86).
Nello
stesso periodo, per le donne vicentine è stato osservato un eccesso di mortalità
standardizzata per le eseguenti patologie e condizioni: malattie delle ghiandole endocrine e disturbi immunitari (escluso
AIDS) (SMR 1,15; IC 95% 1,05-1,25); diabete
mellito (SMR 1,1; IC 95% 1,0-1,22); malattie
del sistema circolatorio (SMR 1,04; IC 95% 1,02-1,07); malattie ischemiche del cuore (SMR 1,06; IC 95% 1,01-1,11);
malattie del circolo polmonare e altre malattie del cuore (SMR 1,13; IC 95%
1,08-1,18); insufficienza renale
(SMR 1,14; IC 95% 0,97-1,33).
Un
lieve eccesso di mortalità, al limite della significatività statistica, sempre
nelle donne è riportato anche per la cirrosi epatica ed altre epatopatie croniche e per le malattie cerebrovascolari. Per quanto
riguarda le neoplasie nelle donne è riportato un eccesso di mortalità per: mieloma multiplo (SMR 1,28; IC 95%
1,04-1,57); linfomi (SMR 1,08; IC
95% 0,92-1,27; leucemie (SMR 1,04;
IC 95% 0,88-1,22); cancro del pancreas (SMR 1,13; IC 95% 1,01-1,26); cancro della mammella (SMR 1,03; IC 95%
0,95-1,11) nonché per altri tumori solidi la cui incidenza e mortalità non è
stata, però, finora associata con l’esposizione ai PFAS (Giunta
Regionale del Veneto 2014).
Tabella 1 Comuni compresi nella
lista ARPAV di quelli con PFAS >100
ng/L nei quali il SER ha evidenziato nei due decenni considerati un eccesso di
mortalità standardizzata per le malattie elencate nella prima colonna
1981-1990
|
1991-200
|
|||
Maschi
|
Femmine
|
Maschi
|
Femmine
|
|
Malattie
del sistema circolatorio
|
Cologna, Legnago, Montecchio M,
Trissino, Montebello, Noventa
|
Veronella, Lonigo,
Trissino, Noventa
|
Cologna, Legnago, Veronella, Sarego,
Lonigo, Montecchio M, Trissino, Montebello
|
Cologna,
Alonte, Sarego, Lonigo, Trissino, Noventa
|
Malattie
dell’apparato respiratorio
|
Cologna, Lonigo, Noventa, Montecchio
|
Sarego, Noventa
|
Montorso
|
Noventa
|
Tutti
i tumori
|
Legnago, Montecchio M
|
|||
Malattie
delle ghiandole endocrine
|
Sarego
|
Montecchio M
|
Legnago, Pressana, Lonigo, Montecchio
|
Legnago, Montebello
|
Malattie
dell’apparato genito urinario
|
Cologna, Lonigo, Montebello
|
Cologna, Creazzo
|
Lonigo,
Montebello
|
Creazzo, Noventa
|
Tumori
del polmone
|
Legnago
|
|||
Tumori
del colon-retto
|
Brendola
|
|||
Tumori
della prostata
|
Legnago
|
|||
Tutti
i tumori
|
Legnago
|
|||
Malattie
del sistema nervoso
|
Legnago
|
Legnago, Brendola
|
||
Malattie
dell’apparato digerente
|
Zermeghedo
|
Noventa
|
Brendola
|
Un lieve eccesso di mortalità, al limite
della significatività statistica, sempre nelle donne è riportato anche per la
cirrosi epatica ed altre epatopatie
croniche e per le malattie
cerebrovascolari. Per quanto riguarda le neoplasie nelle donne è riportato
un eccesso di mortalità per: mieloma
multiplo (SMR 1,28; IC 95% 1,04-1,57); linfomi
(SMR 1,08; IC 95% 0,92-1,27; leucemie
(SMR 1,04; IC 95% 0,88-1,22); cancro del pancreas (SMR 1,13; IC 95% 1,01-1,26);
cancro della mammella (SMR 1,03; IC
95% 0,95-1,11) nonché per altri tumori solidi la cui incidenza e mortalità non è
stata, però, finora associata con l’esposizione ai PFAS (Giunta
Regionale del Veneto 2014).
Nel rapporto si valuta anche l’andamento
nel tempo dei tassi medi di mortalità. Così per quanto riguarda gli uomini nel
quadriennio 2000-203 rispetto al precedente 1996-1999, si segnala un aumento
del tasso annuale medio per leucemie;
malattie delle ghiandole endocrine e
del sistema immunitario; malattie
del sangue e degli organi emopoietici; malattie
dell’apparato respiratorio; malformazioni congenite, delle malattie cardiovascolari e cerebrovascolari.
