domenica 18 dicembre 2016

Lo stato del Vermont fissa a 20 ng/L la concentrazione massima di PFOA nell'acqua potabile

Lo stato del Vermont negli USA ha deciso che le concentrazioni massime di PFOA non debbano superare i 20 (venti) nanaogrammi per litro. In Italia i valori massimi sono 500 ng/L, cioè 25 volte di più. Non sono i più bassi fra tutti . Nel New Jersey sono 14 ng/L - ma sono ancora più bassi dei limiti federali che sono 70 ng/L per il PFOA e PFOS.
Cosa aspetta l'Istituto Superiore di Sanità a seguire l'esempio degli americani?

2 commenti:

  1. caro dr. Cordiano penso che sia importante stimolare e anche criticare i servizi di epidemiologia della Regione ma che sia sbagliato minarne la credibilità dal momento che essi rappresentato un capitale umano competente, motivato e prezioso, anche in riferimento al problema dell'inquinamento da PFAS. Spero che ci siano in futuro occasioni per un confronto professionale più puntuale e rispettoso. Mario Saugo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io personalmente non intendo minare la credibilità di nessuno e non credo di aver mai mancato di rispetto a colleghi o a chiunque. La credibilità scientifica ognuno di noi se la costruisce con il proprio quotidiano e con quelleo che scrive, anche sulle riviste scientifiche. Per quanto riguarda la credibilità mia e di ISDE, anche a detta di molti, i fatti e gli studi che tu stesso hai compiuto al SER, dimostrano che avevamo ragione, purtroppo. E se ci siamo scontrati con te al SER, con l'ARPAV e altre istituzioni è stato perché non ci hanno mai voluto dare ascolto e, sopratutto, continuano a negarci dati che dovrebbero esere pubblici, con i quali potremmo fare studi indipendenti. COme avviene nel resto del mondo civile. Ma non in Veneto.
      Felicissimo se noi di ISDE fossimo messi in condizione di collaborare con le istituzioni. MA ho dei dubbi che questo possa avvenire in questa regione.

      Elimina