domenica 16 ottobre 2011

Medici e pazienti , riappropriamoci del nostro ruolo: rifiutamoci noi di prescrivere e voi di assumere farmaci generici prodotti nei paesi emergenti

Quello dei generici è diventato in effetti un business incontrollato. La mafia comincia a guadagnarci, i nostri burocrati che regolano la vendita e l'acquista dei farmaci godono al massimo quando scade un brevetto e ci costringono a prescrivere un farmaco generico solo perché costa meno. Inoltre è possibile che un paziente si vede costretto ad accettare ogni volta un generico diverso, solo perché il farmacista, al quale è consentito per legge, può dargli un altro generico al posto del precedente, solo perché l'ha comperato ad un costo minore del precedente e ci guadagna di più. Senza curarsi delle possibili ripercussione sulla salute del pazientge in termini di efficacia e sicurezza, come è ben spiegato qui

Quando c'è stato lo scandalo delle mozzarelle di bufala avvelenate dalla diossina e da altre sostanze tossiche cancerogene (in gran parte trasportate illegalmente dalla camorra dal Nord nelle discariche campane) avevo visto in TV un servizio nel quale si raccontava di come i giapponesi, grandi consumatori di mozzarlle campane) avessero preteso di controllare la produzione delle mozzarelle in tutte le sue fasi; addirittura avevano preteso che fossero costruiti sotto il loro controllo impianti igienicamente impeccabili sottto il controllo di supervisori giapponesi che stazionano lì fino all'impacchettamento e la spedizione delle mozzarelle. Perché l'Europa non pretende altrettanto dagli speculatori occidentali di Big Pharma che vanno ad investire in quei paesi?

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