lunedì 23 gennaio 2012

Ecco il testo del mio intervento di stasera al Direttivo del circolo PD di Valdagno


Cari compagni ed amici, io, Vincenzo Cordiano, sono una di quelle persone che "... si sono ritrovate per riflettere sull'attività organizzata è svolta dal partito nell'ultimo anno, esprimendo delle perplessità sulle stesse... virgolette. Sono anche una di quelle persone che nell'ultimo anno hanno frequentato poco o nulla il circolo. Premesso che mi ero dimesso dal direttivo con un'e-mail  del 27/2/2011 che tutti voi avrete sicuramente ricevuto, ecco il testo del mio intervento di stasera.
Le ragioni delle mie dimissioni sono sostanzialmente due:
1) comincio ad accumulare troppe cariche nell'ambito del partito: membro della direzione provinciale, membro dell'assemblea provinciale e di quella regionale, referente per la provincia di Vicenza della cosiddetta "area Casson-Marino" (oramai ex), membro della commissione regionale di garanzia. Per uno come me che si batte contro l'accumulo delle cariche è una palese  contraddizione, ma ho dovuto accettare spesso per mancanza di altre persone disponibili, soprattutto giovani. Sto meditando anche per questo  di dimettermi dalla direzione provinciale.
2) non ho frequentato più di tanto il circolo perché, mi dispiace dirlo, negli ultimi tempi mi sentivo un estraneo, avvertivo l'ostilità fisica, viscerale, e l'ostracismo di alcuni componenti del direttivo anche quando, raramente, mi capitava di incontrarli per strada al di fuori del circolo. Riconosco che, probabilmente, il mio modo di discutere ed esporre i miei convincimenti e ragioni possa aver indispettito qualcuno, ma non credo mai di aver offeso personalmente nessuno di voi. Anzi, attendo ancora le scuse da una componente del direttivo che in una discussione via Internet mi definì "cialtrone".
Dopo questa breve premessa, le mie "perplessità" sono sostanzialmente le seguenti.
1)      mi sono convinto, assieme a tanti altri, che il direttivo del circolo sia sostanzialmente dominato e regolato da un gruppo di persone che legittimamente portano avanti una loro linea politica, sostanzialmente minimalista, volta soltanto ad assicurare l'appoggio all'amministrazione cittadina. A questo gruppo di persone appartengono alcuni esponenti di spicco di liste civiche presenti in consiglio comunale che, anche se facenti  parte della maggioranza, per definizione sono concorrenti  alle altre liste e partiti, PD compreso. È oramai evidente che a tali  interessa poco o nulla la crescita del partito e palesemente ostacolano iniziative proposte dalla minoranza uscita sconfitta alle primarie di circolo, minoranza della quale io ero rappresentante. Per esempio, mi riferisco ancora una volta al boicottaggio perpetrato da componenti del direttivo e consiglieri comunali della proposta di petizione popolare per l'istituzione del comune di Valdagno del  registro per il testamento biologico. 
2)      Esiste una "confusione di ruoli" ed un conflitto di interesse fra componenti del direttivo ed altre organizzazioni culturali operanti nel territorio di Valdagno. Mi riferisco chiaramente all'organizzazione di dibattiti per la presentazione dei libri. Porto ad esempio una delle ultime iniziative organizzate da un relativa alla presentazione del libro "avanti popoli" del 13 gennaio. Nell'invito spedito da Liliana e il 9 gennaio si legge "l'iniziativa si inserisce nel quadro di altri incontri che il Partito Democratico di Valdagno ha organizzato nell'ultimo anno, insieme al coordinamento di valle, per poter affrontare insieme a iscritti, simpatizzanti e cittadini alcune problematiche di attualità politica sia locale che nazionale." Contemporaneamente ho ricevuto un altra e-mail da parte del circuito Guanxinet nella quale l'invito era ripetuto a nome  del circuito stesso . Poiché chi spedisce le email da parte di Guanxinet  fa anche parte del direttivo del partito democratico di Valdagno ed è consigliere comunale eletto in altra lista, non si capisce quali siano i rapporti fra partito democratico, circuito Guanxinet ed altre liste civiche. Io non riesco a comprendere, quando ricevo inviti del genere, quale sia il denominatore comune che spinge ad organizzare certi tipi di iniziative sponsorizzate dal partito democratico, soprattutto quando mi sono visto rifiutare la proposta, avanzata sicuramente a titolo personale l'anno scorso, ad Eliseo di ospitare Beppiino Englaro assieme ai senatori Marino o Casson, per la presentazione di uno dei loro libri. La risposta che ricevetti era sostanzialmente questa: "non c'interessa un'iniziativa del genere in quanto troppo caratterizzata politicamente. Tra l'altro è un argomento che interessa poca gente (?)".  Poca gente? Non è ver o forse che tutti  tutti dovremo morire un giorno.?  