venerdì 28 maggio 2010

Berlusconi chiede sacrifici, ma il figlio si consola con uno yacht di 37 metri pagato 18 milioni di euro

La tessera P2 1816 ha detto che siamo tutti nella stessa barca e dobbiamo fare sacrifici per il bene di tutti.
Mentre la ggente comune si appresta ad attraversare il mare in tempesta della crisi, provocata da ricchi e disonesti banchieri e imprenditori, al massimo dotata di un guscio di noce bucato, Il palestrato Piersilvio si consola regalandosi il primo yacht sul quale, apprendiamo, approfittando della possibilità di personalizzare al massimo il gioiellino offerta dalla ditta produttrice (customer's satisfication first of all), ha fatto sostituire una cabina con una palestra.

le meraviglie della nuova barchetta con la quale Piersilivio si appresta ad affrontare la tempesta della crisi che si sta abbattendo

giovedì 27 maggio 2010

27 maggio 1916: il sangue calabrese arresta l'avanzata austriaca sull'altopiano di Asiago. Vicenza e l'Italia sono salve


Il 141° Reggimento Fanteria, - insieme al gemello 142° - formava la Brigata Catanzaro, composta in gran parte da calabresi e altri meridionali, un'unità che si era già coperta di gloria di fronte al monte San Michele e che per tutta la guerra venne mandata sempre nei punti più "caldi" del fronte per l'affidabilità ed il gran valore dimostrato. Alla fine della guerra la Brigata Catanzaro e i suoi fanti risultò fra le più decorate (4 medaglie d'oro, 153 d'argento, 253 di bronzo, due ordini di Savoia). E anche fra quelle che pagarono il maggior tributo di sangue, in termini di vittime e feriti. E questo non sorprende, visto che combattevano armati solo di baionetta e venivano mandati in prima linea sui fronti più caldi.Il motto della brigata era «Portiamo i colori del sangue e della morte: ovunque vincitori.»

La Brigata Catanzaro il 27 maggio 1916 fu protagonista di un’azione che rafforzo’ il morale delle truppe italiane impegnate a contrastare la Strafexpedition, ideata e guidata dal capo di stato maggiore austriaco Conrad, che nei 13 giorni trascorsi dall’inizio dell’offensiva -15 Maggio 1916 - aveva registrato solo vittorie facendo temere l’invasione della pianura veneta e l’aggiramento delle truppe italiane schierate sul fronte isontino. L’evento, se si fosse verificato, avrebbe provocato la fine della guerra con la nostra sconfitta.

Ma il 141° Reggimento della nostra unita’ militare, nel corso di un contrattacco condotto con impeto, diede un primo segnale di riscossa riconquistando, sul Monte Mosciagh, i cannoni persi durante un attacco degli austriaci. La Brigata, prima schierata sul Carso, era stata richiamata, assieme ad altre, sul fronte degli Altipiani di Asiago e Folgaria per rafforzare la difesa contro la Spedizione Punitiva. Per raccontare quanto accadde facciamo parlare i documenti.

La cosa fu ripresa dalla stampa nazionale dell’epoca tanto da meritare la prima pagina su La Domenica del Corriere che con una bella illustrazione di Achille Beltrame fece conoscere all’Italia intera come «Un brillante contrattacco dei valorosi calabresi del 141° fanteria libera due batterie rimaste circondate sul monte Mosciagh». Quel furibondo combattimento in cima al Mosciagh - che si svolse nella notte tra il 27 ed il 28 - coincise con la svolta fondamentale della Strafexpedition e lo stesso generale Cadorna scrisse:«… Pure, fra tante angosce, una sensazione si faceva strada in me. Era, in principio, assai incerta e debole, e poteva apparire più illusione che speranza. Ma, dal 27 al 28 di maggio mi era parso, a un tratto, che fosse finita per gli austriaci la fase bella del tentativo, l’avanzata irresistibile, quella che ogni giorno ci apriva una ferita di più nella carne … »

Tutti avevano fatto il proprio dovere tanto che la Brigata aveva avuto riconoscimenti importanti dai comandi italiani ed era stimata e temuta, dai soldati dell’ esercito avversario. Nella letteratura austriaca della Guerra fu definita una Sehr Gut Brigaten ( una ottima brigata), peraltro anche molto temuta, specie nei combattimenti corpo a corpo. 

