venerdì 15 marzo 2013

A Renzi non interessano le poltrone, interessa soltanto la sua

Infatti da perfetto cerchiobottista ex-democrsitiano lui non vuole pugnalare Pierluigi, ma intanto gli mette i bastoni fra le ruote proprio nella settimana decisiva per il tentativo del PD di formare un governo con il M5S e con il chiro obiettivo di accelerare la sua ascesa alla poltrona di Presidente del Consiglio. Matteo appoggia il tentativo di Pierluigi ma non crede nella sua riuscita e critica Grillo, così tanto per scaldare ancora di più gli animi. Matteo  continua a fare il sindaco ma intanto riunisce i suoi eletti in separata  sede poco prima della riunione di tutti gli eletti del PD (forse per dettare la linea, proprio come fa il comico Grillo con i suoi?). Sulla questione spinosa del finanziamento dei partiti si schiera con Grillo contraddicendo la linea del PD che è quella di rivedere il finanziamento dei partiti, riducendolo e rendendolo trasparente.

Quanto è vecchio il modo di fare politica dell'astuto Renzi che anela alla poltrona più importante d'Italia per sé. Ha già venduto il camper; che  si veda già seduto su quella  poltrona?

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