domenica 30 dicembre 2012

Quanti sono i nuovi casi di linfoma ogni anno nell'ULSS4?



L’incidenza stimata dei tumori nell’ULSS4 per il 2011 da parte degli esperti del Registro  Tumori del Veneto (RTV) è fra le più elevate della provincia di Vicenza.
L’incidenza, secondo la statistica medica applicata all’epidemiologia, è il numero di nuovi casi annuali di una determinata malattia in una popolazione numericamente stabilita, per esempio il numero di nuovi casi di tumori all’anno ogni 100.000 abitanti.
In base alle stime elaborate per l’anno 2011 dagli esperti del RTV, l’incidenza dei tumori nell’ULSS4  Schio-Thiene sarebbe superiore, sia nei maschi che nelle femmine, rispetto a quella delle ULSS3 (Bassano) e 5 (Arzignano) ed inferiore rispetto a quella stimata per l’ULSS6 Vicenza e per la media regionale. Il grafico della figura 1, che  esprime questo concetto, è stato ricavato dai dati ufficiali pubblicati sul sito del Registro Tumori del Veneto (1), liberamente scaricabili qui.
Naturalmente il dato è preoccupante e sembra smentire dichiarazioni pubblicamente  rilasciate negli anni precedenti da autorevoli rappresentanti delle istituzioni amministrative e sanitarie locali, tese soprattutto a tranquillizzare quelle fasce della popolazione allarmate per gli effetti nocivi dell’inceneritore di Schio sulla salute della popolazione (2).

sabato 29 dicembre 2012

I miei i candidati preferiti alle primarie del PD in Veneto Felice Casson (candidato prov. Venezia) – Carola Arena (candidata prov. Treviso) – Luigi Creazzo (candidato prov. Vicenza) - Raffaela Salmaso (candidata prov. Rovigo)


Carissime e Carissimi,

  C’è un robusto filo rosso che unisce le nostre candidature alle Primarie per i parlamentari del 30 dicembre. Insieme, vogliamo innanzitutto affermare una visione laica dello Stato e della politica, che dovrà tornare ad essere a servizio dei cittadini e non delle lobby e degli interessi particolari.
I punti qualificanti del nostro impegno saranno i seguenti:
Primo: il LAVORO – affermiamo la centralità del lavoro perché senza lavoro, senza buona e stabile occupazione non c’è futuro per le persone e per i territori. Sostegno all’impresa e alla produzione made in Italy, lotta al precariato, misure per l’occupazione giovanile e femminile, affermazione di un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità e compatibilità ambientale;
Secondo: MORALITA’- siamo per la politica pulita, sana al servizio dei cittadini e dei territori.
Ogni parlamentare dovrà essere a disposizione del territorio, interpretarne e rappresentarne le esigenze. Riforma della politica, rinnovamento nei partiti, no all’accumulo di cariche, limite dei mandati, lotta alla corruzione ed al malaffare;
Terzo: DIRITTI – ci siamo impegnati in tutti questi anni e continueremo a farlo, per il pieno riconoscimento dei diritti costituzionali e la salvaguardia dello Stato sociale quale garanzia per tutti i cittadini ed in particolare per i più deboli. Diritto alla salute, valorizzazione della scuola pubblica, investimenti nella mobilità e nel trasporto pubblico locale, tutela dei beni comuni. Ci batteremo per l’affermazione, anche nel nostro Paese, di nuovi diritti di cittadinanza (chi nasce in Italia è un italiano) e per tutti i diritti civili a salvaguardia della libertà della persona.
 Domenica 30 dicembre vi invitiamo a sostenerci, darete forza al nostro impegno.
  Vi ringraziamo e vi abbracciamo tutti,

Felice Casson (candidato prov. Venezia) – Carola Arena (candidata prov. Treviso) –
Luigi Creazzo (candidato prov. Vicenza) - Raffaela Salmaso (candidata prov. Rovigo)

giovedì 27 dicembre 2012

Conciliare diritto al lavoro e alla salute con la tutela dell'ambiente: Casson, Merler, Rodeghiero e Cordiano ne discutono a Valdagno


L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL VICENTINO HA PORTATO BENESSERE O HA DISSEMINATO ANCHE MALATTIE E MORTE?
L’INCIDENZA DEI MESOTELIOMI E DEGLI ALTRI TUMORI È AUMENTATA NELLA PROVINCIA DI VICENZA?
QUALI SONO I LAVORI A RISCHIO?
I LAVORATORI A RISCHIO E I LORO FAMILIARI ESPOSTI ALL’AMIANTO RICHIEDONO CONTROLLI PERIODICI?
ESISTONO NEL VICENTINO CASI DI RICATTO FRA DIRITTO AL LAVORO E DIRITTO ALLA SALUTE SIMILI ALL’ILVA DI TARANTO ? 

mercoledì 19 dicembre 2012

Bersani che ama tanto gli inceneritori, brucia i verdi del PD?

