giovedì 19 dicembre 2013

Comunicato stampa dell’Associazione Medici per l’Ambiente- ISDE Italia sulla contaminazione da cloruro di vinile monomero dell’acqua potabile a Vicenza

Il comitato direttivo della sezione di Vicenza dell'Associazione Medici per l'ambiente-ISDE Italia esprime la sua preoccupazione per la scadente qualità dell’acqua potabile fornita ai vicentini, acqua che recentemente, è risultata inquinata dal cloruro di vinile, un cancerogeno di classe 1 che sicuramente causa tumori maligni nell’uomo, oltre che negli altri animali. Il cloruro di vinile, anche se assunto per periodi prolungati a dosi molto più basse di quelle riscontrate nell'acqua di Vicenza, produce effetti tossici di tipo non tumorale a carico di vari organi e tessuti, soprattutto il fegato, il sistema immunitario e il sistema nervoso.  Abbiamo letto affermazioni totalmente prive di validità scientifica, secondo le quali esisterebbero limiti “di sicurezza” convalidati da agenzie governative estere. Secondo tali fonti, un individuo potrebbe bere decine di litri di acqua contaminata al giorno senza correre rischi per la propria salute. Inoltre, secondo dichiarazioni attribuite a dirigenti dell’ULSS6 “la stima di un'esposizione orale giornaliera per la popolazione umana (compresi i sottogruppi sensibili) che è probabile che sia senza un notevole rischio di effetti avversi nel corso della vita è pari o inferiore  a 3 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo”.  

domenica 15 dicembre 2013

Il cloruro di vinile nell'acqua potabile è cancerogeno a Novara ma non a Vicenza

A gennaio 2013 il cloruro di vinile monomero (cvm) è stato giudicato cancerogeno nel comune di Ghemme,provincia di Novara, tanto che il sindaco  di quel comune emanò un'ordinanza per la chiusura immediata di una discarica il cui percolato conteneva cvm  oltre a tutta una serie di altre sostanze cancerogene. Poichè è probabile che la contaminazione della falda vicentina abbia un'analoga origine da una delle tante discariche sparse nel territorio, non crede il buon Variati che sarebbe il caso di indirizzare la ricerca della fonte verso gli impianti di trattamento dei rifiuti? Non crede che sarebbe il caso di far dosare nell'acqua anche qualcuna delle altre sostanze cancerogene che, con ogni probabilità, sarà anch'essa presente? (O forse lo sa che l'acqua della sua città è cancerogena e per questo beve solo spritz?). Se non vuole perdere tanto tempo, potrebbe cominciare a leggersi l'ordinanza del suo collega piemontese e passarla poi ai suoi fidati tecnici e a quelli dell'ulss.  Si spera che possano imparare qualcosa..
Per puro caso la concentrazione del cvm risulta praticamente identica a Vicenza e a Ghemme.

venerdì 13 dicembre 2013

Cloruro di vinile: un caso studio di soppressione e manipolazione dei dati scientifici ad opera dell’industria chimica


Questo che vi apprestate a leggere è la traduzione quasi integrale ( e abbastanza fedele..) di un articolo pubblicato da una delle più prestigiose e autorevoli riviste mediche internazionali di epidemiologia che potete scaricare in versione integrale (in inglese) al link indicato (1).
Anche se lunghetto vi consiglio di leggerlo fino in fondo, magari preparatevi una tazza di caffè o meglio di camomilla per restare un po’ calmi…

La cancerogenicità del CVM è stata dimostrata molti anni fa

Il cloruro di vinile monomero (CVM) è prodotto esclusivamente per la polimerizzazione in cloruro di polivinile (PVC), un plastificante utilizzato nell’industria delle costruzioni, di produzione di materiale elettrico, dei trasporti e degli imballaggi; nella produzione di oggetti ad uso domestico, per esempio pavimenti, condotte dell'acqua, compact disc e videodischi, carte di credito; in prodotti medicali come dispositivi e tubi per uso endovenoso, padelle da letto. Le fonti d’inquinamento comprendono i siti di produzione e fabbricazione, gli inceneritori, le discariche di rifiuti.

lunedì 9 dicembre 2013

Ma il sindaco Variati e al GdV conoscono il significato della parola "cancerogena"?

Il dubbio m'è venuto leggendo ieri domenica 8 dicembre l'articolo a firma di Negrin dal titolo "

Quindi, secondo gli astuti Variati e Negrin, ventimila vicentini hanno bevuto forse per anni acqua contenente sostanze cancerogene ma non hanno corso alcun rischio per la loro salute, nonostante le concentrazioni del cloruro di vinile siano superiori al massimo previsto dalle norme vigenti.

Io mi chiedo se questi signori hanno un cervello pensante e una coscienza alla quale rendere conto o se aprono la bocca solo per dare fiato ai denti (nel caso di Variati e degli altri esperti citati nell'articolo che mandano messaggi falsamente rassicuranti) o impugnano la penna solo per imbrattare il pezzo di carta che gli è stato assegnato dal loro direttore nel caso del giornalista.
SI può essere solo stupidi o asserviti a interessi di poche persone senza scrupoli se si accettano tali affermazioni paradossali. E i medici vicentini non hanno nulla da dire leggendo e sentendo simili sciocchezze?

Ma cosa deve ancora succedere prima che questi signori comincino ad interessarsi veramente della salute dei cittadini che amministrano e dell'ambiente nel quale loro stessi vivono?

