lunedì 21 giugno 2010

Truppe mastellate anche nel PD di Valdagno?

Non sono particolarmente deluso per l'esito della votazione al congresso del circolo PD di Valdagno, che mi ha visto sconfitto per 17 a 34. Non sono afflitto in quanto davo per scontata la mia sconfitta, presagendo che le solite forze che hanno governato il partito più o meno alla luce del sole si sarebbero mobilitate e avrebbero trasportato portato in prima linea le truppe cammellate, o mastellate secondo Giampaolo Pansa. Così fu.

Le prime avvisaglie si erano già avute nelle ultime settimane con l'impennata del tesseramento. Si è passati in breve tempo, infatti, da circa 40 a 90 iscritti (contro i 124 del 21/7/2009), agevolati in ciò anche dalle decisioni della direzione provinciale che ha aveva esteso la possibilità di votare e di essere eletti per gli iscritti al 31/05/2010.

La certezza che avrei perso l'ho avuta al momento dell'apertura dei seggi, quando tutti hanno potuto notare l'arrivo di una massa di iscritti per lo più sconosciuti (le truppe mastellate), che non frequentano mai il circolo, nemmeno per ritirare la tessera, e il cui pensiero non è dato conoscere. Questa massa di iscritti, in gran parte anziani parenti e amici di VIP del circolo che hanno ottenuto un gran successo in termini di preferenze ricevute, non avevano nemmeno partecipato al dibattito seguito alla presentazione dei programmi dei candidati e sono stati chiaramente trascinati al seggio solo per votare. Nessuno di loro aveva probabilmente visto i due candidati prima di allora e sapeva per chi, per cosa e come votare. Ci consola, tuttavia aver constato ancora una volta l'efficienza del servizio di assistenza elettorale, che ha risolto rapidamente difficoltà e incertezze, provvedendo ad indicare i nominativi da votare. In alcuni casi, quando il votante era in palese imbarazzo e difficoltà, qualcuno ha provveduto direttamente a scrivere sulla scheda i nominativi, previa prudenziale uscita dal seggio e rientro con la scheda segnata dall'aiutante. Nessuno di loro, lo dico senza timore di essere smentito, ha votato per me. Molti avrebbero preferito, probabilmente, restarsene a casa. Se ci fossero rimasti, l'esito della votazione sarebbe stato, forse, diverso.

Molti democratici valdagnesi ricorderanno che l'anno scorso, prima delle primarie di luglio, avevo portato avanti in solitaria una campagna per un tesseramento trasparente da effettuare nel circolo, per consegnare la tessera al diretto interessato. Fui tacciato di voler distruggere il partito. La mia proposta di rifare il tesseramento fu bocciata all'unanimità dal coordinamento del circolo, con la sola astensione di Elena C.. Tutti voi che leggete avete la capacità di giudicare e comprendere gli effetti concreti, anche nel nostro circolo, di pratiche poco trasparenti.
Coloro i quali partecipano attivamente alle vicende del circolo sanno anche che negli ultimi sei-sette mesi non più di sei-otto persone si facevano vedere al lunedì sera e che nessuna iniziativa è stata portata avanti per mancanza di truppe, di gente con voglia di lavorare e sgambettare.
Tutti i democratici devono rendersi conto che esiste una quota prevalente di iscritti quasi virtuali, che vengono mobilitati soltanto quando si tratta di assegnare le careghe (o cadreghe?) e stabilire chi comanda; poi tornano nell'oblio, pronti per essere di nuovo risvegliati dal sonno alla prossima tornata elettorale.
Di cosa, ti scandalizzi, mi hanno detto in molti. Non sai che è sempre stato così? Mi scandalizzo, eccome se mi scandalizzo. E dovrebbero scandalizzarsi tutti coloro i quali fanno politica nel PD solo per passione, senza interessi personali o secondi fini né per mestiere. Tutti coloro che credono nel PD dello spirito del Lingotto di veltroniana memoria, spirito evocato in qualcuno degli inteventi.

Mi sono ripromesso tuttavia di (cercare di) fare il bravo ragazzo e di collaborare lealmente con il nuovo segretario, con il quale mi incontrerò, su sua richiesta, già oggi pomeriggio. Vediamo quindi quali sono gli aspetti positivi di tutta la vicenda. Primo, io credo che sabato 19.6.2010 il circolo di Valdagno abbia vissuto una bellissima, splendida giornata. Infatti abbiamo avuto, la possibilità di discutere democraticamente, di esprimere le nostre valutazioni, di votare, di scegliere, comunque siano andate le cose. Se non mi fossi candidato, il congresso si sarebbe risolto, probabilmente, in una semplice acclamazione dell'unica candidata. Probabilmente, i VIP del circolo e quella maggioranza di iscritti “dormienti” avrebbero preferito che le cose andassero così, anche per evitare inutili disagi Abbiamo dimostrato che non abbiamo bisogno di un unanimismo di facciata, che ostacoleremo sempre il proposito di sopprimere ogni occasione di dialogo democratico franco e leale, rispettoso delle idee altrui e delle decisioni della maggioranza. Certamente mi è molto dispiaciuto che nessuno dei "miei candidati" abbia preso la parola e abbia rinunciato a priori anche al suo ruolo di candidato, al contrario di altri candidati "a me avversi", una in particolare, la cui faziosità e aggressività tutti hanno potuto toccare con mano, con l'unico effetto di far toccare l'acme della mia disistima nei suoi confronti.
Secondo, abbiamo avuto l'occasione di vedere in volto, in attesa di conoscerne anche il pensiero, una quota rilevante di iscritti che finora erano solo un nome scritto negli elenchi. Infine, almeno un terzo di coloro che hanno votato hanno inviato al nuovo segretario un messaggio chiaro, dicendogli che credono e vogliono, anche a Valdagno un PD nuovo, aperto e contendibile, come ho detto nel mio programma, che potete leggere anche sul blog.
Anche a Valdagno quindi, piano piano, cresce la quota dei democratici che credono in un modo nuovo di fare politica, lontana dal politicismo, tanto per usare termini in voga oggi. E concludo, ricordando la stessa massima di con la quale conclusi la presentazione della mozione Marino:
"PRIMA TI IGNORANO, POI TI DERIDONO, POI TI COMBATTONO. POI VINCI!"

L'alternativa per accorciare i tempi della vittoria potrebbe essere di iniziare a tesserare amici e parenti, magari a loro insaputi e pagandogli la tessera. Potremmo farci anche noi le nostre truppe mastellate, da portare sul cammello ai seggi ogni quattro anni, farli votare come vogliamo, e poi restituendoli al loro sonno. Lo volete voi, democratici valdagnesi?

2 commenti:

  1. Impressionanti analogie con il circolo di Schio, in cui si sono confrontate due liste, quella dei "poteri forti" 78/118 e quella, 40/118, di chi come te, come noi vorrebbe quel famoso partito delle primarie, della trasparenza, delle parole chiare. Ma stiamo seminando e spero tra un po' di avere un buon raccolto.
    Sandro Ronca

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  2. Concordo in pieno con il pensiero di Vincenzo!!!!
    Sandri Federico

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