domenica 30 dicembre 2012

Quanti sono i nuovi casi di linfoma ogni anno nell'ULSS4?



L’incidenza stimata dei tumori nell’ULSS4 per il 2011 da parte degli esperti del Registro  Tumori del Veneto (RTV) è fra le più elevate della provincia di Vicenza.
L’incidenza, secondo la statistica medica applicata all’epidemiologia, è il numero di nuovi casi annuali di una determinata malattia in una popolazione numericamente stabilita, per esempio il numero di nuovi casi di tumori all’anno ogni 100.000 abitanti.
In base alle stime elaborate per l’anno 2011 dagli esperti del RTV, l’incidenza dei tumori nell’ULSS4  Schio-Thiene sarebbe superiore, sia nei maschi che nelle femmine, rispetto a quella delle ULSS3 (Bassano) e 5 (Arzignano) ed inferiore rispetto a quella stimata per l’ULSS6 Vicenza e per la media regionale. Il grafico della figura 1, che  esprime questo concetto, è stato ricavato dai dati ufficiali pubblicati sul sito del Registro Tumori del Veneto (1), liberamente scaricabili qui.
Naturalmente il dato è preoccupante e sembra smentire dichiarazioni pubblicamente  rilasciate negli anni precedenti da autorevoli rappresentanti delle istituzioni amministrative e sanitarie locali, tese soprattutto a tranquillizzare quelle fasce della popolazione allarmate per gli effetti nocivi dell’inceneritore di Schio sulla salute della popolazione (2).
L’interpretazione di questi dati è oltremodo difficile per una serie di ragioni. Innanzitutto, si tratta di stime e non di numeri reali, riferiti cioè ai casi effettivamente verificatisi nell’anno 2011.  E come tutti i calcoli possono essere errati, anche se nel caso in esame sappiamo che tali stime sono state eseguite da professionisti preparati e di riconosciuta competenza a livello internazionale. Secondo, l’aumento dei casi di tumori diagnosticati, considerati come il totale di tutti i tipi di tumori, potrebbe semplicemente riflettere un miglioramento delle capacità diagnostiche, per esempio perché un maggior numero di persone si è sottoposto in quell’anno agli screening oncologici (mammella, colon-retto, prostata ecc.). Indubbiamente l’ULSS4 eccelle nel campo degli screening oncologici (3), essendo da molti anni  ai primi posti nel Veneto per la percentuale della popolazione che si sottopone alle procedure di diagnosi precoce delle principali neoplasie. Ed è per questo motivo che io ritengo poco  probabile che le stime sull’incidenza dei tumori possano essere influenzate dal maggior numero di diagnosi precoci rispetto alle altre ULSS vicentine, nelle quali l’aderenza agli screening è storicamente molto buona. Terzo, potrebbe trattarsi di un evento puramente occasionale, non avendo dati di confronto  rispetto agli anni precedenti riguardanti la  stessa popolazione. Infine, potrebbe essere l’effetto della cosiddetta latenza, cioè è possibile che stiano iniziando a manifestarsi gli effetti dell’esposizione negli anni precedenti a fattori di rischio per malattie tumorali, per esempio alle sostanze inquinanti emesse dall’inceneritore o da altre fonti d’inquinamento ambientale.
Nel caso della maggioranza dei tipi di cancro, infatti, è oramai definitivamente accertato che esiste un intervallo di tempo variabile da poche settimane a molti anni, dal momento dell’esposizione alle sostanze cancerogene a quello in cui la malattia è diagnosticata. Soprattutto nel caso dell’esposizione continua e persistente a quantità anche infinitesimali di sostanze cancerogene, per esempio le diossine, è necessario del tempo affinché, partendo da una singola cellula che inizialmente subisce la trasformazione tumorale, si formi una massa tumorale che sia diagnosticabile clinicamente. Per esempio, nel caso di molte forme di leucemia acuta, la diagnosi iniziale è generalmente posta quando nel corpo si sono accumulate almeno mille miliardi di cellule. E tale enorme numero di cellule non si forma certo dall’oggi al domani.