Il dottor Altissimo, responsabile del centro di Novoledo, afferma chiaramente che non è possibile risalire all'inizio dell'inquinamento. E sappiamo che il cloruro di vinile provoca effetti tossici anche per un'esposizione cronica a basse concentrazioni. 
é vergogno soprattutto che coloro che detengono i mezzi d'informazione manipolino in modo così spudorato la verità dei fatti. Per lorsignori qualsiasi cosa succeda in danno dell'ambiente e della salute umana va bene, sia quando le concentrazioni delle sostanze tossiche superano i livelli massimi stabiliti dalle loro stesse inutili leggi, sia quando tali livelli non esistono, come nel caso delle sostanze perfluoroalchiliche che hanno contaminato le acque di almeno una trentina di comuni veneti.
Ma i cittadini devono sapere che dal punto di vista medico-scientifico non esistono limiti "accettabili" per le sostanze cancerogene e tossiche presenti nell'acqua e negli alimenti. Non esiste una dosa minima al disotto della quale una sostanza cancerogene sia con certezza sicura, non provochi sicuramente danno a nessuno.
Ma al sindaco Variati di questo non importa nulla  essendo da anni sindaco di una delle città più inquinate d'Europa e non avendo messo un dito per tutelare la salute dei suoi poveri concittadini.

E al giornalista dedico un brano da Vino e Pane  di Ignazio Silone
"L'uomo che pensa con la propria testa e conserva il suo animo incorrotto è libero. L'uomo che lotta per ciò che egli ritiene giusto, è libero.
Per contro, si può vivere nel paese più democratico della terra, ma se si è interiormente pigri, ottusi, servili, non si è liberi; malgrado l’assenza di ogni coercizione violenta, si è schiavi”



martedì 3 dicembre 2013

Pop-corn e muffin: bombe al PFOA



Le sostanze, perfluoroalchiliche, le più note delle quali sono il PFOA e il PFOS, sono utilizzate, fra l'altro, per ottenere il rivestimento idrorepellente e oleorepellente dei contenitori per alimenti, per esempio sacchetti per patatine, per le merendine, per il pop-corn e per la carta da forno, quale quella utilizzata per fabbricare gli stampini per i muffin.

I sacchetti per pop-corn da cuocere nel forno a microonde sono i contenitori a maggior contenuto di queste sostanze, circa 4 g/kilogrammo o 25 mg per decimetro quadrato di carta. Durante il rigonfiamento del sacchetto che avviene con la cottura nel forno a microonde, il PFOA migra dalla carta all'olio contenuto nel sacchetto, in quantità pari a 3-4 mg/per kilogrammo di carta o 11 µg/decimetro quadrato. Queste concentrazioni sono centinaia di volte superiori a quelle cedute da una pentola anti-aderente se riscaldata a temperature superiori a 175° centigradi. Poiché la superficie di un sacchetto per cuocere il pop-corn nel microonde è di circa 1000 cm², un individuo che consuma un intero sacchetto potrebbe assumere fino a 110 µg di fluorotelomeri. Considerando il peso medio di un adulto, circa 65 kilogrammi, questo significa che la dose media di fluorotelomeri assunta dopo aver consumato l'intero sacchetto è di circa 1,7 µg/kilogrammo di peso corporeo. Un bambino di peso inferiore ne assumerebbe, pertanto, una dose notevolmente superiore per chilo di peso.

È stato calcolato in Canada e negli Stati Uniti he una persona che mangiasse 300 di questi sacchetti di pop-corn nell'arco di 5-10 anni (all'incirca un sacchetto settimana) arriverebbe ad avere concentrazioni di PFOA nel suo sangue pari a 4-5 ng/litro, che è la concentrazione media di PFOA osservata nella popolazione generale americana. Il consumo di soltanto 10 sacchetti all'anno contribuirebbe per circa il 20% ai livelli totali di PFOA nel sangue.

La situazione non migliora qualora decideste di preparare per i vostri bambini quei simpatici dolcetti chiamati muffin. Infatti, durante la cottura, la carta utilizzata per lo stampo rilascia PFOA, cosicché alla fine il muffin ne conterrà tre volte di più rispetto alla quantità presente nel dolce prima di metterlo nel forno.

Quali le possibili soluzioni? Per esempio, preparare il pop-corn in modi alternativi o comprare sacchetti privi di PFOA, con l'avvertenza che l'industria sta tentando di sostituire il PFOA e il PFOS con altre molecole simili la cui innocuità non è stata mai dimostrata.

Il consiglio migliore, tuttavia, è quello di tornare a preparare cibi più sani rispolverando le ricette della nonna.

1: Begley TH, White K, Honigfort P, Twaroski ML, Neches R, Walker RA.

Perfluorochemicals: potential sources of and migration from food packaging. Food Addit Contam. 2005 Oct;22(10):1023-31. PubMed PMID: 16227186.

domenica 10 novembre 2013

Tranquilli, i composti perfluoroalchilici sono innocui anche se, in fondo, provocano "solo anomalie biochimiche"

Ma io mi chiedo come può un uomo colto, per non dire poi di un laureato in medicina, biologia, chimica ed altre discipline scientifiche, far passare l'idea che quelle provocate dai pfa (composti perfluoroalchilici)  siano "semplicemente" delle anomalie biochimiche.

Ma scherziamo? ma chi c.....o vi ha dato la laurea?
 SIete ignoranit? O peggio in malafede?  O avete paura che qualcuno vi porti via la pagnotta avveelenata che state mangiando, voi e i vostri figli? (e in questo caso vi compatisco e vi comprendo, ma non vi giustifico).
Stando al significato etimologico (bella parolona, ma scusatemi).. biochimica viene dal greco bios (che significa vita) mentre (cito da wikipedia) "La chimica è la scienza, o più precisamente quella branca delle scienze naturali, che studia la composizione della materia ed il suo comportamento in base a tale composizione".

venerdì 1 novembre 2013

Esiste ancora il PD a Valdagno?