Nelle donne un incremento dei tassi
annuali medi di mortalità fu osservato per le seguenti cause, sempre per
limitarci alle malattie e condizioni che sono state associate con l’esposizione
a PFAS: leucemie; linfomi; mieloma
multiplo; varie neoplasie maligne (encefalo, vescica, utero, melanoma maligno, pancreas, fegato); malattie
delle ghiandole endocrine e disturbi immunitari (escluso AIDS); ipertensione arteriosa; cirrosi epatica
e altre epatopatie croniche; malformazioni congenite. Un eccesso di
mortalità è stato osservato, nello steso periodo e sempre nelle donne, per le malattie
nervose e degli organi di senso (tutti e tre i tipi di malattie considerate
singolarmente: malattia di Alzheimer; morbo di Parkinson e sclerosi multipla).
Vogliamo qui ricordare che quando una
stessa patologia (o un gruppo di patologie) è più frequente, nell’ambito della
popolazione studiata, in entrambi i sessi e nelle stesse fasce d’età, la causa più
probabile è l’esposizione dell’intera popolazione a uno o più fattori di
origine ambientale. Considerando le cause di morte nel vicentino, secondo le
serie di dati storici e pubblici, è questo il caso documentato, in particolare,
delle malformazioni congenite, delle malattie delle ghiandole endocrine, delle
malattie dell’apparato genito-urinario, di alcuni tumori solidi e del sistema
emopoietico.
Le malattie neurodegenerative croniche non
state finora associate a PFAS. Tuttavia, è noto che nella loro eziopatogenesi
altri interferenti endocrini, soprattutto alcuni pesticidi (che spesso contengono
anche PFAS), hanno un importante ruolo
eziopatogenetico. Questo è vero soprattutto per il morbo di Parkinson che,
recentemente, com’è noto, è stato riconosciuto in Francia come malattia
professionale negli agricoltori che usano pesticidi nei loro campi.
Per quanto riguarda il comune capoluogo,
la Tabella 2 riporta le malattie per le quali, nei due decenni 1981-1990 1 e
1991-200 è stato osservato un eccesso di SMR. Per la mortalità da mortalità da leucemie si sottolinea
il primo posto fra tutti i comuni veneti riportato per Lonigo nei maschi per il
primo decennio dei due considerati (Giunta
Regionale del Veneto 2014).
Neoplasie maligne
In provincia di Vicenza c’è un eccesso storico di eccesso di mortalità
per Linfomi e leucemie
I dati ufficiali che ho brevemente ricordato, e sottolineo
dati ufficiali e non stime o elaborazioni personali, dimostrano in modo
incontrovertibile come in alcune zone della provincia di Vicenza ci sia astata
nell’ultimo ventennio del secolo scorso e nel primo decennio dql secolo attuale
un eccesso di mortalità per neoplasie del sistema emopoietico. L’eccesso di
mortallità sembra perdurare, purtroppo anche negli anni più recenti.
Infatti, stime effettuate dal RTV suggeriscono che
eccettuata l’ULSS 3 di Bassano per la quale è stata stimata una riduzione di
circa il 10% dell’incidenza combinata di linfomi e leucemie, nelle altre tre Ulss
vicentine èp stato stimato un preoccupante
aumento della mortalità per linfomi e leucemie nel 2012 rispetto al 2011
Malattie della tiroide
Una stima indiretta delle malattie
tiroidee, in assenza di dati pubblici sulla loro incidenza reale, si può compiere
considerando le esenzioni ticket per questa categoria di malattie. La figura 3,
ripresa dal Bollettino del SERV del 2009 riporta graficamente i tassi di
esenzione ticket per patologie della tiroide nelle varie ULSS della Regione
Vento. L’ULSS5 Ovest vicentino, nel cui territorio di competenza hanno sede l’industria
produttrice di PFAS ed il maggior numero di comuni maggiormente contaminati dd
PFAS, era ai vertici della classifica
per tasso di esenzione per patologie tiroidee nel 2009. Anche le ULSS 20 (di
competenza per il comune di Cologna e altri fra i 21 più inquinati da PFAS e la
21 (di competenza per il comune di Legnago)
occupano i primi posti in questa classifica.
Tabella 2 Malattie per le quali è stata osservato un
eccesso significativo di mortalità nel comune di Vicenza nei due decenni
considerate
1981-1990
|
1991-200
|
|||
Maschi
|
Femmine
|
Maschi
|
Femmine
|
|
Linfomi
non Hodgkin
|
No
|
Sì*
|
No
|
Sì*
|
Leucemie
|
Sì**
|
Sì
|
No
|
Sì**
|
Tutti
i tumori
|
Sì
|
Sì
|
No
|
Sì
|
Malattie
delle ghiandole endocrine
|
Sì
|
No
|
No
|
Sì *
|
Malattie
dell’apparato genito urinario
|
Sì
|
No
|
Sì
|
No
|
Tumori
del polmone
|
No
|
Sì
|
No
|
No
|
Tumori
del colon-retto
|
Sì**
|
Sì****
|
No
|
No
|
Tumori
della mammella
|
-
|
Sì***
|
-
|
No
|
Tumori
del pancreas
|
No
|
Sì*
|
No
|
No
|
* = primo
posto fra tutti i comuni veneti;** = secondo posto fra tutti i comuni veneti
*** = terzo
posto fra tutti i comuni veneti;****= quarto posto fra tutti i comuni veneti
|
Mortalità per tutte le cause
L’ULSS 5 (maschi), la 17 (maschi e
femmine) e la 21 (maschi e femmine) sono fra le 8 ULSS venete nelle quali nel
periodo 2007-2010 si è avuto un eccesso di mortalità per tutte le cause (vedi
figura 2) («La mortalità nella Regione del Veneto-
Dati aggiornati al 2011» 2014).