Per quanto riguarda i tipi di tumori che potrebbero presentare una correlazione significativa con la presenza di inceneritori, disponiamo di alcuni dati forniti dagli esperti del servizio epidemiologico dell’ULSS 4 (3).  Alla pagina 41 gli autori della relazione: “Come sta l’Alto Vicentino? Relazione sanitaria anno 2010” (3), liberamente scaricabile qui, affermano:”…I tumori più frequentemente e concordemente chiamati in causa per gli inceneritori di rifiuti solidi ed urbani o rifiuti industriali sono alcuni tumori molto rari: sarcomi dei tessuti molli e linfomi non Hodgkin (sigla LNH)  (rispettivamente  2 e 14 casi/anno nella nostra ULSS).
Orbene, io spero proprio che si tratti di un errore, perché se tali numeri fossero reali, c’è veramente da sobbalzare dalla sedia. Infatti, le stime per il 2011 del RTV, ci dicono che per l’anno 2011 erano stati previsti 21 nuovi casi di LNH negli uomini e 20 nuovi casi nelle femmine dell’ULSS4, per un totale di 41 nuovi casi, con un incremento di quasi il 300% rispetto al numero di linfomi realmente osservati all’anno precedente.  Si tratta di un incremento per ora solo ipotetico, ma che se fosse reale sarebbe impressionante. Io ritengo che non si tratti di un aumento reale anche perché, oltre alle cautele elencate in precedenza, nel caso dei linfomi è possibile che gli epidemiologi di Schio e gli esperti del RTV abbiano usato  criteri classificativi differenti. Infatti, fino al 2008 erano in uso diverse classificazioni dei linfomi, alcune delle quali consideravano a parte le leucemie linfatiche. Da allora, quasi tutti utilizzano la classificazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nella quale le leucemie linfatiche sono considerate come linfomi a tutti gli effetti. Pertanto, è possibile che nel 2010 gli epidemiologi di Schio abbiano considerato le leucemie linfatiche come entità differenti dai linfomi e non le abbiano inserite nel computo di linfomi a differenza, forse, degli studiosi patavini.
 Io non ho trovato dati relativi  all’incidenza dei sarcomi nell’ULSS4. Tuttavia sappiamo, anche grazie agli studi compiuti dagli esperti del RTV, probabilmente gli stessi che hanno elaborato le stime cui ho fatto più volte riferimento, che i sarcomi sono 3,3 più frequenti nelle donne che abitano nelle vicinanze degli inceneritori della provincia di Venezia, Veneto, Italy (4). Inoltre un modesto eccesso di LNH ed un aumento del numero dei nati prematuri  è stato evidenziato dallo studio Moniter condotto su oltre 2000 abitanti residenti nelle vicinanze degli inceneritori della regione Emilia Romagna (5).
A questo punto è legittimo chiedersi se “si osservano più tumori diossina-correlati vicino all’inceneritore di Schio ?”(3). Per usare le stesse parole degli epidemiologi dell’ULSS4 “..non è quindi facile dare una risposta conclusiva alla domanda, perché i dati disponibili per l’Alto Vicentino riguardano soltanto il decesso per tumore e non la registrazione dei nuovi casi; l’ULSS 4 infatti non è inclusa nel Registro Tumori del Veneto, nonostante le pressanti richieste, rinnovate da ogni Direzione Aziendale “ (3).
Io ritengo che i dati presentati rendano urgente un chiarimento da parte delle autorità preposte alla tutela della salute della popolazione, a cominciare dal Sindaco, cui il compito istituzionale di autorità sanitaria locale impone di intervenire tempestivamente con opportuni provvedimenti  a difesa della salute della popolazione che l’ha eletto.