Il 4 novembre è l'ultimo giorno utile per la celebrazione dei congressi del PD. Contrariamente a quanto previsto dall'articolo 5 del regolamento per lo svolgimento dei congressi  io, al pari di altri iscritti, non ho ricevuto alcuna comunicazione relativa alla convocazione.i Ne deduco che il congresso no nei celebrerà o che se lo si farà sarà viziato da un grave vizio di forma.
Sarebbe la degna conclusioni e di una gestione del circolo a dir poco banditesca, politicamente parlando.


ART. 5 Modalità di convocazione dei Congressi di Circolo
La convocazione dei Congressi deve essere comunicata, a cura del coordinamento di Circolo uscente, a tutti gli iscritti al Circolo almeno 5 giorni prima dello svolgimento utilizzando il fac- simile di convocazione predisposto dalla Commissione provinciale.
La convocazione dovrà contenere: il luogo, il giorno e l’ora di inizio della riunione, il programma dei lavori, l’orario di apertura e di chiusura delle votazioni, i nomi dei candidati a Segretario provinciale.
Al termine della discussione sulle mozioni congressuali e sulle candidature di circolo e provinciali, la presidenza dichiara aperte le votazioni, che dovranno durare non meno di un’ora e non più di sei ore consecutive, da collocare in orario di norma non lavorativo e dunque di preferenza dopo le 18.00 o nel fine settimana. 

mercoledì 23 ottobre 2013

L’inquinamento ambientale causa linfomi nel cane


I linfomi del cane presentano numerose somiglianze con i linfomi umani. In particolare fra i fattori ambientali più frequentemente implicati sono l’uso di pesticidi, erbicidi di colorante solventi e l’inquinamento ambientale. Uno studio francese su 608 casi di linfomi canini A evidenziato un’associazione statisticamente significativa fra distribuzione dei linfomi canini è inceneritore dei rifiuti, siti inquinati e siti di stoccaggio di rifiuti radioattivi (1).

Anche i pesticidi e gli insetticidi  utilizzati per la cura dei prati domestici aumentano in modo significativo di circa il 70% il rischio di  linfoma nei cani (2).

 Il cerchio si chiude considerando che dal punto di vista istologico linfomi del cane assomigliano moltissimo a quelli umani,  riconoscendo probabilmente gli stessi meccanismi (3).

 Sarebbe interessante sapere quanti sono i casi di tumore del sistema linfatico comparsi contemporaneamente o a distanza di tempo nel canone e nel suo padrone. Chissà se anche i linfomi canini in provincia di Vicenza sono aumentati rispetto al resto del Veneto? Speriamo che qualche  “eminenza di caratura mondiale” nel campo dei linfomi canini ci illumini presto.
 Chissà se i sindaci favorevoli  agli inceneritori hanno mai avuto un cane che rischia di ammalarsi di linfoma……

 Bibliografia

1.   Pastor M, Chalvet-Monfray K, Marchal T, Keck G, Magnol JP, Fournel-Fleury C, et al. Genetic and environmental risk indicators in canine non-Hodgkin’s lymphomas: breed associations and geographic distribution of 608 cases diagnosed throughout France over 1 year. J Vet Intern Med Am Coll Vet Intern Med. aprile 2009;23(2):301–10.
2.   Takashima-Uebelhoer BB, Barber LG, Zagarins SE, Procter-Gray E, Gollenberg AL, Moore AS, et al. Household chemical exposures and the risk of canine malignant lymphoma, a model for human non-Hodgkin’s lymphoma. Environ Res. gennaio 2012;112:171–6.
3.   Ponce F, Marchal T, Magnol JP, Turinelli V, Ledieu D, Bonnefont C, et al. A morphological study of 608 cases of canine malignant lymphoma in France with a focus on comparative similarities between canine and human lymphoma morphology. Vet Pathol. maggio 2010;47(3):414–33. 

venerdì 16 agosto 2013

Ma chi ha avvelenato i pozzi in provincia di Vicenza?

Il sindaco di Vicenza è sto l'ultimo di una serie di sindaci della provincia vicentina a chiudere un pozzo dell'acqua perché inquinato da sostanze perfluoroalchiliche.
Poiché alla Miteni di Trissino, l'industria che, stando a quanto riportato più volte da diversi giornali sarebbe la fonte di provenienza (o almeno la più importante)  della contaminazione delle falde acquifere, sostengono di aver sospeso la produzione di perfluorati fin dal 20111( e non abbiamo alcun motivo per ritenere che non sia vero)  e poiché la contaminazione sembra essere ancora in atto, allora da dove provengono queste famigerate molecole. E' noto che tali composti chimici sono persistenti nell'ambiente per anni e che, essendo molto stabili, è molto difficile eliminarle, ma la loro presenza in così elevate quantità lascia supporre che siano ancora causa d'inquinamento.
Ma allora, se è vero che non sono più prodotte e che alla Miteni sono in buona fede poiché stanno, a quanto riferiscono gli organi di stampa collaborando lealmente e da molto tempo con le autorità, da dove vengono  qui composti perfluoroalchillici?