Mortalità per altre malattie nelle ULSS contaminate
da PFAS
Dal Rapporto sulla mortalità nella
regione Veneto 2007-2009” («La mortalità per causa nelle aziende
ULSS del Veneto, periodo 2007-2009» 2014) si evince come nelle ULSS 5 (per i
maschi) , 17 (maschi e femmine) e 21 (femmine) ci sia stato un eccesso di
mortalità per malattie del sistema circolatorio. Estendo l’analisi fino al 2010
questi dati si confermano anche nel caso della malattia di Alzheimer per
l’ULSS5 (maschi e femmine) e per la 17 (femmine); del diabete mellito per
l’ULSS5 (femmine); della BPCO per
l’ULSS5 (maschi); del cancro del colon-retto per l’ULSS6 (maschi); delle
malattie cerebrovascolari per l’ULSS5 (maschi).
Un eccesso di mortalità per cardiopatia
ischemica è stato evidenziato nell’ULSS 17 (maschi e e femmine), nella 21 (maschi) e nella 6 (femmine). I
maschi nell’ULSS 21 presentarono un eccesso di mortalità per cancro al polmone,
mentre nei maschi e femmine nell’ULSS 5 ci fu un eccesso di mortalità
statisticamente significativo per malattie dell’apparato respiratorio.
Risalendo a ritroso nel tempo, e sempre
utilizzando i dati del SERV si conferma l’eccesso stroico di mortalità nelle
ULSS Vicentine e in quelle maggiormente colpite dalla contamianzine dlel’acqua
potabile da PFAS («La mortalità nel Veneto dal 2000 al
2007 - Coordinamento del Sistema epidemiologico Regione Veneto (SER)» 2014).
Ictus cerebrale
L’ULSS5 risulta al primo posto per tasso
di eventi e mortalità da ictus cerebrale nel triennio 2007-2010 sia nei maschi (figura
3) che nelle femmine (figura 4) («L’ictus in Veneto. Servizio
Epidmiologico Regione del Veneto» 2014)
Riferimenti bibliografici
«Arpav_-_relazione_11_Luglio_2013.pdf».
2014. Consultato agosto 23.
http://www.areaberica.org/images/PFOA/Arpav_-_relazione_11_Luglio_2013.pdf.
«Atlante di mortalità regionale. Anni 1981-2000.
Giunta regionale del Veneto». 2014. Consultato agosto 31.
http://statistica.regione.veneto.it/Pubblicazioni/AtlanteMort/AtlanteMort.pdf.
«C8 Science Panel Website». 2014. Consultato luglio
30. http://www.c8sciencepanel.org/c8health.html.
Giunta Regionale del Veneto, REGIONE. 2014. «LA
MORTALITÀ NELLA PROVINCIA DI VICENZA». Consultato agosto 31. http://www.ser-veneto.it/public/File/documents/rapporti/relazioneprovincialebelluno.pdf.
«L’ictus in Veneto. Servizio Epidemiologico Regione
del Veneto». 2014. Consultato settembre
1.
http://www.ser-veneto.it/public/File/documents/rapporti/rapportoictus_ser_dic2013.pdf.
«La mortalità nel Veneto dal 2000 al 2007 -
Coordinamento del Sistema epidemiologico Regione Veneto (SER)». 2014.
Consultato settembre 1.
http://www.ser-veneto.it/public/File/documents/rapporti/rapportomortalita0007/rapportomortalita20002007.html.
«La mortalità nella Regione del Veneto- Dati
aggiornati al 2011». 2014. Consultato agosto 31.
http://www.ser-veneto.it/public/File/documents/rapporti/rapportomortalita2007_2011.pdf.
«La mortalità per causa nelle aziende ULSS del Veneto,
periodo 2007-2009». 2014. Consultato agosto 31.
http://www.ser-veneto.it/public/File/documents/rapporti/reportmortalit20072009.pdf.
«Probable Links | C8 Health Project». 2014. Consultato
agosto 31. http://www.c8healthproject.com/probable-links/.
«Stato dell’inquinamento da sostanze
perfluoroalchiliche (PFAS) in provincia di Vicenza, Padova e Verona. ARPAV».
2014. Consultato luglio 26.
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/file-e-allegati/documenti/acque-interne/pfas/Nota%20Tecnica%20PFAS.pdf.
Nessun commento:
Posta un commento