Nelle pagine di Bassano dell'edizione del 31 marzo del Giorale
di Vicenza è riportata la notizia che nella zona di Marostica vi sono alcune
tubature in cemento-amianto utilizzate per l'irrigazione dei campi. Nella
stessa pagina sono riportate dichiarazioni tranquillizzanti delle autorità
circa la supposta innocuità delle fibre di amianto ingerite. Addirittura si
fanno riferimenti a documenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che
avrebbero sancito la non pericolosità delle fibre di amianto per ingestione
orale.
Queste affermazioni, che non risulta siano state smentite
dagli interessati, sono prive di fondamento scientifico. Infatti non esiste
alcun documento ufficiale rilasciato dall'OMS nel quale sia stato dichiarato
che l'amianto non è pericoloso per la salute umana se ingerito con l'acqua.
Al contrario, nella monografia 100C pubblicata nel 2012
dall'agenzia internazionale per la ricerca del cancro di Lione, l'agenzia
incaricata dall’OMS di classificare e studiare la cancerogenicità delle
sostanze chimiche, si ribadisce chiaramente che "… L'inalazione e
l'ingestione rappresentano le vie di esposizione primarie negli uomini.…
L'ingestione dell'amianto può avvenire per ingestione di acqua potabile che è
stata contaminata per erosione dei depositi naturali; per l'erosione di
discariche per rifiuti contenenti asbesto; per corrosione di tubature in cemento-amianto
o durante la filtrazione dell'acqua qualora si utilizzino dispositivi contenenti
amianto." (pagina 225 della monografia scaricabile da Internet all'indirizzo
http://monographs.iarc.fr/ENG/Monographs/vol100C/.)
Nella stessa monografia sono riassunti i principali studi
sperimentali condotti negli animali, che dimostrano in modo inequivocabile come
l'amianto, assunto per via orale, determini un aumento del rischio di cancro
dello stomaco e gli altri organi gastro-intestinali, nonché del mesotelioma
peritoneale. Nella pubblicazione sono anche riportati i risultati degli studi
epidemiologici umani alcuni dei quali, ma non tutti, hanno evidenziato
un'associazione, in genere debole, con alcuni tipi di tumori gastrointestinali.
Pertanto, l'esame critico della letteratura medica non
permette di condividere le affermazioni così categoricamente tranquillizzanti
contenute nell'articolo. Tuttalpiù , con argomentazioni utili per chi dovesse dimostrare
eventuali responsabilità ma non giustificabili ai fini della prevenzione dei
danni alla salute umana, si potrebbe
dire che non esistono prove certe e definitive sulla cancerogenicità nell'uomo
dell'amianto assunto esclusivamente per via orale. Infatti, l'assenza
di prove non deve essere intesa come prova dell'assenza di rischio per la
salute umana derivante dall'ingestione di amianto con l'acqua potabile o con
gli alimenti.
E, trattandosi della salute umana, il principio di precauzione
impone ai responsabili della salute pubblica di adoperarsi immediatamente per
rimuovere ogni possibile causa, anche
soltanto sospetta, di pericolosità e tossicità per la salute dei
cittadini. Nel caso specifico si tratta
di sostituire rapidamente le tubature in cemento-amianto con tubazioni più sicure,
analogamente a quanto si sta
cercando di far in altre parti d'Italia. Se poi, il sospetto non dovesse essere
confermato, tanto di guadagnato. Si sarà fatta opera meritoria per aver
eliminato una potenziale fonte di esposizione della popolazione all'amianto, di
classe 1, cioè sicuramente cancerogeno per l'uomo. Oltre ad aver creato una nuova occasione di lavoro e contribuito
a rilanciare l’economia della zona interessata.
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