Chi ha avvelenato per anni le acque potabili?
Parlando con alcuni miei pazienti "esperti" perché ex-operai di varie ditte del vicentino ora in pensione, mi dicono che una spiegazione possibile potrebbe essere che nel corso degli anni siano stati sotterrate quantità enormi di perfluorati che piano piano avrebbero raggiunto le falde, forse perché i pozzi non erano stati costruiti a regola d'arte, ancora prima che gli attuali proprietari rilevassero la fabbrica.
Avendo l'impianto avuto diversi proprietari nel corso dei decenni, come al solito, è probabile che nessuno pagherà per l'inquinamento. Il pubblico dovrà sobbarcarsi gli enormi costi della bonifica (ammesso che sia possibile ripulire le acque) mentre il privato si gode i profitti ottenuti sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini.
Sembra proprio che il nemico abbia avvelenato i pozzi prima di ritirarsi. Dove il nemico che si ritira è rappresentato da da quegli industriali che dopo essersi arricchiti senza tenere in nessun conto la salute dei lavori e dei cittadini, si sono ritirati vendendo le aziende a stranieri o chiudendo gl impianti per esportare la produzione e l'inquinamento in altre zone del mondo sottosviluppate. 

lunedì 12 agosto 2013

Eccesso di linfomi in provincia di Vicenza? Non è mica una novità….



Lo si potrebbe definire un eccesso storico, l’eccesso di linfomi in provincia di Vicenza stando alle stime del Tumori del Veneto (RTV). Come storica è la  contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche  o PFAA (vedi definizione dei tecnici dell’ARPAV nella loro relazione stilata dopo la campagna di campionamento dei PFAA richiesta dal ministero per l’ambiente), molecole inserite nella liste delle sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo. O come storico è l’inquinamento dell’aria atmosferica da PM10 , attestato sempre dai dati dell’ARPAV che ci dicono come un giorno su tre a Vicenza e dintorni si respiri aria di qualità pessima. Senza che le autorità competenti si siano mai premurate di prendere seri provvedimenti, se non quelli di consigliare di chiudere le porte per evitare che entri il PM10 o di fermare il traffico secondo le norme vigenti.

giovedì 8 agosto 2013

Pd , Renzi e i voti da conquistare

Renzi vuole conquistare i voti dei delusi del PDL. Io invece vorrei  ri-conquistare i voti dei delusi di sinistra

domenica 4 agosto 2013

Ma alla Miteni di Trissino qualcuno produce composti perfluoroalchilici a loro insaputa?

In una recente intervista comparsa sul giornale di Vicenza l'amministratore delegato della Miteni di Trissino afferma che l'azienda ha cessato la produzione dei composti perfluorinati già nel 2011. Eppure, nella loro relazione inviata anche l'autorità giudiziaria, i tecnici del dipartimento provinciale di Vicenza dell'ARPAV affermano "… L'incidenza della contaminazione provocata dal corso d'acqua Fratta-Gorzone a Cologna veneta e prevalentemente dovuta alla rilevante presenza di sostanze perfluoro-alchiliche allo scarico industriale della ditta Miteni spa.… Questo porta a ritenere, in prima approssimazione, poco rilevante l'impatto del settore conciario, in relazione alla presenza di queste sostanze che pure sono utilizzate come impermeabilizzanti in alcune fasi dei processi produttivi."

venerdì 2 agosto 2013

Cluster di linfomi e leucemie in provincia di Vicenza?

Per cluster (raggruppamento, grappolo) in epidemiologia s'intende un'insolita concentrazione di casi di una malattia in una determinata regione o zona geografica o nel tempo.  Lo studio dei cluster èstato spesso molto utile per lo studio delle cause di malattie soprattutto infettive ma anche di altro tipo.
 Che ci possa essere un cluster di linfomi e leucemie negli ultimi anni in provincia di Vicenza è suggerito, a mio parere, dall' analisi delle stime dei linfomi e leucemie effettuata dagli studiosi del Registro Tumori del Veneto (RTV) per gli anni 2011 (1) e 2012 (2).

lunedì 29 luglio 2013

Gli operai della Miteni di Trissino sanno che il PFOA potrebbe aumentargli il colesterolo?


Il PFOA (acido perfluorottanoico) è prodotto dalla Miteni, l’azienda che sarebbe implicata nella contaminazione delle acque  potabili in un trentina di comuni veneti.
Sul sito dell’ EPA (Environment Protection Agency) degli USA è liberamente scaricabile un interessante documento  del Professor Giovanni Costa, dell’Università di Verona, medico del lavoro addetto alle visite annuali dei lavoratori della Miteni di Trissino.
In questo contributo si descrivono i risultati dell’analisi di laboratorio compiute nel corso di oltre 20 anni agli operai di quella ditta, risultati che vengono presentati ad un gruppo di dirigenti della Dupont e della 3M, aziende che si rifornivano dalla Miteni per il loro PFOA. 

lunedì 22 luglio 2013

Le sostanze perfluoroalchiliche sono cancerogene in America ma in Veneto sono innocue


Nessun pericolo per la popolazione del vicentino che dovesse bere l'acqua potabile che ha presentato valori anomali di alcune sostanze.
È questa la rassicurante conclusione che le istituzioni (1) hanno fatto prontamente trapelare su tutti gli organi di stampa locali, e diffuso ai quattro venti con ogni strumento mediatico commentando i risultati dei campionamenti che hanno rivelato la presenza in concentrazioni altissime, anche di centinaia di volte superiori a quelle stabilite dalla normativa di alcuni paesi europei e negli USA,  di sostanze perfluoro-alchiliche nelle acque superficiali di in una trentina di comuni veneti. Il tranquillizzante messaggio che, com’è d’uopo in simili occasioni, è stato immediatamente divulgato all’unisono dai responsabili della salute dei cittadini, riguarda una vicenda che è stata definita quasi surreale in quanto circondata da molti contorni poco chiari (2) .

mercoledì 17 luglio 2013

Una volta cantavo viva Marx, Viva Lenin,viva Gramsci e Berlinguer. Oggi ?