Ergo, possiamo ben dire che se Zaja oggi può giocare a fare il governatore del Veneto lo deve anche al sangue versato sulle montegne del nordest anche da migliaia di contadini calabresi -


 link utili
Wikipedia -Brigata_Catanzaro
Cime e trincee

mercoledì 26 maggio 2010

La Lega Nord è un affare di famiglia

A me non sorprendono le dichiarazioni di Umberto Bossi, primogenito di Umberto. Confermando precedenti dichiarazioni del fratello-trota avrebbe affermato :«Se uno ha un’azienda chi pensa di inserire? I suoi figli o degli estranei? Certo che la Lega non è un’azienda. Ma non bestemmio se dico che mio padre la sente sua», dice Riccardo Bossi, in passato assistente dell’europarlamentare leghista Francesco Speroni e oggi pilota di rally. «L’ha creata lui, la gestisce lui, il capo è lui. E la cosa più naturale è che accanto a sé voglia i suoi figli».

Sono parole gravissime per un democratico, ma oggi sono il risultato del successo di gente senza un mestiere (studente in medicina fallito il capostipite, pilota di rally (?!) il primogenito, delfino-trota l'altro figlio) che sena la politica e la copertura paterna sarebbero probabilmente solo dei falliti.

Al sud questo sarebbe un titpico discorso mafioso, al Nord permette di conquistare gli onori della cronaca ed una vita agiata sulle spalle dei contribuenti

domenica 23 maggio 2010

Consumo di acqua e impronta idrica

L’impronta idrica di un prodotto è il volume di acqua dolce consumata e inquinata, in relazione anche al luogo di produzione. Noi oggi utilizziamo molta acqua non solo per bere, cucinare e lavare, ma ancor più per produrre cibo, carta, vestiti in cotone, etc. L’impronta idrica è un indicatore che consente di calcolare l’uso di acqua, prendendo in considerazione sia l’utilizzo diretto che quello indiretto di acqua, del consumatore o del produttore. L’impronta idrica di un individuo, di una comunità, di un’azienda è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre i beni e i servizi consumati da quell’individuo, comunità o impresa.
Alcuni numeri

  • La produzione di un kilo di carne di manzo richiede 16 mila litri di acqua

  • La produzione di un kilo di carne di capra o di pollo richiede 4 mila litri di acqua

  • La produzione di un kilo di carne di maiale richiede 4800 litri di acqua

  • Per produrre una tazza di caffè ci vogliono 140 litri di acqua.

  • Per produrre una pizza margherita ci voogliono circa 1300 litri di acqua

  • La produzione di un kilo di pasta in Italia richiede due mila litri di acqua

  • L’impronta idrica della Cina è di circa 700 metri cubi all’anno pro capite. Solo il 7% dell’impronta idrica cinese ricade al di fuori della Cina.

  • L’impronta idrica del Giappone, di 1150 metri cubi all’anno pro capite, per il 65% ricade al di fuori dei confini nazionali, il che vuole dire che il Giappone ha un alto consumo di servizi e prodotti realizzati all’estero con risorse idriche straniere.

  • L’impronta idrica degli USA è di 2500 metri cubi all’anno pro capite.

  • L'impronta idrica italiana risulta essere di quasi 7000 litri al giorno, oltre il doppio della media mondiale. Le ragioni di tale elevata impronta è lo spreco ed il prelievo illegale, soprattutto per l'agricoltura, oltre che il maggior fabbisogno di acqua per la produzione di grano duro necessario per la pasta e la pizza
Calcolatevi la vostra impronta idrica http://www.waterfootprint.org/?page=files/home
La mia impronta è di 1659 metri cubi di acqua l'anno. Non male, potrei fare di meglio, per esempio sostituendo la carne di manzo con il pollo o abituandomi a chiudere il rubinetto mentre mi lavo i denti. Forse mi lavo anche troppo le mani al giorno, ma per il mestiere che faccio, il lavaggio delle mani è necessario e non è mai troppo, esendo il principale e più efficace modo per prevenire le infezioni.
Molto interessante è anche l'articolo pubblicato sull'ultimo numero della rivista slow Food
http://www.impronta-idrica.org/Reports/Hoekstra-SlowFood-Apr2010.pdf

martedì 18 maggio 2010

I tagli proposti da PDL e Lega: pura demagogia per cavalcare l'onda

Brunetta vuole tagliare le auto blu del 50%; Calderoli propone di rudurre del 5% lo stipendio dei parlamentari. Sono semplicemnte degli slogan, tanto per vivere alla giornata e calmare gli animi dei loro elettori insoddisfatti. NOn c'è un programma serio dietro le solite sparate

domenica 16 maggio 2010

Gli amministratori leghisti sono tutti onesti?

