(ASCA) - Venezia, 4 mag - ''Tutti i nodi vengono al pettine: il commissariamento della sanita' veneta c'e', e' sostanziale, e costringe il presidente Zaia ad avere questo ruolo fino a fine maggio. E' alla sostanza dei fatti che bisogna guardare e agli errori che sono stati commessi negli ultimi anni dal governo regionale di centrodestra per capire cosa sta succedendo ora''.
Lo afferma, in una nota, la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Laura Puppato.
''In primo luogo - afferma - ha pesato la decisione di Galan di eliminare l'Irpef sul finire della scorsa legislatura e con il beneplacito della Lega: una manovra elettorale e populistica che ancora una volta ha trasformato la sanita' pubblica in uno strumento di raccolta del consenso immediato.
Con la conseguenza che ora si e' dovuto ripianare il deficit, peraltro in maniera fortuita, ma sempre a scapito dei cittadini''.
L'esponente dei democratici evidenzia come ''il centrodestra cerca di minimizzare la portata del danno, compresa quella proporzione non corrispondente al vero abbozzata da Zaia tra il bilancio regionale e quello di una famiglia con reddito medio ''come se una famiglia con un reddito di 40mila euro l'anno si sbagliasse nei conti per 20 euro'' ha detto Zaia''.
''In realta' - precisa l'esponente del PD - l'errore ammonterebbe a 125 euro. Al di la' del fatto che Zaia merita l'insufficienza in matematica, e' comunque incontestabile che si riparte da meno 25 milioni''.
''Il lavoro da fare e' molto - conclude Laura Puppato - altro che sbandierare come un disco rotto l'eccellenza della sanita' veneta. Ci sono distorsioni sulle quali bisogna intervenire immediatamente, a partire dai costi della macchina regionale. Ridurre questa vicenda ad un puro incidente di percorso e far finta di nulla, come sta facendo il centrodestra, significa abbandonare la sanita' del Veneto verso una caduta che a breve potrebbe rivelarsi drammatica''
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