Quando ero all'Università nelle manifestazioni si cantava viva Marx, Viva Lenin,viva Gramsci e Berlinguer (qualcuno ci metteva anche Togliatti e/o Longo al posto di Gramsci, io no!). E oggi? ammesso che ci sia ancora qualcuno con la voglia di manifestare, proporrei di cambiare lo slogan in " viva Letta, viva Alfano, Gelmini e Santanchè".

mercoledì 19 giugno 2013

Diffida dell'associazione medici per l'ambiente al ministro Orlando -No agli inceneritori in Campania


Gentilissimo Ministro dell’Ambiente On. Andrea Orlando,
come 4 mesi fa con il Ministro della Salute Balduzzi, che intervenne sulla correlazione AMBIENTE e SALUTE, riportando il documentato aumento di mortalita’ per patologia tumorale e chiedendo ai Ricercatori Scientifici, dopo una sciagurata prima conferenza stampa che attribuiva ciò al comportamento alimentare e sociale della nostra sfortunata popolazione, una correlazione al mostruoso inquinamento ambientale, Lei viene in Campania per affrontare politicamente la gestione Ambientale, con pregiudizievoli e preoccupanti indirizzi.
Lei intende forse ancora promuovere impianti di incenerimento senza considerare due punti fondamentali che siamo disposti a discutere con Lei ?
In maniera netta affermiamo, producendo una documentazione scientifica su cui le istituzioni regionali devono riflettere:
1)

Il problema dei rifiuti  riguarda quelli assimilabili ai RIFIUTI INDUSTRIALI  per i quali NON ESISTONO IMPIANTI e che sono QUATTRO ( 4 !!!) VOLTE di PIU’ dei RIFIUTI URBANI di cui è possibile recuperare e differenziare la quasi totalità.
2)

Gli IMPIANTI di INCENERIMENTO, assistiti ancora dall’ ALTO CONTRIBUTO ECONOMICO DEI CIP 6, erogati dalle nostre misere tasche, FANNO MALE ALLA SALUTE e POSSONO CAUSARE TUMORI ( vedi lavori sul LINFOMA) e PATOLOGIAENDOCRINA soprattutto per le generazioni future.

A tal proposito COME MEDICI CHE VOGLIONO DIFENDERE LA SALUTE dei cittadini,DIFFIDIAMO  DA SCELTE NON SOSTENIBILI, PER LE QUALI  SPERIAMO CHE NON CI SARANNO ASSOLUZIONI  POLITICHE.

A cura dell'ISDE Caserta www.isde.it

venerdì 17 maggio 2013

Ciclo di incontri con la popolazione sul gassificatore di Arzignano

Segnatevi le date degli incontri aperti al pubblico nei quali si parlerà del gassificatore che vogliono costruire ad Arzignano e degli effetti deleteri sulla salute prodotto dagli inceneritori e dalle discariche.


venerdì 19 aprile 2013

maledetti fino alla fine dei vostri giorni

siete  dei maledetti figli di putt@na@.  voglio vedervi  impiccati sulla pubblica piazza. In alternativa, mi offro da farvi da boja  iniettandovi nelle vene una doppia dose di veleno mortale, schifosi franchi tiratori

giovedì 4 aprile 2013

Chi ha autorizzato le usl a rapinare gli utenti?

Una mia conoscente s'è recata in laboratorio analisi all'ospedale di Valdagno a fare la curva da carico di glucosio. Ha pagato 17,5 euro. Dopo aver pagato, l'impiegata le ha detto che se l'avesse fatta in libera professione avrebbe pagato 2,3 euro, quasi sette volte di meno.
Alle rimostranze della mia amica, l'impiegata ha detto che loro non possono dirlo prima, di loro spontanea volontà, che se si fanno gli esami in libera professione si paga spesso di meno, perché non possono andare contro gli interessi dell'azienda. Io credo che tutti voi vi sareste sentiti fregati o no?
Nn è una novità, tempo fa ne hanno parlato tutti i giornali.
Ma vi rendete conto?  Un'azienda pubblica mantenuta con i soldi dell'utente che paga le tasse ed è turlupinato in un modo così vergognoso. Ma l'USL deve fare gli interessi  dei cittadini o di qualche  ladrone?  si perché di furto legalizzato si tratta.  Chi   ha stabilito delle regole tanto  insulse, che contribuiscono ad affossare quel poco che resta del servizio sanitario nazionale,  a mio parere è un incapace o è complice dei privati.
La colpa è anche nostra che accettiamo supinamente questo stato di cose. Ma cosa deve ancora succedere prima che la sopportazione arrivi al culmine?
Quindi, prima di andare a fare analisi o qualsiasi altra prestazione presso le strutture pubbliche, se non siete esenti dal ticket,  vi conviene chiedere quanto vi costa se fate quegli stessi esami o visite in privato scoprirete che molto spesso pagate di meno se le fate in privato, anche in ospedale.
Se poi vi rivolgete alle strutture private di questa regione, quasi sempre pagherete di meno.



sabato 30 marzo 2013

Il grillino in auto blu

Non ha la macchina di proprietà e con il treno ci avrebbe impiegato tre ore, il poverino, per andare a incontrare il console USA per la questione del MUOS (impianto radar USA che emette onde elettromagnetiche pericolose per la salute) la cui revoca è stata decisa dal presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta
Non aveva alternative, afferma il suo capo comico genovese, nel buon retiro della sua villa toscana con spiaggia privata.
Non aveva alternative? eccone alcune,
1) Car sharing
2) autostop
3) autobus di linea
4)  far muovere le chiappe al console USA e riceverlo a Palermo nel palazzo della Regione.

