venerdì 10 settembre 2010
“Cari camorristi, rischiamo il posto di lavoro e non ci pagano lo stipendio. Aiutateci”
“Mafiosamente vostri per sempre. I lavoratori dei Consorzi di Bacino della Regione Campania”. Non è uno scherzo. È firmata proprio così la “lettera aperta alla camorra”, con cui gli addetti alla raccolta differenziata dei consorzi di Napoli e Caserta chiedono aiuto ai clan. I lavoratori ieri hanno sfilato nel capoluogo campano tra piazza Bovio, via Partenope e piazza del Plebiscito per protestare contro il mancato pagamento degli ultimi stipendi e contro gli annunciati tagli di organico, chiedendo senza successo un incontro col presidente della Provincia Luigi Cesaro (Pdl). Nel corso della protesta i dipendenti dei consorzi hanno distribuito una lettera con la quale si rivolgono direttamente alla camorra, chiedendo un intervento per sbloccare i pagamenti e per migliorare le loro condizioni di lavoro. Un documento un po’ sgrammaticato e dal chiaro intento provocatorio, che risuona però sinistro alle orecchie del questore di Napoli Santi Giuffrè, che ha detto: “C’è tanta tensione in giro, ma sono convinto che cose di questo tipo non dovrebbero essere dette”.
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