 Un ritornello che si sente sempre più spesso riguarda gli amministratori leghisti che sarebbero comunque  onesti (anche se rozzi secondo Giorgio Bocca o giovani ed inesperti secondo Eugenio Scalfari). Anche il governatore dle Piemonte Cota, su Repubblica oggi, afferma orgogliosamente la purezza degli amminisrratori leghisti. FOrse non conosce il caso di Maurizio Grassano, Presidente del Comunale di Alessandria (alessandira Piemonte, non d'Egitto), arrestato a settembre perchè si faceva pagare dalla sua azienda 18000 euro al mese che poi erano rimborsati dal Comune, cioè da tutti noi.
A quanto pare il suddetto Grassano potrebbe diventare presto deuptato, prendendo il posto indovinate di chi? Ma di Cota, no?

http://www.novionline.net/news/politica-cittadina/accusato-di-truffa-ai-danni-del-comune-arrestato-il-presidente-del-consiglio-di-alessa-2.html

sabato 15 maggio 2010

«Sì al referendum sull’acqua, il PD lavora al patto per l’acqua pubblica».

«Sì al referendum sull’acqua, il PD lavora al patto per l’acqua pubblica».

Il PD vicentino in disaccordo con la linea del PD nazionale, ma più vicino al sentimento della popolazione

Berlusconi ed i suoi protetti: ricordate le spigole del generale Speciale?


D'ora in non possiamo proteggerli tutti, ha dichiarato ieri Berlusconi sinceramente (?) afflitto perché i suoi birbantelli sono stati scoperti a rubare la marmellata. Da quato sopra si deduce che finora ha protetto le mascalzonate dei suoi, inveendo ad ogni piè sospinto contro i magistrati che fanno il loro dovere di scoprire corrotti e corruttori, promulgando leggi ad personam, leggi il cui solo scopo è di ostacolare il lavoro di giudici e polizia, garantendo condoni scandalosi ad evasori fisclai e abusivisti edilizi ecc. Fra i protetti più famosi ricordiamo Bertolaso (prossimo alle dimissioni) santificato e nominato sottosegretario subito dopo la comparsa delle prime voci su sistema di corruzione creato assieme alla cricca.  Un altro di questi superprotetti è il geenrale Speciale, lo ricordate? Sì, proprio quello che si opponeva agli ordini del ministro visco durante il governo Prodi e per questo nominato deputato del PdL da Berlusconi. Sì, proprio quello  che  andava a fare le vacanze con moglie e amici nelle caserme della Guardia di Finanza in Alto Adige e si faceva portare,b (volando cogli aerei della Guardia di Finanza decollati da Pratica di Mare ) casse di spigole freschissime a spese nostre. Orbene, dopo una prima assoluzione, il generale Speciale à stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione, ma la pena è stata prontamente sospesa, in attesa del giudizio della Cassazione. E comunque, grazie alla legge ad personam Previti, promulgata dalla tessera P2 1816 per evitare la galera al suo avvocato, nominato anch'egli  ministro della difesa da Berlusconi, al massimo avrà gli arresti domiciliari come er Cesarone, condannato per corruzione della magistratura a sei anni di reclusione  mai scontati. Col generale Speciale aumenta  il numero già ragguardevole dei deputati in carica condannati e/o con processi in corso a carico. A quando le dimissioni?
E chiedere le dimissioni di Berlusconi corruttore e protettore questo no, vero Bersani?

venerdì 14 maggio 2010

Tre consigli al PD, by Lidia ravera

Anche la brava Lidia sull'Unità di aggiunge alla lista (sempre più lunga) di coloro i quali si ingegnano a dare consigli al PD. Su un soo punto dissento: i politici che hanno fatto per oltre trent'anni politica (più o meno dignitosamente) hanno una soa scelta a mio avviso: ritirarsi e godersi la pensione. Se volgiono continuare a fare politica possono benisismo continuare a dare i loro contribuiti da semplici militanti.

mercoledì 12 maggio 2010

e le scorie dove le metto, dove le metto

La Francia non riesce a trovare un comune disposto ad ospitare un nuovo sito di stoccaggio delle scorie nucleari. Secondo il programma elaborato dal governo di Parigi, il primo sito pubblico di stoccaggio delle scorie nucleari a basso livello di radioattivita' ma di lunga durata sarebbe dovuto entrare in funzione nel 2019. Il resto dell'articolo al link del titolo

martedì 11 maggio 2010

Grazie a Bersani non avremo più le primarie: PD addio?