Iniziative queste molto meno gravose per i contribuenti e più rispettose dell'ambiente, molte delle quali sono attuate tutti i giorni dai comuni lavoratori mortali che non hanno diritto al rimborso spese per effettuare il loro lavoro.




venerdì 15 marzo 2013

A Renzi non interessano le poltrone, interessa soltanto la sua

Infatti da perfetto cerchiobottista ex-democrsitiano lui non vuole pugnalare Pierluigi, ma intanto gli mette i bastoni fra le ruote proprio nella settimana decisiva per il tentativo del PD di formare un governo con il M5S e con il chiro obiettivo di accelerare la sua ascesa alla poltrona di Presidente del Consiglio. Matteo appoggia il tentativo di Pierluigi ma non crede nella sua riuscita e critica Grillo, così tanto per scaldare ancora di più gli animi. Matteo  continua a fare il sindaco ma intanto riunisce i suoi eletti in separata  sede poco prima della riunione di tutti gli eletti del PD (forse per dettare la linea, proprio come fa il comico Grillo con i suoi?). Sulla questione spinosa del finanziamento dei partiti si schiera con Grillo contraddicendo la linea del PD che è quella di rivedere il finanziamento dei partiti, riducendolo e rendendolo trasparente.

Quanto è vecchio il modo di fare politica dell'astuto Renzi che anela alla poltrona più importante d'Italia per sé. Ha già venduto il camper; che  si veda già seduto su quella  poltrona?

mercoledì 6 febbraio 2013

Appello ISDE Italia - Evitate lo smantellamento del Registro Tumori del Veneto!

Al Presidente Regione Veneto LUCA ZAIA
All'Assessore alla Sanità Regione Veneto LUCA COLETTO

PC al Segretario nazionale AIRTUM STEFANO FERRETTI
PC ai referenti ISDE Italia del Veneto


Pregiatissimi,

la notizia che il Registro Tumori del Veneto è a rischio trasferimento ci lascia interdetti, perchè sarebbe veramente assurdo e colpevole smantellare un servizio fondamentale e ben funzionante. Una simile struttura andrebbe casomai potenziata, non certo eliminata.

Il Registro Tumori del Veneto (RTV) è stato istituito dalla Regione nel 2010, ma è attivo già dal 1989. Si tratta di una banca dati che raccoglie e organizza informazioni e statistiche relative alle neoplasie, rendendo così possibile la ricerca scientifica ed epidemiologica.

Il regolamento approvato in Commissione Sanità rende la gestione del RTV burocratica, inefficiente e non tiene conto delle novità introdotte dal provvedimento nazionale, che presto entrerà in vigore.

Il RTV, insieme agli altri registri dislocati in tutta Italia, in centri di ricerca, Università e Aziende Sanitarie Locali, costituisce una rete nazionale che fa capo all'Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM), che da anni conduce progetti di ricerca oncologica finanziati dal Ministero della Salute. Il patrimonio scientifico che rappresenta non può, non deve andar perso.

Ci uniamo quindi all'appello della comunità scientifica italiana che ha espresso solidarietà e chiesto di evitare il trasferimento del Registro Tumori del Veneto. Qui di seguito l'elenco dei firmatari, molti dei quali sono membri di ISDE Italia ed operano come direttori di struttura nel campo dell'epidemiologia dei tumori, che fino ad oggi hanno aderito all'appello:

Prof. Bendetto Terracini, già professore di Epidemiologia dei Tumori, padre dell’epidemiologia in Italia e Premio Internazionale John Goldsmith 2003 della International Society for Environmental Epidemiology, membro Comitato Scientifico ISDE Italia
Franco Merletti e Paola Pisani, Università di Torino 
Paolo Crosignani, Istituto Nazionale Tumori di Milano, membro Comitato Scientifico ISDE Italia
Marina Vercelli, Istituto Nazionale Tumori di Genova – 
Annibale Biggeri, Università di Firenze – 
Fabrizio Stracci, Università di Perugia – 
Pietro Comba e Ivano Lavarone, Istituto Superiore di Sanità
Roberta Pirastu, Università La Sapienza di Roma – 
Stefano Ferretti, Associazione Italiana dei Registri Tumori – 
Roberto Tessandori, Registro Tumori di Sondrio 
Mario Fusco, Registro Tumori Regione Campania – 
Mario Usala, Registro Tumori Provincia di Nuoro – 
Antonella Sutera, Registro Tumori Provincia di Catanzaro – 
Anselmo Madeddu, Registro Tumori Provincia di Siracusa – 
Giuseppina Candela, Registro Tumori Provincia di Trapani – 
Ornella Sechi, Registro Tumori Provincia di Sassari – 
Registro Tumori Provincia di Nuoro
G. Di Giovannantonio, Associazione Medici per l’'Ambiente Venezia – 
Associazione Medici per l’'Ambiente Treviso
Patrizia Gentilini, Associazione Medici per l'Ambiente Forlì-Cesena – 

Cordiali saluti.

