domenica 19 aprile 2015

L'amianto nell'acqua non è innocuo, l'OMS non lo ha mai detto

Nelle pagine di Bassano dell'edizione del 31 marzo del Giorale di Vicenza è riportata la notizia che nella zona di Marostica vi sono alcune tubature in cemento-amianto utilizzate per l'irrigazione dei campi. Nella stessa pagina sono riportate dichiarazioni tranquillizzanti delle autorità circa la supposta innocuità delle fibre di amianto ingerite. Addirittura si fanno riferimenti a documenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che avrebbero sancito la non pericolosità delle fibre di amianto per ingestione orale.

Queste affermazioni, che non risulta siano state smentite dagli interessati, sono prive di fondamento scientifico. Infatti non esiste alcun documento ufficiale rilasciato dall'OMS nel quale sia stato dichiarato che l'amianto non è pericoloso per la salute umana se ingerito con l'acqua.
Al contrario, nella monografia 100C pubblicata nel 2012 dall'agenzia internazionale per la ricerca del cancro di Lione, l'agenzia incaricata dall’OMS di classificare e studiare la cancerogenicità delle sostanze chimiche, si ribadisce chiaramente che "… L'inalazione e l'ingestione rappresentano le vie di esposizione primarie negli uomini.… L'ingestione dell'amianto può avvenire per ingestione di acqua potabile che è stata contaminata per erosione dei depositi naturali; per l'erosione di discariche per rifiuti contenenti asbesto;  per corrosione di tubature in cemento-amianto o durante la filtrazione dell'acqua qualora si utilizzino dispositivi contenenti amianto." (pagina 225 della monografia scaricabile da Internet all'indirizzo http://monographs.iarc.fr/ENG/Monographs/vol100C/.)
Nella stessa monografia sono riassunti i principali studi sperimentali condotti negli animali, che dimostrano in modo inequivocabile come l'amianto, assunto per via orale, determini un aumento del rischio di cancro dello stomaco e gli altri organi gastro-intestinali, nonché del mesotelioma peritoneale. Nella pubblicazione sono anche riportati i risultati degli studi epidemiologici umani alcuni dei quali, ma non tutti, hanno evidenziato un'associazione, in genere debole, con alcuni tipi di tumori gastrointestinali.
Pertanto, l'esame critico della letteratura medica non permette di condividere le affermazioni così categoricamente tranquillizzanti contenute nell'articolo. Tuttalpiù , con argomentazioni utili per chi dovesse dimostrare eventuali responsabilità ma non giustificabili ai fini della prevenzione dei danni alla salute umana,  si potrebbe dire che non esistono prove certe e definitive sulla cancerogenicità nell'uomo dell'amianto assunto esclusivamente per via orale.  Infatti,  l'assenza di prove non deve essere intesa come prova dell'assenza di rischio per la salute umana derivante dall'ingestione di amianto con l'acqua potabile o con gli alimenti.

E, trattandosi della salute umana, il principio di precauzione impone ai responsabili della salute pubblica di adoperarsi immediatamente per rimuovere ogni possibile causa, anche  soltanto sospetta, di pericolosità e tossicità per la salute dei cittadini.  Nel caso specifico si tratta di sostituire rapidamente le tubature in cemento-amianto con tubazioni  più sicure,  analogamente a quanto  si sta cercando di far in altre parti d'Italia. Se poi, il sospetto non dovesse essere confermato, tanto di guadagnato. Si sarà fatta opera meritoria per aver eliminato una potenziale fonte di esposizione della popolazione all'amianto, di classe 1, cioè sicuramente cancerogeno per l'uomo. Oltre ad aver  creato una nuova occasione di lavoro e contribuito a rilanciare l’economia della zona interessata.

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