Se non ricordo male Pippo Civati ebbe a dire che se avesse vinto Bersani le primarie del 25 ottobre sarebbero state le "ultimarie". Aveva ragione, cavoli, eccome se aveva ragione. Infatti, dalla bozza di modifiche allo statuto che sarà proposta prossimamente le primarie sono praticamente definitivamente sepolte. Per chi non volesse leggere l'intero documento scaricabile dal sito del professor Salvatore Vassallo segnalo che le modifiche piùinteressanti che affoseranno le primarie sono a partire da pagina 21
Ancora un volta, e per l'ultima, vi invito, anzi vi prego, a firmare e spedire il ricorso alla commissione di garanzia come postato in precedenza e che potete trovare sui link delle pagine qui sopra. Non vedo altro modo per salvare le primarie ed il PD.

lunedì 10 maggio 2010

“A Cortona ho detto che nel Pd non c’è pluralismo” (il video)

Prendetevi mezz'ora del vostro tempo e guardatevi il video dell'intervento di Marino a Cortona. Alla fine, sono sicuro, le vostre speranze di veder risorgere il PD ne usciranno rafforzate

“A Cortona ho detto che nel Pd non c’è pluralismo” (il video)

Bloccare vendite allo scoperto in tutta l’Ue

"Serve il blocco immediato delle speculazioni in corso sugli Stati europei degli hedge funds. Vanno immediatamente bloccate le vendite allo scoperto di titoli in tutta l'Unione europea; esattamente come accadde nei mesi successivi il fallimento di Lehman Brothers. Solo che allora i governi intervennero quando i buoi erano già scappati e sotto la spinta di Obama che oggi, guarda caso, non appare molto interessato ". Lo dichiara Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del gruppo Pd della Camera. "Oggi è chiaro - prosegue Boccia - che l'Europa è sotto attacco e le speculazioni riguardano tutti e possono far più male alle economie con maggiori difficoltà. E' successo con la Grecia, può succedere in queste ore con Spagna, Portogallo e con la stessa Italia. Abbiamo molto apprezzato ieri l'intervento di Tremonti alla Camera, a questo punto chiediamo al ministro dell'Economia di farsi promotore di una richiesta immediata di sospensione delle vendite di titoli allo scoperto in tutta l'area Euro. Nello stesso tempo non sono più ammissibili giudizi frammentari di agenzie di rating americane e sempre meno credibili. Quello che è avvenuto ieri con Moody's non dovrà più ripetersi. L'Europa deve dotarsi di un'agenzia di rating Europea, autonoma, indipendente e pertanto pubblica. Se il governo farà queste battaglie avrà il pieno appoggio del Pd nell'interesse nazionale e della credibilità della stessa Europa". "I fondi speculativi- conclude l'esponente democratico - non sono più gli hedge funds nati con Alfred Winlslow Jones nel '49. Oggi sono macchine da guerra che speculano su tutto e su tutti. Pensavamo che il prezzo pagato con Lehman brothers fosse bastato. Consentire le speculazioni sui titoli di Stato è un rischio che nessuno può permettersi".

domenica 9 maggio 2010

Emilio Fede attacca Roberto Saviano in diretta nazionale

Emilio Fede attacca Roberto Saviano in diretta nazionale

Io ho l'impressione che questa sottospecie di giornalista venduto lo faccia apposta a sparare idiozie; lo fa apposta per avere un pò più di audience, dal momento che non si accontenta di quei quattro gatti che lo guardano in diretta. L'alternativa è che sia talmente idiota dal pensarle veramente queste cose, ma non credo che esista un indivuduo talmente idiota da pensare veramente cose così

Tagliare le mani agli speculatori che si nascondono dietro i "mercati" e tassare le operazioni finanziarie speculative