Roberto Romizi, Presidente ISDE Italia
Ernesto Burgio, Coordinatore Comitato Scientifico ISDE Italia

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Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia
Via della Fioraia 17/19 - 52100 Arezzo
Tel. 0575-22256, Fax 0575-28676
Web www.isde.it, E-mail isde@ats.it

martedì 5 febbraio 2013

Colpo d'acceleratore al processo Marlane Marzotto

Colpo d'acceleratore al processo Marlane Marzotto: Slai Cobas  -  Quella di venerdì 1° febbraio è stata un'udienza all'insegna del fair play, non essendosi registrata alcuna conflittualità tra le parti a differenza del solito. Per i notevoli ritardi dei convocati si è temuta la conclusione anticipata dell' assise, poi scongiurata grazie all'arrivo alla spicciolata delle numerose persone chiamate a testimoniare alcune delle quali provenienti da distanze considerevoli.

sabato 2 febbraio 2013

NO AL DECRETO CLINI CHE AUTORIZZA A BRUCIARE RIFIUTI NEI CEMENTIFICI


Dopo aver salvato l’ILVA condannando i cittadini di Taranto, dopo aver prorogato la gestione commissariale dei rifiuti, dopo aver aggravato ulteriormente la tassa  sui rifiuti sostituendo TARSU e TIA con la TARES, il governo Monti, a Camere ormai sciolte,  si sta avviando all’approvazione dello "Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell'utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell'autorizzazione integrata ambientale". Ottenuto il parere favorevole da tutti i partiti nella 13 commissione "Territorio, ambiente, beni ambientali" del Senato, il provvedimento sarà discusso l’11 febbraio.

giovedì 31 gennaio 2013

Il consiglio regionale del Veneto non approvi il regolamento del Registro Tumori del Veneto nella seduta odierna



Ecco il testo del messaggio che ho inviato a tutti i consiglieri regionali del Veneto

Signor Presidente del consiglio regionale del Veneto, Signori Consiglieri

Come medico e e cittadino  aderisco  all’appello rivolto da prestigiosi scienziati italiani al Presidente della Regione e all’assessore alla Sanità affinché venga salvaguardata l’attività del Registro Tumori del Veneto.
E’ del tutto evidente che affidare il Registro ad un’ASL di periferia, pur riconoscendo l'elevata competenza degli esperti del Servizio epidemiologico regionale del veneto, senza competenze scientifiche specifiche, espone questo strumento di studio e di ricerca, ad un controllo di tipo quantomeno burocratico-amministrativo.
E’ altrettanto evidente che l’approvazione di un regolamento che prevede l’ anacronistica segnalazione dei paziente da parte dei medici porterà allo smantellamento del Registro e non certo ad una ristrutturazione e potenziamento. è questo un aspetto particolarmente delicato e importante che se applicato, secondo quanto previsto dal regolamento che andrete ad approvare, renderà estremamente farraginoso, ridondante e molto costoso in termini di spreco di risorse economiche e di tempo, procedere alla segnalazione dei casi di tumori da parte di ogni medico.
Perché la Regione ha tanta fretta di approvare un regolamento dalle caratteristiche del tutto peculiari e che non trovano riscontro nel panorama sei registri tumori nazionali ed internazionali quando è in arrivo il Regolamento nazionale previsto dalla Legge 221,- (istituzione dei registri come sistemi di sorveglianza) -, recentemente approvata il 13.12.2012 ?--

VI chiedo pertanto di non approvare   la "Proposta di regolamento regionale n. 5 d'iniziativa della Giunta regionale relativa a: “Norme per il funzionamento del registro dei tumori del Veneto, istituito con legge regionale 16 febbraio 2010, n. 11”. (Proposta di regolamento n. 5) Relazione della QUINTA Commissione Consiliare. Relatore: Consigliere Padrin Correlatore: Consigliere Sinigaglia" in discussione al punto 26 dell'odierno ordine del giorno, rinviando la discussione in  dell'approvazione del regolamento nazionale.


Vincenzo Cordiano, ematologo in servizio presso il reparto di Medicina dell'Ospedale di Valdagno (VI)
ecco gli indirizzi dei consiglieri, se volete copiare e inviare anche voi l'appello
andrea.bassi@consiglioveneto.it,
 andrea.causin@consiglioveneto.it,
 antonino.pipitone@consiglioveneto.it,
 arianna.lazzarini@consiglioveneto.it,
 bruno.cappon@consiglioveneto.it,
 bruno.pigozzo@consiglioveneto.it,
 carloalberto.tesserin@consiglioveneto.it,
 claudio.sinigaglia@consiglioveneto.it,
 clodovaldo.ruffato@consiglioveneto.it,
 costantino.toniolo@consiglioveneto.it,
 cristiano.corazzari@consiglioveneto.it,
 daniele.stival@consiglioveneto.it,
 dario.bond@consiglioveneto.it,
 davide.bendinelli@consiglioveneto.it,
 diego.bottacin@consiglioveneto.it,
 elena.donazzan@consiglioveneto.it,
 federico.caner@consiglioveneto.it,
 franco.bonfante@consiglioveneto.it,
 franco.manzato@consiglioveneto.it,
 gennaro.marotta@consiglioveneto.it,
 giancarlo.conta@consiglioveneto.it,
 gianpiero.possamai@consiglioveneto.it,
 giovanni.furlanetto@consiglioveneto.it,
 giuseppe.berlatosella@consiglioveneto.it,
 giuseppe.bortolussi@consiglioveneto.it,
 graziano.azzalin@consiglioveneto.it,
 gustavo.franchetto@consiglioveneto.it,
 leonardo.padrin@consiglioveneto.it,
 luca.baggio@consiglioveneto.it,
 luca.zaia@consiglioveneto.it,
 lucio.tiozzo@consiglioveneto.it,
 marialuisa.coppola@consiglioveneto.it,
 mariangelo.foggiato@consiglioveneto.it,
 marino.finozzi@consiglioveneto.it,
 marino.zorzato@consiglioveneto.it,
 massimo.giorgetti@consiglioveneto.it,
 matteo.toscani@consiglioveneto.it,
 maurizio.conte@consiglioveneto.it,
 mauro.bortoli@consiglioveneto.it,
 mauro.mainardi@consiglioveneto.it,
 moreno.teso@consiglioveneto.it,
 nereo.laroni@consiglioveneto.it,
 nicolaignazio.finco@consiglioveneto.it,
 paolo.tosato@consiglioveneto.it,
 piergiorgio.cortelazzo@consiglioveneto.it,
 pietrangelo.petteno@consiglioveneto.it,
 puppatol@consiglioveneto.it,
 raffaele.grazia@consiglioveneto.it,
 remo.sernagiotto@consiglioveneto.it,
 renato.chisso@consiglioveneto.it,
 roberto.ciambetti@consiglioveneto.it,
 roberto.fasoli@consiglioveneto.it,
 sandro.sandri@consiglioveneto.it,
 santino.bozza@consiglioveneto.it,
 sergio.reolon@consiglioveneto.it,
 stefano.fracasso@consiglioveneto.it,
 stefano.peraro@consiglioveneto.it,
 stefano.valdegamberi@consiglioveneto.it,
 vittorino.cenci@consiglioveneto.it
 presidenza@regione.veneto.it