C'è da aver paura, se è vero quanto si dice qui. Ancora peggio se fosse una ritorsione perché hanano appoggiato Renzi.
Decapitata la componente verde
Chi ha lavorato a livello nazionale non vince le primarie
 di Goffredo Pistelli  
Tre in un colpo solo. Gli ecodem storici del Pd, quelli che avevano portato nell'alveo democrat, lo storico ecologismo di Legambiente, fatti fuori dal listino bloccato di Pier Luigi Bersani, secondo alcuni indiscrezioni pubblicate ieri dal Corsera. Pur avendo il segretario a disposizione circa 120 posti sicuri, dal Nazareno è trapelato che, per certo, di quel gruppo non faranno parte Ermete Realacci, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante che, del movimento ambientalista furono segretario, presidente e direttore generale. seguito al link


http://www.italiaoggi.it/giornali/stampa_giornali.asp?id=1803665&codiciTestate=1&accesso=FA

lunedì 17 dicembre 2012

Mi candido alle primarie del PD per la scelta dei parlamentari

sto pensando di candidarmi alle primarie del PD con le quali si sceglierano i candidati al parlamento. Se sei iscritto al PD o hai votato alle primarie del 25 novembre nella zona di Vicenza e vuoi firmare per la mia candidatura mandami un messaggio a vincenzo.cordianochiocciolagmail.com. Il mio programma è qui http://enzucciu.blogspot.it/2012/12/il-mio-programma-di-governo-per-i-primi.html

domenica 16 dicembre 2012

Ombre d'asfalto - Dopo la Marlane Marzotto, un'altra connection calabro-veneta?

Ombre d'asfalto: Da VicenzaPiù n. 244 e BassanoPiù n. 6 in edicola e sfogliabili comodamente dagli abbonati l'approfondimento del lancio del 7 novembreLa stampa calabrese rivela nuovi possibili clamorosi sviluppi sulle indagini dell'Antimafia veneziana sui cantieri della Vicenza Rovigo, le quali sarebbero in dirittura d'arrivo. E intanto sui media si parla di fari puntati dagli investigatori sia su un'impresa vicina al Carroccio, sia su soggetti in odore di vicinanza con la 'ndrangheta.

sabato 15 dicembre 2012

Il mio programma di governo, per i primi 5 anni, se fossi premier

Tutti pensano di cambiare il mondo.
....................nessuno pensa di cambiare se stesso"
Lev Tolstoj

Capitolo 1 Ambiente
1) Revisione della politica degli incentivi per le energie rinnovabili, da concedere solo per piccoli impianti privati o piccole aziende (come nel caso degli impianti a biomasse, per esempio). Pertanto:
a. No alla costruzione di mega impianti a biomasse che prevedano l’uso di cereali o legno prodotto ad hoc solo per essere bruciati e ricavare energia da rivendere a costo maggiorato per ricevere gli incentivi. SI invece a piccoli ambienti costruiti nelle aziende agricole, per esempio, con lo scopo di trattare i reflui dagli allevamenti zootecnici  o il materiale residuo dalla lavorazione di prodotti agricoli (nocciole, riso, patate ecc)
b. No agli inceneritori che se simulati sotto il nome di gassificatori, pirogassificatori, termovalorizzatori e così via sproloquiando
2) Stop al consumo di suolo
a. Avviare una politica improntata al recupero di aree già cementate, alla ristrutturazione di edifici pubblici e privati (con adeguati incentivi) secondo i principi del risparmio energetico e della riduzione della dispersione di calore:
i. Solo il 24% delle scuole pubbliche è in regola con le certificazioni di sicurezza, la maggioranza di esse ha bisogno di manutenzione  o ristrutturazioni.
b. Costruire/ristrutturare edifici secondo regole antisismiche
c. Difesa del territorio per la prevenzione del rischio idrogeologico; riparare i danni del dissesto idrogeologico costa  oltre 3,5 miliardi l’anno; cominciamo a spenderne almeno un paio per prevenire tali disastri
d. No alla privatizzazione dei beni comuni

CoVePa: nulli i Project Financing della Pedemontana, esposto alle procure

CoVePa: nulli i Project Financing della Pedemontana, esposto alle procure: Massimo Follesa , Elvio Gatto, Francesco Celotto, Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa CoVePA - I Progetti di Finanza in Veneto sono decine, in questo momento vi sono almeno sei PF nella sanità veneta e quattro infrastrutture autostradali in partenza: SPV, Valsugana, Nogara-Mare e Camionabile del Brenta, oltre ad altre pianificate come Treviso-Mare, Complanari A4, Orte-Mestre ecc.

mercoledì 12 dicembre 2012

martedì 11 dicembre 2012

I pazienti veneti con leucemia mieloide cronica hanno veramente accesso alle cure migliori?