In questi giorni è partito l'attacco di speculatori privi di scrupoli che cercano d mettere in ginocchio l'euro e l'economia dei paesi deboli, i cosiddetti PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna); a questo elenco si potrebbero aggiungere presto Inghilterra ed Italia. Sono i cosiddetti "mercati" che speculano al ribasso, ricavando profitti enormi sulle spalle della povera gente ignara per poi ricomprare a prezzi più bassi e far risalire le quotazioni guadagnandoci di nuovo.
I governanti europei, sotto la guida illuminata del premio nobel Barack Obama che ha salvato le banche del suo paese con i soldi pubblici, si sono runiti d'urgenza per cercare di salvare l'euro. In Italia si prospetta una manovra da 25 miliardi di euro nei prossimi due anni. Ciò signfica che le classi più deboli dovranno prepararsi a sudare lacrime e sangue, ma potranno stare tranquilli che Tremonti e Berlusconi non metteranno le mani nelle loto tasche già svuotate.
Tra i provvedimenti che si discutono non vedo niente che possa colpire questi speculatori incalliti dai compensi annui di milioni di dollari/euri. Se si fossero presi provvedimenti seri in questo senso forse i Greci sarebbero stati disponibili a sopportare il dimezzamento tout court dei lori stipendi e salari. Per esempio si potrebbero chiudere le borse per qualche settimana e/o tassare pesantemente le rendite finanziarie (patrimoniale del 5-10% per i redditi superiori a 200.000 euro e sui patrimoni/rendimenti dei fondi speculativi, i cosiddetti "hedge fund), oppure mettere una tassa del 5-10% sulle operazioni finanziarie e contrattazioni di vendita speculative (per esempio vendita al ribasso, compravendita di derivati ecc.). La patrimoniale avrebbe il compito di recuperare un pò di evasione fiscale, soprattutto in paesi come l'Italia e la Grecia. Si potrebbero abolire i trasferimenti di danari nei conti all'estero dei paradisi fiscali.
Se tutti i potenti del mondo riuniti d'urgenza al capezzale delle economie traballanti fossero d'accordo, io non vedrei tante difficoltà. Immagino le lamentale dei cosiddetti liberisti, che giudicherebbero misure così draconiane come un attacco alla libertà d'impresa, ai principi dell'economia indegne di paesi dempcratici e capitalisti. MA io non ho visto alzarsi lamentale simili quando il tanto ammirato premio NObel Barack Obama ha sottratto miliardi di dollari alle classi più povere per darle ai banchieri che hano ripreso ha distribuirsi compensi da decine di milioni all'anno.
E intanto le quotazioni del mio fondo pensione integrativo (ai quali verso migliaia di euro all'anno per cercare di integrare la misera pensione che avrò, se me la daranno) sono di circa il 20% inferiori rispetto a quanto ho versato. Ciò signifca che se dovessi andare in pensione adesso, avrei una perdita secca. Questo grazie anche a D'Alema e ai governanti di centrosinistra che hanno contribuito a derubare il TFR di milioni di italiani

giovedì 6 maggio 2010

L'acqua in Italia è potabile per legge, in deroga europea

Ricopio dalla Newsletter Nutrizione33 servizio fornito ai medici dalla Elsevier srl

Acqua potabile in deroga europea
È del 16 aprile l'opinione tecnica positiva dello Scher (Scientific committee on health and environmental risks) sulla deroga chiesta dall'Italia alla Commissione europea sui limiti consentiti per quanto riguarda il contenuto di arsenico, boro e fluoro nell'acqua potabile di 5 regioni e 2 province autonome

di Elisabetta Lucchesini
La Commissione scientifica ha preso in considerazione tutte le evidenze disponibili, tossicologiche ed epidemiologiche, per valutare i rischi derivanti dall'esposizione quotidiana in varie categorie di popolazione. La deroga richiesta per i prossimi 3 anni riguarda concentrazioni superiori a: 50 microg/L di Arsenico, 3 mg/L di Boro e 2,5 mg/L di Fluoro. L'esposizione oltre i limiti di norma alle sostanze in oggetto per la popolazione generale viene considerata sostanzialmente tollerabile, mentre esistono dei rischi potenziali per i bambini al di sotto dei 3 anni per il boro, e per i più piccoli non allatatti al seno per boro e fluoro, se l'acqua potabile è utilizzata nella preparazione del latte formulato. Nessun allarme allo stato dell'arte attuale per l'arsenico (inorganico), del quale sono invece ben noti i rischi tumorali connessi alla contaminazione alimentare con i suoi derivati organici. Tuttavia alcuni esperti del comitato scientifico suggeriscono di attenersi prudentemente al limite di 20 microg/L che sembra emergere da valutazioni dell'Efsa, soprattutto per quanto riguarda le categorie più a rischio: i bambini fino ai 18 anni d'età, le donne in gravidanza, le mamme che allattano, i neonati non allattati al seno.