mercoledì 30 gennaio 2013

Il Corriere del Veneto censura la lettera del dottor Ferretti, presidente AIRTUM, a proposito del Registro Tumori del Veneto


Come mai il Corriere del Veneto, che pure ha dato ampio risalto alla decisione della Regione Veneto di "togliere" il Registro Tumore del Veneto" allo IOV e di assegnarlo all'ULSS4 (vedi qui e qui ) non ha pubblicato questa interessante lettera del Presidente dell'Associazione Italiana dei Registri Tumori, dottor Ferretti?
Del resto non aveva nemmeno dedicato un minimo trafiletto alla conferenza stampa del senatore Casson e di altri onorevoli e consiglieri regionali del PD, seguito a ruota dal Gornale di Vicenza, al contrario di moltri alti organi di stampa locali che avevano riportato le considerazioni di politici del PD

Ferrara, 11 gennaio 2013
Al Direttore Corriere del Veneto


Oggetto : Registro Tumori del Veneto Gent.mo Direttore
Negli ultimi giorni sono apparsi sul Corriere del Veneto (ed. 9, 10 e 11 gennaio) tre articoli sul Registro tumori del Veneto che esplicitamente parlano di “Registro fantasma”, di attività “ferme dal 1999”, di “strumento inutilizzato” e di “paralisi”, offrendo un’immagine totalmente negativa di ciò che questa struttura rappresenta, anche in prospettiva nazionale .
Prescindendo assolutamente da qualsiasi riferimento a fatti contingenti locali, che certamente non riguardano l’Associazione Italiana dei Registri Tumori di cui il Registro fa parte fin dalla sua fondazione, mi permetto tuttavia di rettificare alcuni concetti, a riconoscimento della qualità del lavoro fin qui condotto dal Registro, anche a tutela della produzione scientifica della rete dei Registri tumori italiani di cui il Registro del Veneto è sempre stato una delle colonne portanti.
In particolare:
  •   Il Registro del Veneto, ai livelli di copertura attuale, è attualmente il più ampio Registro tumori italiano, con una popolazione coperta di 2.300.000 abitanti. E’ attivo dal 1987 e ha dati aggiornati al 2006, in linea con la maggior parte dei Registri nazionali, pubblicati sul sito di AIRTUM (www.registri-tumori.it);
  •   La qualità dei dati del Registro del Veneto è periodicamente certificata dall’Associazione Italiana Registri Tumori e dall’International Agency for Research on Cancer di Lione attraverso adeguati percorsi di accreditamento e di controllo;
  •   Da un recente studio di AIRTUM risulta che il Registro ha un rapporto tra personale operativo e popolazione coperta pari a 1/200.000, rispetto alla media dei Registri dell’AIRTUM di 1/100.000;
  •   Il Registro è da tempo impegnato nella partecipazione e nel coordinamento di diversi progetti e studi nazionali ed internazionali per conto di tutta la rete dei Registri tumori italiani, da cui è derivata una copiosa mole di pubblicazioni e monografie disponibili alla consultazione.

    Con gli altri Registri italiani ha condiviso i problemi derivanti dal notevole ritardo nel riconoscimento istituzionale nazionale, recentemente sanato dalla Legge 221 del 17.12.12 che li ha istituiti quali “sistemi di sorveglianza” e si appresta ad organizzarli attraverso un regolamento nazionale in corso di stesura, in armonia con i principi di tutela della privacy .
    Da ciò si auspica naturalmente un’ancor più incisiva azione e un aumento della copertura della registrazione, che a livello nazionale si appresta a superare la soglia del 50% della popolazione, procedendo dal lavoro fin qui svolto dalla rete dei Registri AIRTUM di cui il Veneto ha costituito e costituisce una tessera fondamentale e insostituibile.
    Ringrazio in anticipo per l’attenzione che vorrà concedermi. Con i più distinti saluti
    Associazione Italiana Registri Tumori Il Segretario nazionale

    Dr. Stefano Ferretti