E di tali provvedimenti c’è probabilmente urgente bisogno, dal momento che l’inquinamento dell’aria atmosferica a Schio ha oramai raggiunto livelli preoccupanti, come del resto della Provincia. Stando ai risultati delle rilevazioni compiute dai tecnici dell’ARPAV nei primi mesi del 2012 (6), infatti, nel periodo 11/2/2012 – 13/02/2012 le concentrazioni medie massime giornaliere di PM10 (cancerogeno accertato che provoca anche malattie cardiocircolatorie e respiratorie, diabete, obesità Alzheimer, malformazioni fetali ecc.) sono state superate nel 35% dei giorni nella stazione rilocabile di Via Baccarini e nel 12% dei giorni nella stazione fissa di Via Vecellio. Nello stesso periodo le concentrazioni medie di benzo(a)pirene, cancerogeno accertato di classe 1 (cioè sostanza SICURAMENTE cancerogena per gli uomini e gli altri animali), sono risultate di 2,5 nanogrammi per metro cubo di aria, cioè superiori di 2,5 volte o del 250% rispetto alla media annuale che deve essere inferiore a 1 nanogrammo per metro cubo di aria. È vero che nei mesi successivi la concentrazione di benzo(a)pirene, come quella di altri cancerogeni è sicuramente diminuita, tanto da riportare,forse, la media annuale al disotto del limite massimo consentito dalla legge.
Resta comunque il fatto che nel mese in cui sono state eseguite le rilevazioni (ma cosa è successo negli altri periodi dell’anno?) l’intera popolazione di Schio è stata esposta a concentrazioni elevatissime di cancerogeni (lo stesso discorso vale anche per  il benzene, altro cancerogeno determinato dall’ARPAV) i cui effetti si vedranno fra qualche anno a carico delle fasce più deboli: anziani, cardiopatici, diabetici, asmatici, donne gravide e loro progenie.
L’esposizione ad elevate concentrazioni di cancerogeni presenti nell’aria respirata dalla popolazione scledense non è purtroppo un episodio isolato ma è persistente nel tempo. Nel 2011 la concentrazione media  giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo di aria è stata infatti sforata in 41 giorni contro i 35 concessi dalla legge, con picchi di 150 mcg/m3 a metà febbraio (7); le concentrazioni medie giornaliere di benzene sono state di 1,5 mcg/m3 nel 2011 e 1,4 mcg/m3 nel 2010 (7). Per quanto riguarda il benzo(a)pirene le concentrazioni medie annuali sono state di 0,9 ng/m3 nel 2010 e nel 2011, con concentrazioni medie mensili , però, oscillanti fra 1,39 e 3,71 ng/m3 nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio 2011 (7) con un valore massimo giornaliero nel gennaio 2012 di 6,2 ng/m3, cioè del 620% rispetto al limite massimo della media annuale di 1 ng/m3.
Per gli anni precedenti ci sono dati meno consistenti per i centri della provincia di Vicenza , tutti comunque consultabili sul sito dell’ARPAV : per esempio le concentrazioni medie giornaliere di PM10 sono  state sempre superate per un numero di volte superiore a 35 a partire dal 2004 (8), con percentuale progressivamente inferiore nel corso degli anni, denotando un miglioramento relativo della qualità dell’aria, anche se la tendenza al miglioramento sembra essersi arrestata negli anni più recenti.
Proposta di petizione popolare ai direttori generali delle ULSS4 e 5 affinché pubblichino i dati reali relativi all’incidenza delle malattie neoplastiche
Alla luce delle considerazioni  precedenti io ritengo che vengano resi moti immediatamente i dati reali sull’incidenza dei tumori nelle due ULSS vicentine che non sono ancora incluse nel RTV.  L’elevato livello dei servizi informatici, epidemiologici e statistici delle due ULSS io ritengo che possa garantire l’elaborazione di dati affidabili e certi in breve tempo e senza utilizzo di risorse economiche, come è spiegato nel testo della petizione on line “Le ULLS Altovicentino e Ovestvicentino pubblichino i dati sull'incidenza dei tumori nel loro territorio” che vi invito a firmare qui