La richiesta dall'Italia è il terzo rinnovo della deroga, per concentrazioni da 2 a 5 volte superiori a quelle stabilite dalla direttiva europea 98/83 e si applica agli acquedotti di alcuni comuni di Lazio, Campania, Toscana, Umbria, Lombardia e alle province di Trento e Bolzano. Per completezza d'informazione è però giusto aggiungere alcuni dettagli specifici della situazione italiana: boro, fluoro e arsenico sono presenti non perché l'acqua sia inquinata ma perché in alcune zone abbondano naturalmente nel sottosuolo, dal quale proviene quasi tutta l'acqua potabile nazionale. Dal 2003, anno in cui l'Italia chiese la prima deroga per 10 sostanze chimiche e ben 13 regioni, la situazione è drasticamente migliorata grazie a investimenti mirati a risolvere le problematiche presenti, pur continuando a garantire il rifornimento idrico essenziale.

Secondo i criteri definiti dall'organizzazione mondiale della sanità si considera che l'apporto di una sostanza chimica attraverso l'acqua potabile non rappresenti più del 20% dell'introito giornaliero tollerabile (Tdi tolerable daily intake) di un contaminante, dato che a questo si somma poi l'apporto che origina dalle fonti alimentari. Per la valutazione dell'eventuale superamento dei limiti consentiti si ragiona su un soggetto adulto, del peso di 60 kg, che beve 2 litri di acqua al giorno. I limiti prescritti dalla direttiva europea sono quindi molto ristretti e per questo si prestano anche a possibilità di deroga, per esempio negli stati con climi caldi in cui verosimilmente si beve di più, fermo restando il rispetto di alcune procedure. In particolare la deroga riguarda solo l'acqua potabile per uso privato e non quella impiegata dalle aziende alimentari, occorre presentare un piano dettagliato delle azioni correttive che si intraprenderanno comprensivo di tempistica e finanziamenti previsti, le autorità regionali interessate dalla deroga devono informare tempestivamente la popolazione residente e fornire indicazioni specifiche di comportamento alle categorie a rischio.

mercoledì 5 maggio 2010

Napoli, vittoria in Provincia: l'acqua è un servizio privo di rilevanza economica

Il Consiglio Provinciale di Napoli nella seduta di ieri ha approvato con 16 voti a favore (14 contrari, 1 astenuto) l'ordine del giorno presentato dal capogruppo della Federazione della Sinistra Tommaso Sodano riconoscendo il Diritto umano all'acqua come bene comune pubblico e quindi che la gestione del servizio idrico integrato si deve ritenere un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.

Grande soddisfazione è stata espressa da Tommaso Sodano, responsabile nazionale ambiente del Prc: "Il documento approvato contesta la legge 13/2008, con la quale si stabilisce che la gestione del servizio idrico integrato venga ceduta tramite gara ai privati entro il 2011. E' un passaggio importante, ma solo il primo di una lunga serie, che dovrà vedere l'impegno di tante componenti".

"Si è compreso che la battaglia sull'acqua pubblica è anzitutto una battaglia di civiltà che investe un bene primario ed inalienabile. La decisione del consiglio provinciale di oggi rappresenta una bella notizia non solo dal punto di vista politico, ma anche perché dimostra che la questione della publicizzazione dell'acqua assume sempre più centralità. Miglior viatico non poteva esserci per il via alla raccolta di firme per il referendum sul tema, che partirà da domenica prossima in tutte le piazze d'Italia".

il buco della sanità veneta: il costo dei nuovi ospedali comincia a farsi sentire sulla pelle dei veneti

(ASCA) - Venezia, 4 mag - ''Tutti i nodi vengono al pettine: il commissariamento della sanita' veneta c'e', e' sostanziale, e costringe il presidente Zaia ad avere questo ruolo fino a fine maggio. E' alla sostanza dei fatti che bisogna guardare e agli errori che sono stati commessi negli ultimi anni dal governo regionale di centrodestra per capire cosa sta succedendo ora''.

Lo afferma, in una nota, la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Laura Puppato.

''In primo luogo - afferma - ha pesato la decisione di Galan di eliminare l'Irpef sul finire della scorsa legislatura e con il beneplacito della Lega: una manovra elettorale e populistica che ancora una volta ha trasformato la sanita' pubblica in uno strumento di raccolta del consenso immediato.

