martedì 23 settembre 2014

Ma qual è la reale diffusione dell'inquinamento da PFAS delle falde acquifere e della catena alimentare in Veneto?

All'inizio ci hanno detto che erano una trentina i comuni interessato dall'inquinamento da PFAS in Veneto; ora pare che il campionamento dei PFAS verrà fatto in 56 comuni veneti nei quai "sono stati riscontrati i PFAS". Ma se si ha la pazienza di scorrere l'elenco dei comuni nei quali sono stati fatti campionamenti da parte dell'Arpav (scaricabile dal sito istituzionale si nota come sono 52 i comuni nei quali la somma dei pFAS totali è superiore a 100, ma tale numero sale a 79 se consideriamo la somma totale superiore a 40 ng/L di PFAS totali (e allora comprendiamo anche città come VR, VI, PD e VE).  IL numero dei comuni nei quali la concentrazione del solo PFOA è risultato almeno una volta sopra i 40 ng/L è di 39, senza contare che nella lista dell' ARPA Veneto non sono riportati comuni come Legnago, Orgiano, Agugliaro ecc., nei quali il CNR nella sua campagna iniziale condotta fra il 2011 e il 2013 aveva trovato valori anche molti alti.
Dal quadro che sta emergendo, probabilmente non è molto lontano dal vero di chi parla di  un vero e proprio disastro ambientale,  vista l'estensione della contaminazione che, secondo le affermazione ufficiale degli stessi tecnici dell'ARPAV ancora non è stata completamente caratterizzata. 

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