Per chiudere questo argomento, io vorrei sapere quali sono i termini della collaborazione fra partito democratico e del circuito Guanxinet, ed in base a quali criteri vengono invitati vari esponenti politici (per esempio, nell'ultimo caso Federico Ginato,, segretario provinciale del partito democratico) e non si possa evitare, nome del circolo anche esponenti di ben altro spessore e rilevanza quali quelli da me citati. Forse perché non appartengono alla stessa "corrente" del gruppo di comando del circolo del partito democratico di Valdagno? Potrò sperare di poter vedere un giorno a Valdagno un senatore del PD  diverso dai soliti Giaretta e Stradiotto ? Persone amabilissime, preparatissime, per carità. Ma, del tutto casualmente, è ovvio, entrambi ex-DC, come molti di coloro che hanno in mano le redini del circolo di Valdagno.
3)      Un altro esempio,  secondo me scandaloso, è  che le liste civiche di cui sono esponenti di spicco questi strani amici bicefali (iscritti PD e contemporaneamente iscritti alle liste civiche) abbiano invitato Pippo Civati (consigliere regionale del PD in Lombardia, noto esponente dell’assemblea nazionale) a Valdagno non come PD ma come lista civica. Non credo che qualsiasi altro partito tollererebbe una cosa del genere.
4)      È indubbio che la discussione nell'ambito del partito democratico di Valdagno sia rimasta confinata alla ristretta cerchia dei componenti del circolo. Infatti, nonostante il regolamento regionale dell’attività dei circoli (http://www.partitodemocraticoveneto.org/public/documenti/doc_regionali/regolamento_regionale_el_organi_dir.pdf) preveda che venga indetta l’Assemblea degli iscritti e partecipanti almeno tre volte all’anno regolamento regionale, non mi risulta che il direttivo abbia mai sentito l’esigenza di sentire a base del partito sui tanti temi ed argomenti  anche spinosi che si sono succeduti negli ultimi tempi.  Non sappiamo quale sia la situazione economica-finanziaria del circolo, o per lo meno queste informazioni  sono possedute solo da una ristretta cerchia di persone, sempre le stesse.
5)      Per quanto riguarda un tema molto scottante, i rapporti fra PD ed amministrazione, mi chiedo cosa si aspetti ad organizzare un incontro pubblico come PD nel quale sviscerar tutti gli aspetti di questo controverso appoggio ad un’amministrazione che molti di noi giudicano fallimentare o quasi. SI attende forse il parere favorevole di qualcuno dei tanti che siedono in consiglio  comunale nei banchi delle liste civiche quando, essendo iscritti al PD, dovrebbero, come prevede lo Statuto, far parte del gruppo consiliare del PD, essendoci un gruppo normalmente costituito?
6)      Considerando che è iniziata la corsa alla scelta del candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, dico subito che il mio appoggio andrà solo ed esclusivamente ad un candidato che presenti un programma convintamente e sinceramente ambientalista, che preveda lo stop assoluto al consumo di suolo, Solo in questo caso  sarò disponibile ad impegnarmi in campagna elettorale e a fornire, eventualmente, anche “consulenza” per la preparazione del programma se non altro come probabile prossimo  referente provinciale dell’associazione dei medici per l’ambiente (www.isde.it) , associazione alla quale colgo l’occasione per invitarvi ad iscrivervi, essendo l’iscrizione aperta a tutti i cittadini
7)      Pertanto chiedo che sia indetta un’assemblea di circolo, nella quale siano invitati iscritti e simpatizzanti a discutere di queste problematiche.
8)      Per essere onesti e chiari fino in fondo, è corretto portare a vostra conoscenza che io ho proposto  di fondare un altro circolo a Valdagno. Lo statuto prevede che ciò si possa fare per i comuni con più di 15.000 abitanti. Vi dico subito che io non ho alcuna intenzione né disponibilità di tempo di accettare l’eventuale incarico di coordinatore del  nuovo circolo, ammesso che si faccia, come proposto da qualcuno dei partecipanti alla riunione citata all’inizio.  L’alternativa è di formare un gruppo che aderisca ad una delle tante “aree” (non chiamiamole  correnti che nel PD non si deve far sapere che esistono….)  per esempio gli Ecologisti democratici. Così si salverebbe “l’unità” del circolo e si lascerebbe anche spazio all’autonomia decisionale, svincolata dalle forche caudine del direttivo, del gruppo di persone che vogliono portare avanti iniziative “alternative”. Vi anticipo che soltanto si concretizzi una fra queste iniziative, io sono disposto a confermare il contributo finanziario per l’affitto della sede. 
Sperando di poter discutere pacmente  di questo e altro, vi ringrazio per la pazienza e auguro a tutti noi buon lavoro.

Vincenzo Cordiano

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