mercoledì 12 marzo 2014

Acque contaminate da PFAS :la regione pianifica (finalmente!) attività a tutela della salute dei soggetti esposti.

Con la delibera numero 168 del 20 febbraio 2014 la regione Veneto finalmente mostra di aver preso coscienza della pericolosità per la salute umana e ambientale delle sostanze perfluoroalchiliche. Viene infatti affidato il compito al servizio epidemiologico regionale, con il contributo tecnico dell'Istituto superiore di sanità, la predisposizione di uno studio di biomonitoraggio su un campione rappresentativo della popolazione esposta e la valutazione circa la sua fattibilità e sostenibilità; si dà inoltre l'incarico alla sezione veterinaria sicurezza alimentare di realizzare un programma di campionamento degli alimenti di produzione locale.


Finalmente, verrebbe da dire. Noi medici dell’ISDE lo abbiamo chiesto fin da quest'estate, e la nostra richiesta è stata appoggiata dall'eurodeputato Andrea Zanoni che ha presentato una petizione al Parlamento proprio  su questo argomento.
Le autorità  sanitarie regionali e locali soltanto ora, dopo aver  lungo minimizzato i possibili effetti dannosi per la salute umana da parte dei PFASs, prendono coscienza della gravità del problema e accettano di cominciare a fare qualcosa di serio.
Certamente restano ancora alcuni punti poco chiari. Che significa infatti "valutazione circa la fattibilità e sostenibilità" del biomonitoraggio? Che significa che la delibera di cui stiamo parlando non comporta spese a carico del bilancio regionale?
Chi pagherà i costi del monitoraggio  inizial che deve essere poi proseguito  negli anni a seguire?
No i medici dell'ISDE, chiediamo che tutta la popolazione potenzialmente esposta, valutabile in circa 300.000 persone, e non soltanto un campione, seppur rappresentativo, venga sottoposto a monitoraggio.

Inoltre riteniamo indispensabile che l'indagine epidemiologica sia disegnata e condotta da esperti indipendenti, non da dipendenti, seppur di riconosciuto valore, della regione Veneto che, probabilmente di PFOA PFOS e congeneri ne sanno poco più di nulla.

2 commenti:

  1. Grazie, Collega, per il lavoro che fai

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  2. Grazie del suo lavoro, fatto con coscienza ed etica. Non smetta di informarci.

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