lunedì 21 novembre 2011

A Vicenza qualità dell'aria scadente-pessima un giorno su quattro


Secondo il bollettino dell'ARPA Veneto aggiornati al 17 novembre 2011, a Vicenza, quartiere Italia, SI è sforata la concentrazione massima di PM10 (particelle inquinanti pesanti) per 73 giorni (contro i 35 max previsti dalla normativa vigente). A Roma con 50 giorni di sforamento hanno fermato il traffico per qualche domenica, a Vicenza va bene così. Per non parlare poi  dei dati riferiti all'ozono (le cui concentrazioni sono elevatissime, anche a causa del bel tempo) in tutta la provincia, massime ad Asiago.Quando si dice, vado in montagna a respirare un pò d'aria pura-
Ma l'aria inquinata non puzza, a differenza della monnezza di Napoli. Così i sindaci del Nord, possono dormire tranquilli, sulla pelle degli oltre ottomila morti all'anno che nella sola pianura padana sono causati dall'inquinamento atmosferico. Una strage silenziosa. E continuano a proporre Pedemontane, tangenziali alte velocità, centri commerciali..

lunedì 14 novembre 2011

Chiudere gli ospedali sotto i 300-400 posti letto: razionalizzazione dell'assistenza e risparmi

Io sono convinto che i piccoli ospedali non hanno alcuna ragione di esistere come presidi "per acuti", pur lavorando in uno di questi. Oggi come oggi in quasi tutte le specialità mediche i progressi tecnologici sono talmente rapidi che non è possibile dotare tutti i presidi minori delle tecnologie e del personale qualificato necessario per assicurare cure di altissimo livello.
Se guardiamo alla nostra ULSS5 Ovest Vicentino vi sono tre ospedali (Lonigo, Valdagno, Arzignano) ed un quarto, Montecchio, che è stato trasformato in ambulatori. A Montecchio è rimasta Ortopedia, un reparto chirurgico senza un reparto di medicina annesso. Ve lo immaginate un paziente ivi ricoverato che ha una complicanza medica, per esempio scompenso cardiaco acuto o embolia polmonare acuta, che tipo di assistenza potrà ricevere? Se non sbaglio dopo le ore 18 non c'è nemmeno il pronto soccorso aperto (o punto di primo intervento come si chiama).

In questa ULSS vi sono tre reparti di medicina, che in pratica sono delle repliche. Lo stesso dicasi per i due reparti di chirurgia.Nessuno di questi reparti è altamente specializzato; nessuno attrae pazienti da fuori ulsS, anzi le "fughe" sono numerose.

A Valdagno c'è una TAC obsoleta che non è sostituita per mancanza di fondi, così i pazienti devono andare ad Arzignano se vogliamo avere un esame ben fatto, lo stesso dicasi per la risonanza magnetica.

Se ci fosse una seria organizzazione sanitaria, unificando reparti, si potrebbe ricavare personale da dedicare a potenziare i servizi e ridurre le liste d'attesa, per esempio.

L'alternativa sarebbe dare più soldi alla sanità,per esempio tagliando le spese militari. Ma mi sembra un'utopia, specialmente con il futuro governo Monti, se è vero che vuol mettere un generale come ministro della difesa

sabato 12 novembre 2011

Umberto Veronesi nel governo d'emergenza? Dio ce ne scampi e liberi


No a Umberto Veronesi ministro della salute del governo di emergenza!!
Oggi il quotidiano repubblica cita il famigerato oncologo pro-inceneritori pro-nucleare pro-Big Pharma fra i possibili candidati al posto di ministro della salute nel governo Monti.
A parte il fatto che ha novant'anni, è pieno di conflitti di interesse. è padrone di uno dei poli sanitari più importanti che campa di concessioni pubbliche. è un privato convenzionato con il SSN che stava per fallire e si è salvato solo con finanziamenti da parte di varie industrie e della  snaità pubblica che gli passa milioni per la convenzione.

Non sarebbe proprio un bell'inizio per un governo che dovrebbe combattere privilegi e parassitismi