Infatti da perfetto cerchiobottista ex-democrsitiano lui non vuole pugnalare Pierluigi, ma intanto gli mette i bastoni fra le ruote proprio nella settimana decisiva per il tentativo del PD di formare un governo con il M5S e con il chiro obiettivo di accelerare la sua ascesa alla poltrona di Presidente del Consiglio. Matteo appoggia il tentativo di Pierluigi ma non crede nella sua riuscita e critica Grillo, così tanto per scaldare ancora di più gli animi. Matteo continua a fare il sindaco ma intanto riunisce i suoi eletti in separata sede poco prima della riunione di tutti gli eletti del PD (forse per dettare la linea, proprio come fa il comico Grillo con i suoi?). Sulla questione spinosa del finanziamento dei partiti si schiera con Grillo contraddicendo la linea del PD che è quella di rivedere il finanziamento dei partiti, riducendolo e rendendolo trasparente.
Quanto è vecchio il modo di fare politica dell'astuto Renzi che anela alla poltrona più importante d'Italia per sé. Ha già venduto il camper; che si veda già seduto su quella poltrona?
Quanto è vecchio il modo di fare politica dell'astuto Renzi che anela alla poltrona più importante d'Italia per sé. Ha già venduto il camper; che si veda già seduto su quella poltrona?
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