Con la conseguenza che ora si e' dovuto ripianare il deficit, peraltro in maniera fortuita, ma sempre a scapito dei cittadini''.

L'esponente dei democratici evidenzia come ''il centrodestra cerca di minimizzare la portata del danno, compresa quella proporzione non corrispondente al vero abbozzata da Zaia tra il bilancio regionale e quello di una famiglia con reddito medio ''come se una famiglia con un reddito di 40mila euro l'anno si sbagliasse nei conti per 20 euro'' ha detto Zaia''.

''In realta' - precisa l'esponente del PD - l'errore ammonterebbe a 125 euro. Al di la' del fatto che Zaia merita l'insufficienza in matematica, e' comunque incontestabile che si riparte da meno 25 milioni''.

''Il lavoro da fare e' molto - conclude Laura Puppato - altro che sbandierare come un disco rotto l'eccellenza della sanita' veneta. Ci sono distorsioni sulle quali bisogna intervenire immediatamente, a partire dai costi della macchina regionale. Ridurre questa vicenda ad un puro incidente di percorso e far finta di nulla, come sta facendo il centrodestra, significa abbandonare la sanita' del Veneto verso una caduta che a breve potrebbe rivelarsi drammatica''

sabato 1 maggio 2010

In difesa delle primarie firma il ricorso contro Filippin alla Commissione regionale di garanzia del PD veneto per mancata osservazione dello Statuto

Sei iscritto al PD nel Veneto. Firma anche tu il ricorso ala commisisone rgionale di garanzia contro il segretario Rosanna Filippin che non ha voluto indire le primarie per la scelta del candidato a Governatore del veneto nelle passate elezioni regionali, contrariamente all'impegno assunto al momento della sua elezione.
Vai qui se vuoi conoscere l'elenco aggiornato degli aderenti all'iniziativa



Alla cortese attenzione di
Enzo Erminero
Presidente della Commissione Regionale di Garanzia del Partito Democratico del veneto
- Segreteria regionale del Veneto
Piazza De Gasperi, 28
35131 Padova
tel. 049 654455 – 049 8364133 fax 049 8783758
segreteria@partitodemocraticoveneto.org



I sottoscrittori di questo documento, iscritti al Partito Democratico,

RILEVATO che

- al Capo IV articolo 18 comma 1 statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “Per «primarie» si intendono le elezioni che hanno ad oggetto la scelta dei candidati a cariche istituzionali elettive.”
- al Capo IV articolo 18 comma 4 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “Vengono in ogni caso selezionati con il metodo delle primarie i candidati alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione. Qualora il Partito Democratico concorra con altri partiti alla presentazione di candidature comuni per tali cariche, valgono le norme contenute nell’articolo 20 del presente Statuto.
- al Capo IV articolo 20 comma 1 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “ Qualora il Partito Democratico stipuli accordi pre-elettorali di coalizione con altre forze politiche in ambito regionale e locale, i candidati comuni alla carica di Presidente di Regione, Presidente di Provincia o Sindaco vengono selezionati mediante elezioni primarie aperte a tutte le cittadine ed i cittadini italiani …”
- le modalità di svolgimento delle primarie sono state disciplinate da apposito regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali approvato il 17 luglio 2008 dalla Direzione Nazionale
- al Capo VIII articolo 40 comma 1 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “Le funzioni di garanzia relative alla corretta applicazione dello Statuto e del Codice etico sono svolte dalla Commissione nazionale di garanzia, dalle Commissioni di garanzia delle Unioni regionali e delle Unioni provinciali di Trento e Bolzano
- al Capo VIII articolo 41comma 1 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “Le Commissioni di garanzia vigilano sulla corretta applicazione del presente Statuto e delle disposizioni emanate sulla base dello stesso, nonché sul loro rispetto da parte degli elettori, degli iscritti e degli orgnai del partito democratico.”
- al Capo VIII articolo 41comma 2 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “ Ciascun elettore o iscritto può presentare ricorso alla Commissione di garanzia competente in rdine al mancato rispetto dello Statuto

CONSIDERATO che

- in Veneto il candidato del PD a Presidente di regione non è stato selezionato con il metodo delle primarie
- il segretario regionale del Partito Democratico del Veneto Rosanna Filippin si era invece pubblicamente impegnata al momento della sua elezione ad indire le primarie per la scelta del candidato governatore avendo dichiarato nella sua relazione all'Assemblea regionale del PD Veneto dal 15 novembre 2009 che il compito del PD è di scegliere un candidato al ruolo di Governatore che riceva da elezioni primarie la forza di un’autentica investitura popolare.