La leucemia mieloide cronica  è un raro tumore  del sangue, fino a un decennio fa invariabilmente mortale in quanto si trasformava nell'arco di 4-5 anni in leucemia acuta. Oggi per fortuna la situazione è molto diversa. Infatti,l’industria farmaceutica ha preparato dei farmaci molto efficaci, noti come inibitori delle tirosinchinasi o TKI,  primo esempio di farmaci in grado di agire in modo “mirato “ o diretto solo sulle cellule tumorali, risparmiando quelle sane. È proprio il contrario della chemioterapia che agisce invece in modo selvaggio, eliminando anche le cellule normali, causando molti effetti collaterali spiacevoli.  I TKI sono farmaci molto costosi, come si evince dalla tabella sotto riportata, ripresa dal decreto regionale (vedi dopo).  A partire dall’imatinib, il primo di questi farmaci ad essere introdotto in commercio, sono stati autorizzati altri due farmaci di seconda generazione più efficaci del primo, ma anche più costosi: il dasatinib ed il nilotinib. Il ministero della salute, o meglio l’AIFA, ha autorizzato i farmaci per tutti i pazienti affetti da LMC in fase cronica, indipendentemente dal lor grado di rischio di evoluzione in leucemia acuta. Le autorità della regione Veneta, con decreto 105 dell’otto giugno 2012, hanno invece ritenuto di limitare l’autorizzazione solo ai pazienti ad alto rischio. La decisione, come si evince dalla lettura del decreto , è stata presa essenzialmente in base a criteri economicistici, paventando infatti un aumento di spesa che, nel caso del dasatinib rispetto all’imatinib, ammonterebbe a circa 569.000 euro all'anno.
In altre parole, ai cittadini veneti ammalati di LMC è riservato un trattamento differente da quello di altre regioni italiane che decidano di osservare alla lettera le indicazioni ministeriali le quali, ripeto, autorizzano l’uso di questi farmaci fin dall'inizio in tutti i casi e non soltanto in seconda linea, cioè dopo che l’imatinib si sia dimostrato inefficace. Non sappiamo se ciò possa tradursi in un danno per i pazienti, dal momento che la superiorità dei TKI di seconda generazione non è universalmente accettata . Ma dal momento che non è dimostrato neanche il contrario, cioè che è indifferente la sequenza con i quali questi farmaci sono utilizzati e che i pazienti che si rivelano  resistenti all’imatinib non avranno alcun danno in termini di sopravvivenza rispetto a quelli che utilizzano i TKI di seconda generazione, il principio di precauzione prevedrebbe, a mio parere  che tutti i pazienti possano ricevere questi nuovi farmaci, come stabilito dal ministero. Secondo alcuni studi, infatti, I TKI sarebbero più efficaci.

Il maggior costo di questi potrebbe essere sostenuto, per esempio, eliminando il rimborso spese fuori busta  dei 60 consiglieri regionali del Veneto che, nonostante quello che affermi Zaja,  verrà aumentato a 4500 euro (inglobando altre voci precedenti) dai 2100 euro precedenti. Ora 4500 euro x 60 (il numero dei consiglieri) fa 270.000 euro al mese, cifra che diventa 3.140.000 all'anno. Anche solo un quarto circa di tale enorme quantità di denaro pubblico sarebbe sufficiente a compensare la maggiore spesa (569,000) derivante dall'utilizzo in prima linea dei TKI.
Potrebbero cominciare a rinunciarci i consiglieri del mio partito, tanto per dare l'esempio,  qualcuno dei quali, quando scoppiò lo scandalo, proclamò la sua intenzione di rinunciare alla prebenda, ma non risulta che l'abbia ancora fatto

giovedì 6 dicembre 2012

Casson, Civati e Della Seta propongono soluzioni verdi per una crisi nera


A Padova, Sala anziani del municipio di Padova il 14 dicembre alle ore 20:45 Felice Casson, Pippo Civati e Roberta Della Seta discutono di proposte ecocompatibili per la soluzione della crisi nera che stiamo attraversando.

martedì 4 dicembre 2012

Presidente Napolitano, semplicemente vergognoso

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha emanato questa sera il decreto legge recante «disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale» nel testo trasmesso oggi dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Lo riferisce una nota del Quirinale.

Il presidente Napolitanto, realmente crede che il decreto che ha firmato tuteli la salute della popolazione? Cosa risponde a questa e alle altre mamme?


