venerdì 27 marzo 2015
giovedì 26 marzo 2015
venerdì 20 marzo 2015
Domani a Vicenza, al convegno nazionale Bimbimbici parleremo di inquinamento e obesità
giovedì 12 marzo 2015
So marìo no se gavìa voltà a mente
Dopo aver visto il servizio su tva sui pfas, un signore a mia moglie:"So marìo no se gavea voltà a mente quea volta de l'inquinamento de l'acua, el gavea rason, can del porco". Certo son soddisfazioni
lunedì 2 marzo 2015
La TDI per i PFAS dell'EFSA può essere facilmente superata nelle zone più contaminate
La TDI (dose max tollerabile) di PFAS proposta dall’EFSA,
può essere superata nelle zone maggiormente contaminate, soprattutto nei forti
mangiatori di pesce, come nel caso del PFOS. In uno studio italiano, per
esempio, il PFOS (ma non il PFOA)
risultò presente
nel muscolo di tutti i campioni (90) di Coregonus lavaretus (lavarello) e Perca
fluviatilis (persico reale) pescati nel Lago Maggiore, con concentrazioni
massime di 46 ng/g di peso secco. Le concentrazioni medie erano 22,2 ng/g nel
persico reale e 20 ng/g nel lavarello. Rispetto ai dati riportati in
letteratura, i risultati di questo studio suggeriscono che i pesci del Lago
Maggiore possono rappresentare una fonte significativa di esposizione al PFOS
nella dieta, nonostante i valori osservati siano inferiori alla TDI proposta
dall'EFSA (Squadrone et al.,
2014).
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