I PFAS, aumentano il colesterolo anche alle concentrazioni
osservabili nella popolazione generale,
cioè nelle persone esposte ad alte concentrazioni di queste molecole per motivi
professionali (operai) o per avere “accidentalmente” bevuto a loro insaputa acqua potabile o mangiato alimenti contaminati con
elevate concentrazioni di PFAS.
Per esempio, In un gruppo
di 2094 americani di età superiore a 12 anni, i livelli di PFOS nel siero erano di un ordine di grandezza superiore
rispetto agli altri composti perfluorinati, con una mediana di 19,9 µg/litro (o
19,9 ng/litro) rispetto a 3,8 µg/litro (o 3,8 ng/millilitro) per il PFOA, il colesterolo era di 13 mg superiore
nei soggetti con i livelli più elevati
di PFAS rispetto con i livelli più bassi.
Ricordiamo che nella zona rossa in Veneto
sono stati trovati valori medi di PFOA di circa 70 ng/ml e di 15 ng/ml per il
PFOS, sia negli adulti che nei 14enni.