«Venga qui, venga a visitare i nostri bambini devastati dal cancro (e non solo), li guardi negli occhi e sostenga il loro sguardo, se ci riesce, gli spieghi perchè lo Stato ha preferito dare loro in pasto al mostro, quel mostro che ha distrutto il nostro mare, violentato la nostra terra, insozzato il nostro cielo». Lo scrive una cittadina di Taranto, Tonia Marsella, in una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ieri ha firmato il decreto che consente allo stabilimento siderurgico di continuare la produzione nonostante il sequestro della magistratura. 

«Dica alle mamme - aggiunge l'autrice della lettera - che la malattia e la morte del loro figlio è necessaria, altrimenti cala il Pil». 

Tonia Marsella si chiede come sia possibile, dopo quello che è accaduto per la vicenda Ilva, «credere ancora nello Stato Italiano? Come credere nella politica e in chi dovrebbe difendere e promuovere il bene comune... e invece ci ha rubato anche il diritto alla vita»?. Infine la cittadina, che ha divulgato la lettera tramite il Comitato «Donne per Taranto», chiede al capo dello Stato di sapere «cos'hanno di diverso i bambini di Genova rispetto ai nostri. Perchè in quello stabilimento l'area a caldo è stata chiusa, in quanto considerata incompatibile con la città, e la produzione spostata a Taranto? Credevo - conclude Marsella - che Lei avrebbe scelto la vita e non la morte. E invece ha firmato la nostra condanna».

da l'Unità dal 4/12/2012

sabato 1 dicembre 2012

Nando Dalla Chiesa non si registra ma vuol votare, tu se non ti registri sul suo blog non puoi postare

Nando dalla Chiesa, iscritto al PD, contravvenendo agli "obblighi" imposti dallo statuto e dal codice etico del PD, a quanto par di capire,  ha scelto coscientemente di non registrarsi, autoescludendosi dal godimento di un diritto inviolabile, quello di votare e partecipare  così al progresso del suo partito.
Ora ci avrebbe ripensato e, contravvenendo alle regole democraticissime "imposte" dalla maggioranza del comitato dei garanti, vorrebbe partecipare al secondo turno.  Solo che le sue ragione non sarebbero state accettate, si dice, dal comitato dei garanti.

Non credo che abbia valide  ragioni da addurre, è lui stesso che si è vietato il voto e si è autoescluso.

Anche  per commentare i suoi post sul suo blog personale è necessaria la registrazione, Altrimenti non puoi partecipare alla discussione sul suo blog personale.
Io non mi scandalizzo delle regole che Dalla Chiesa impone sul suo blog privato, come non mi scandalizzo delle regole "imposte" dal comitato dei garanti che ha scelto (e sono d'accordo) di circoscrivere le primarie ad un evento privato del centrosinistra, stabilendo a priori delle regole per tentare di limitare al massimo la contaminazione del voto da parte di estranei al centrosinistra.

Se avesse adempiuto ai suoi doveri di "bravo" iscritto al PD e se avesse accettato le regole democraticamente stabilite a priori, nessuno gli avrebbe vietato di votare.

Reparti senza primari? Basta lamentele, Valdagnesi, vergognatevi


Reparti senza primari

SANITÀ. Monta la polemica sui progetti per il S. Lorenzo, dopo la levata di scudi della onlus “Progetto salute Valle Agno”. Allarme lanciato dal sindaco Neri: «Perché l'ospedale è a rischio» Il dg Alessi: «Assistenza assicurata Nessuna riduzione di qualifica»

Perché la gente non crede alle parole del direttore generale? Chi ha interesse a montare sterili polemiche?
è anche vero che nel resto d'Italia i provvedimenti governativi suscitano allarme e inducono a temere il fallimento di molte regioni , ma i cittadini veneti possono aver fiducia nel loro governatore Zaia e i cittadini di Valdagno fanno male a diffidare dei provvedimenti del direttore generale della loro ULSS: loro non hano nulla da temere. I supposti tagli non intaccheranno il numero e la qualità dei servizi offerti, si tratta solo di razionalizzazione e miglioramenti pensati e realizzati, nelle ulss venete, da uno staff di primo ordine che, evidentemente, possiede delle qualità sconosciute agli altri staff manageriali della maggioranza delle altre ULSS italiane che, in questi tristi giorni, sono messi pubblicamente sotto accusa. In alternativa, si potrebbe pensare che tutti gli staff manageriali delle ULSS italiane possiedano simili capacità, e i supposti tagli che stanno falcidiando i bilanci delle aziende sanitarie  siano polemicamente e ingiustamente considerati come fonti di potenziali danni per la salute della popolazione. Ma in questo caso i primi a sbagliare sarebbero, evidentemente  i governatori delle altre regioni che continuano a lamentarsi e ad invocare un immediato stop ai tagli" pena la compromissione dei servizi forniti ai cittadini. 

Vincenzo Cordiano, rappresentante aziendale CGIL ULSS5, Ovest Vicentino
Presidente dell'Associazione Medici per l'Ambiente-ISDE, sezione di Vicenza