Figura 1 -Stima dell'incidenza dei tumori nelle ULSS vicentine per l'anno 2011 - Elaborazione grafica dei dati del RTV (1)

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
1. Registro Tumori del Veneto. Stime incidenza tumori per l’anno 2011 nelle ASL della Regione Veneto [Internet]. Recuperato da: http://www.registrotumoriveneto.it/components/download.php?file=/registro/incidenza/Stime2011%20per%20ASL.pdf
2. Documento del comitato In movimento per Schio [Internet]. Recuperato da: http://inmovimentoperschio.it/wp-content/themes/turuncu-gemi/docs/inceneritore/inceneritore-articolo.pdf
3. Saugo M, Ghiotto C, Borin G, Pellizzari M, Rigon S, Rigoni G, et al. Come sta l’Alto Vicentino ? Relazione sanitaria 2010 [Internet]. Recuperato da: http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/Azienda/documenti/all/relazionesanitaria
4. Zambon P, Ricci P, Bovo E, Casula A, Gattolin M, Fiore AR, et al. Sarcoma risk and dioxin emissions from incinerators and industrial plants: a population-based case-control study (Italy). Environ Health. 2007;6:19.
5. Inceneritore e malattie: ecco il rapporto. L’Informazine di Modena [Internet]. 4 Dicembre 2011 [citato 21 Dicembre 2012]; Recuperato da: http://www.modena.legacoop.it/rassegna/2011/12/pressline20111204_286984.pdf
6. Monitoraggio della qualità dell’aria mediante stazione rilocabile. Schio, anno 2012 [Internet]. ARPA Veneto, Dipartimento provinciale di Vicenza; Recuperato da: http://www.arpa.veneto.it/arpav/chi-e-arpav/file-e-allegati/dap-vicenza/aria/RelazioneMezzoMobile%20SCHIO_2012.pdf
7. Il monitorggio della qualità dell’aria effettuato dalle stazioni dela rete dellaprovincia di Vicenza, 2011-2012 [Internet]. ARPA Veneto, Dipartimento provinciale di Vicenza; Recuperato da: http://www.arpa.veneto.it/arpav/chi-e-arpav/file-e-allegati/dap-vicenza/aria/Relazione_aria_provincia_2011-2012.pdf
8. Il monitoraggio della qualità dell’aria effettuato dalle stazioni della rete della provincia di VIcenza, 2007-2008 [Internet]. ARPA Veneto, Dipartimento provinciale di Vicenza; Recuperato da: http://www.arpa.veneto.it/arpav/chi-e-arpav/file-e-allegati/dap-vicenza/aria/Relazione_aria_provincia_2007-2008.pdf

6 commenti:

  1. Grazie per questo lavoro. Cominciamo a rompere il silenzio che da sempre nella nostra zona vige sulla relazione tra salute ed inquinamento, permettendo scelte politiche scriteriate. L'ospedale di Santorso, costruito a due passi dall'inceneritore per essere riscaldato con il calore di cogenerazione dell'incenerimento dei rifiuti, è l'esempio eclatante di come la salute pubblica non sia il primo pensiero di chi decide.

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  2. è veramente scandaloso che le istituzioni cittadine non abbiano mai avvertito la popolazione dei dati ufficiali sull'inquinamento atmosferico. Cosa diranno di noi le generazioni future? Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?

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  3. Proprio oggi ho appreso della morte di una mia amica affetta da leucemia,zona Arsiero,dicevano superata, non prendeva farmaci, improvvisamente, nonostante analisi buone, ha colpito di nuovo.
    Solo l'ennesima di tutte le persone che stanno morendo, già solo tra le mie conoscenze.
    La cosa ancora più grave è che si parla solo di politica, di crisi e di denaro, possibile che nessuno capisca che al momento la priorità è concentrarsi sulla salute e sull'ambiente dove viviamo?Cosa ce ne facciamo del lavoro e dei soldi se non abbiamo un posto pulito e sano dove vivere?non servono neppure per le cure,a quanto pare anche i più ricchi muoiono di cancro !

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    1. concordo con le sue considerazioni. Io sono molto scettico, temo che non vi sia oramai la possibilità di tornare indietro. I danni all'ambiente che abbiamo creato negli ultimi duecento anni sono molto probabilmente irreversibili. è proprio nei casi simili alla sua sfortunata amica, cioè di quelle persone che non hanno fattori di rischio, che è da considerare l'inquinamento come una possibile causa. La colpa è anche di tutti noi cittadini che subiamo passivamente, dovremmo cominciare ad avere un ruolo attivo, a partecipare alla vita politica ed entrare nelle istituzioni, là dove si prendono le decisioni

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  4. Perchè queste notizie non trovano eco adeguata nella stampa locale ? Perchè a Schio il problema dell'inquinamento dell'aria non è mai oggetto di discussione pubblica, un vero e proprio argomento tabù ? E' sufficiente costruire quattro piste ciclabili per far credere alla cittadinanza di esere un'amministrazione attenta all'ambiente ? Che cosa pensare di un'Amministrazione che affida alla società che gestisce l'inceneritore di Schio l'incarico di tenere lezioni di sostenibilità ambientale nelle scuole (notizia riportata sul Giornale di Vicenza del 18 gennaio) ?

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