Oggi, per la prima volta in quasi trent'anni di professione, nel Day Hospital che dirigo ho visto due donne che hanno rinunciato a fare accertamenti perché non avevano i soldi per pagare i ticket su visite ed analisi di laboratorio. La prima era un donna di origine africana che, per un'anemia da carenza di ferro (che non tollera per bocca) doveva eseguire una serie di endovenose: ne ha fatte solo una minima parte di quelle previste poi, quando ha iniziato a stare un pò meglio, ha rinunciato perché non aveva una quarantina di euro necessari per pagare i ticket; la seconda è una donna italiana affetta da malassorbimento intestinale che avrebbe dovuto pagare circa 170 euro per gli accertamenti.
Non sorprende più di tanto che siano entrambe donne e giovani, chiaramente due categorie fra le più a rischio di povertà.
Dal mio punto di vista anche questa deve essere considerata una forma di violenza sulle donne.
Non sorprende più di tanto che siano entrambe donne e giovani, chiaramente due categorie fra le più a rischio di povertà.
Dal mio punto di vista anche questa deve essere considerata una forma di violenza sulle donne.
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