Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha emanato questa sera il decreto legge recante «disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale» nel testo trasmesso oggi dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Lo riferisce una nota del Quirinale.
Il presidente Napolitanto, realmente crede che il decreto che ha firmato tuteli la salute della popolazione? Cosa risponde a questa e alle altre mamme?
«Venga qui, venga a visitare i nostri bambini devastati dal cancro (e non solo), li guardi negli occhi e sostenga il loro sguardo, se ci riesce, gli spieghi perchè lo Stato ha preferito dare loro in pasto al mostro, quel mostro che ha distrutto il nostro mare, violentato la nostra terra, insozzato il nostro cielo». Lo scrive una cittadina di Taranto, Tonia Marsella, in una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ieri ha firmato il decreto che consente allo stabilimento siderurgico di continuare la produzione nonostante il sequestro della magistratura.
«Dica alle mamme - aggiunge l'autrice della lettera - che la malattia e la morte del loro figlio è necessaria, altrimenti cala il Pil».
Tonia Marsella si chiede come sia possibile, dopo quello che è accaduto per la vicenda Ilva, «credere ancora nello Stato Italiano? Come credere nella politica e in chi dovrebbe difendere e promuovere il bene comune... e invece ci ha rubato anche il diritto alla vita»?. Infine la cittadina, che ha divulgato la lettera tramite il Comitato «Donne per Taranto», chiede al capo dello Stato di sapere «cos'hanno di diverso i bambini di Genova rispetto ai nostri. Perchè in quello stabilimento l'area a caldo è stata chiusa, in quanto considerata incompatibile con la città, e la produzione spostata a Taranto? Credevo - conclude Marsella - che Lei avrebbe scelto la vita e non la morte. E invece ha firmato la nostra condanna».
da l'Unità dal 4/12/2012
Il presidente Napolitanto, realmente crede che il decreto che ha firmato tuteli la salute della popolazione? Cosa risponde a questa e alle altre mamme?
«Venga qui, venga a visitare i nostri bambini devastati dal cancro (e non solo), li guardi negli occhi e sostenga il loro sguardo, se ci riesce, gli spieghi perchè lo Stato ha preferito dare loro in pasto al mostro, quel mostro che ha distrutto il nostro mare, violentato la nostra terra, insozzato il nostro cielo». Lo scrive una cittadina di Taranto, Tonia Marsella, in una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ieri ha firmato il decreto che consente allo stabilimento siderurgico di continuare la produzione nonostante il sequestro della magistratura.
«Dica alle mamme - aggiunge l'autrice della lettera - che la malattia e la morte del loro figlio è necessaria, altrimenti cala il Pil».
Tonia Marsella si chiede come sia possibile, dopo quello che è accaduto per la vicenda Ilva, «credere ancora nello Stato Italiano? Come credere nella politica e in chi dovrebbe difendere e promuovere il bene comune... e invece ci ha rubato anche il diritto alla vita»?. Infine la cittadina, che ha divulgato la lettera tramite il Comitato «Donne per Taranto», chiede al capo dello Stato di sapere «cos'hanno di diverso i bambini di Genova rispetto ai nostri. Perchè in quello stabilimento l'area a caldo è stata chiusa, in quanto considerata incompatibile con la città, e la produzione spostata a Taranto? Credevo - conclude Marsella - che Lei avrebbe scelto la vita e non la morte. E invece ha firmato la nostra condanna».
da l'Unità dal 4/12/2012
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