RICORRONO

alla commissione nazionale di garanzia contro il mancato rispetto delle norme statutarie sopra ricordate da parte del Segretario regionale del Partito Democratico del Veneto Rosanna Filippin

e CHIEDONO

che siano stabilite adeguate sanzioni nei confronti di Rosanna Filippin, iscritta al Partito democratico che non ha rispettato lo Statuto

Vincenzo Cordiano, circolo di Valdagno (VI), membro assemblea regionale del PD del Veneto
Giovanni Fazio, circolo di Arzignano (VI)

In difesa delle primarie firma il ricorso contro Bersani alla Commissione nazionale di garanzia del PD per mancata osservazione dello Statuto

Sei iscritto al PD? Firma e spedisci anche tu il ricorso alla Commissione di Garanzia. Vedi qui le motivazioni e gli aderenti dell'iniziativa


All’on.le Luigi Berlinguer
Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Democratico
Via S. Andrea delle Fratte, 16
00187 ROMA
- fax segreteria: 0669924050 (provvisorio)
- cellulare segretario: 3475083853
- email segretario: giampietrosestini@yahoo.it
- Segretario Dr Giampietro Sestini.




I sottoscrittori di questo documento, iscritti al Partito Democratico,

RILEVATO che

- al Capo IV articolo 18 comma 1 statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “Per «primarie» si intendono le elezioni che hanno ad oggetto la scelta dei candidati a cariche istituzionali elettive.”
- al Capo IV articolo 18 comma 4 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “Vengono in ogni caso selezionati con il metodo delle primarie i candidati alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione. Qualora il Partito Democratico concorra con altri partiti alla presentazione di candidature comuni per tali cariche, valgono le norme contenute nell’articolo 20 del presente Statuto.
- al Capo IV articolo 20 comma 1 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “ Qualora il Partito Democratico stipuli accordi pre-elettorali di coalizione con altre forze politiche in ambito regionale e locale, i candidati comuni alla carica di Presidente di Regione, Presidente di Provincia o Sindaco vengono selezionati mediante elezioni primarie aperte a tutte le cittadine ed i cittadini italiani …”
- le modalità di svolgimento delle primarie sono state disciplinate da apposito regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali approvato il 17 luglio 2008 dalla Direzione Nazionale
- al Capo VIII articolo 40 comma 1 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “Le funzioni di garanzia relative alla corretta applicazione dello Statuto e del Codice etico sono svolte dalla Commissione nazionale di garanzia, dalle Commissioni di garanzia delle Unioni regionali e delle Unioni provinciali di Trento e Bolzano
- al Capo VIII articolo 41comma 1 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “Le Commissioni di garanzia vigilano sulla corretta applicazione del presente Statuto e delle disposizioni emanate sulla base dello stesso, nonché sul loro rispetto da parte degli elettori, degli iscritti e degli orgnai del partito democratico.”
- al Capo VIII articolo 41comma 2 dello statuto nazionale del PD approvato il 20 giugno 2008 si dice che “ Ciascun elettore o iscritto può presentare ricorso alla Commissione di garanzia competente in rdine al mancato rispetto dello Statuto

CONSIDERATO che

- soltanto in pochi casi i candidati del PD a Presidente di regione sono stati selezionati con il metodo delle primarie e non in ogni caso come invece previsto dal suddetto articolo 18 comma 1
- il segretario nazionale del Partito democratico Pierluigi Bersani ha più volte dichiarato pubblicamente che le primarie sono un’opzione e non un obbligo

RICORRONO

alla commissione nazionale di garanzia contro il mancato rispetto delle norme statutarie sopra ricordate da parte del Segretario nazionale Pierluigi Bersani



e CHIEDONO

che siano stabilite adeguate sanzioni nei confronti di Pierluigi Bersani, Segretario nazionale del Partito democratico che ha violato gli articoli dello Statuto summenzionati.

Valdagno, 28/4/2010


Vincenzo Cordiano, circolo di Valdagno (VI), membro assemblea regionale del PD del Veneto
Giovanni Fazio, circolo di Arzignano (VI)