giovedì 8 maggio 2014

Perché mi candido ad Arzignano

Quando Titta Fazio, candidato sindaco ad Arzignano, mi ha chiesto di far parte della sua lista ho accettato immediatamente, senza pensarci su. Ringrazio Titta, cui mi lega un lungo rapporto di amicizia e di colleganza professionale, e tutti gli altri candidati dell'opportunità che mi hanno offerto. E' per me un onore poter partecipare a questa avventura.
Le ragioni per le quali ho accettato sono semplicissime: condivido innanzitutto l'impegno e lotta della lista" Salute & Lavoro per Arzignano" contro il costruendo gassificatore di fanghi.


Non è da persone ragionevoli accettare di costruire un nuovo mostro che apporterà altro inquinamento atmosferico in un territorio già devastato dalla presenza di nove discariche, ognuna delle quali è potenzialmente una bomba ecologica ed una minaccia alla salute dei cittadini di Arzignano. E non solo, dal momento che l'inquinamento prima o poi andrà a finire nelle falde acquifere, disseminandosi dappertutto. Ritengo che sia un dovere etico da parte di ogni cittadino opporsi alle nuove fonti di inquinamento ed impegnarsi per una corretta gestione dei rifiuti.

Se qualcuno pensa che lo smaltimento dei rifiuti non presenta aspetti problematici si legga il recente articolo "L'esplosione dei tumori in un paese da bonificare"  comparso sull'Espresso on line del 6 maggio 2014 a commento ai risultati dello studio SENTIERI, condotto nei più noti e importanti siti inquinanti. Questo studio dimostra chiaramente come vi sia un eccesso di mortalità negli abitanti attorno a discariche, inceneritori e impianti industriali in tutta Italia.  Perché ad Arzignano dovrebbe essere diverso?

Nello specifico del mio impegno, qualora fossi eletto come consigliere comunale mi impegnerei ad attuare il seguente programma, che è stato accettato in tutti i punti dal candidato sindaco Titta Fazio e da tutti gli altri candidati in lista.

A) Per una democratizzazione del SSN

1.     Problema delle liste d’attesa per visite specialistiche e prestazioni diagnostiche
a)    L’ULSS pubblichi i tempi di attesa sul sito. Se i tempi d’attesa vengono superati, il cittadino ha il diritto di farsi visitare in libera professione e farsi rimborsare la differenza fra la parcella pagata e il ticket che avrebbe pagato (se non esente). Questo dovrebbe valere solo però, per le cosiddette prestazioni tracciati e previste dai LEA (Livelli Essenziali di assistenza).
b)    Massima trasparenza nella pubblicazione dei controlli che vengono effettuati sugli alimenti, nei negozi, stalle, industrie ecc. I risultati delle analisi vengono comunicati agli esercenti, alle autorità ma non ai cittadini. Abbiamo il diritto di sapere se nella carne o nel latte hanno trovato pesticidi o altre sostanze tossiche.
2)    Siano pubblicati sul sito del comune anche i dati relativi alla mortalità desumibili dalle schede ISTAT che vengono compilate  dal medico dopo ogni decesso.
3)    Siano pubblicate annualmente le relazioni sullo stato socio-sanitarie. Nella nostra ULSS sono ferme al 2004.

B) Rifiuti
4)    Adoperarsi per una vera raccolta differenziata. Ci sono molti dubbi che la carta e la plastica vengano realmente riciclate.
5)   Introdurre la tariffa rifiuti a peso, come hanno fatto a Ponte nelle alpi e molti altri comuni d’italia
6)    Nelle mense pubbliche sia vietato l’uso di stoviglie di plastica non compostabile. Lo stesso dicasi per le sagre pubbliche.

C) Stop al consumo di suolo
1.     Censimento di case sfitte o inoccupate esistenti in comune, come suggerito dall’associazione dei comuni virtuosi
2.     Divieto assoluto di costruire su nuove zone, ma solo su zone già edificate
  1. Concordare con le associazioni di artigiani e costruttori le modalità per rilanciare l’edilizia “alternativa” che consenta, adoperando le migliori tecnologie,  di ridurre la dispersione di energia e quindi i consumi in bolletta. Nei limiti del possibile incentivare i privati che costruiscono/ristrutturano secondo i criteri moderni; incentivi per corsi di aggiornamento per artigiani e costruttori che intendano “riconvertirsi”
  2. Messa in sicurezza di edifici pubblici con criteri antisismici e ristrutturare secondo il risparmio energetico
D) Agricoltura biologica

  1. Orti biologici. Identificare aree da destinare, soprattutto ad anziani che vogliono farsi l’orto. Creare convenzioni e prevedere incentivi a supermercati, ortolani, mense, privati che dovrebbero comprare gli ortaggi prodotti in questi orti secondo tecniche di agricoltura biologica. Il comune e le mense pubbliche di Arzignano dovrebbero essere i primi ad acquistare questi prodotti.
  2. Vietare l’uso di diserbanti e pesticidi nel verde pubblico (giardini, aiuole, rotonde ecc).
Avanti amici di Arzignano, la vittoria ci attende.

Vincenzo Cordiano 

Nessun commento:

Posta un commento