Questo blog non verrà più aggiornato, ma rimane visibile per i posteri
Enzucciu
Blog di Vincenzo Cordiano
venerdì 6 ottobre 2017
venerdì 5 maggio 2017
A Bovolone (VR) stasera 5 maggio 2017 parliamo di PFAS
venerdì 28 aprile 2017
Domani 29/4 ore 20.30 a Mogliano Veneto parleremo di tossicità da mercurio nell'acqua potabile
martedì 18 aprile 2017
mercoledì 5 aprile 2017
venerdì 17 marzo 2017
Se le PFAS colorassero l'acqua di blu ve la darebbero ancora da bere?
Se le PFAS presenti nell'acqua che sgorga dai rubinetti delle case di molti comuni del Veneto colorassero l'acqua di blu, sospenderebbero l'erogazione dell'acqua degli acquedotti?
La domanda sorge spontanea dopo aver letto quanto successo recentemente a Barbona, in provincia di Padova, dove, si legge su Il Mattino di Padova, "..il Centro Veneto Servizi ha sospeso in via cautelativa l'erogazione di acqua per alcune preoccupanti segnalazioni arrivate da famiglie residenti nel capoluogo".
Pur non sapendo da cosa fosse provocato l'inquinamento, correttamente hanno sospeso il rifornimento di acqua in attesa di chiarire il caso. Quasi sicuramente, come sempre accade in questi casi, le sostanze responsabili saranno definite "innocue" e non pericolose per la salute umana e per l'ambiente".
La domanda sorge spontanea dopo aver letto quanto successo recentemente a Barbona, in provincia di Padova, dove, si legge su Il Mattino di Padova, "..il Centro Veneto Servizi ha sospeso in via cautelativa l'erogazione di acqua per alcune preoccupanti segnalazioni arrivate da famiglie residenti nel capoluogo".
Pur non sapendo da cosa fosse provocato l'inquinamento, correttamente hanno sospeso il rifornimento di acqua in attesa di chiarire il caso. Quasi sicuramente, come sempre accade in questi casi, le sostanze responsabili saranno definite "innocue" e non pericolose per la salute umana e per l'ambiente".
domenica 12 marzo 2017
I PFAS, vecchi o nuovi che siano, aumentano il colesterolo anche nella popolazione “non esposta” (1)
I PFAS, aumentano il colesterolo anche alle concentrazioni
osservabili nella popolazione generale,
cioè nelle persone esposte ad alte concentrazioni di queste molecole per motivi
professionali (operai) o per avere “accidentalmente” bevuto a loro insaputa acqua potabile o mangiato alimenti contaminati con
elevate concentrazioni di PFAS.
Per esempio, In un gruppo
di 2094 americani di età superiore a 12 anni, i livelli di PFOS nel siero erano di un ordine di grandezza superiore
rispetto agli altri composti perfluorinati, con una mediana di 19,9 µg/litro (o
19,9 ng/litro) rispetto a 3,8 µg/litro (o 3,8 ng/millilitro) per il PFOA, il colesterolo era di 13 mg superiore
nei soggetti con i livelli più elevati
di PFAS rispetto con i livelli più bassi.
Ricordiamo che nella zona rossa in Veneto
sono stati trovati valori medi di PFOA di circa 70 ng/ml e di 15 ng/ml per il
PFOS, sia negli adulti che nei 14enni.
Etichette:
colesterolo,
ipercolesterolemia,
PFOA,
PFOS,
Veneto
mercoledì 28 dicembre 2016
A Lonigo c’è un aumento dei casi di cancro al testicolo, la Regione dice. E contraddice se stessa
Uno studio
recente del SER (Sistema Epidemiologico Regionale) del Veneto ha osservato
un eccesso statisticamente significativo dei casi di tumore al testicolo nel
comune di Lonigo (VI). Lonigo è il il
solo fra i 21 comuni della cosiddetta zona rossa, cioè la zona più contaminata
da PFAS, ha presentare un rapporto standardizzato di orchiectomia (SOR) quasi
raddoppiato rispetto al riferimento regionale cioè 1,84. Cosa significa?
Significa che considerando gli uomini di età compresa fra 15
e 54 anni, negli anni 1997-2014, i maschi hanno avuto superiore dell’84% di
essere sottoposti a asportazione chirurgica del testicolo (orchiectomia) per
cancro.
domenica 18 dicembre 2016
Lo stato del Vermont fissa a 20 ng/L la concentrazione massima di PFOA nell'acqua potabile
Lo stato del Vermont negli USA ha deciso che le concentrazioni massime di PFOA non debbano superare i 20 (venti) nanaogrammi per litro. In Italia i valori massimi sono 500 ng/L, cioè 25 volte di più. Non sono i più bassi fra tutti . Nel New Jersey sono 14 ng/L - ma sono ancora più bassi dei limiti federali che sono 70 ng/L per il PFOA e PFOS.
Cosa aspetta l'Istituto Superiore di Sanità a seguire l'esempio degli americani?
Cosa aspetta l'Istituto Superiore di Sanità a seguire l'esempio degli americani?
sabato 17 dicembre 2016
Gli studi della Regione Veneto sulla popolazione esposta ai PFAS non sono scientificamente attendibili
Gli
studi della Regione Veneto sulla popolazione esposta ai PFAS non sono
scientificamente attendibili
-->
Il comitato direttivo ISDE Veneto ha esaminato la documentazione
presentata durante la conferenza stampa del 22.7.2016 in cui sono stati esposti
i risultati degli studi condotti dal Sistema Epidemiologico Regionale (SER) e
dal Registro Tumori del Veneto (RTV)
per valutare lo stato di salute della popolazione esposta alla contaminazione da PFAS.
Nel comunicato stampa N° 1006 del
22/07/2016 della Regione Veneto si legge che: “ Sul piano oncologico ed epidemiologico, l’inquinamento da sostanze
perfluoro alchiliche (PFAS) emerso nel 2013 in una vasta area del Veneto, ma in
atto presumibilmente da almeno 20 anni, non ha portato al momento a rilevare un
peggioramento del trend di salute dei cittadini nei territori maggiormente
esposti.” Del tutto analoga la valutazione dei risultati dello studio
presentato dal Registro Tumori il 28 ottobre, riguardante la popolazione dei 21
comuni definiti come esposti a PFAS :“In
conclusione, tutte le diverse tipologie di analisi effettuate non documentano
una maggiore incidenza di tumori maligni nelle popolazioni considerate,
rispetto ai valori medi regionali”( Comunicato nr. 1479-2016).
Non
condividiamo le conclusioni del SER e del RTV per i seguenti motivi: (chi è interessato può scaricare il pdf
Etichette:
indagine epidemiologica,
isde,
pfas,
PFOA,
Veneto
mercoledì 23 novembre 2016
PFAS. Il caso veneto domani in un convegno alla Bicocca di Milano
Domani parlerò di PFAS all'Università di Milano, ad un convengo sugli interferenti endocrini. Qui il programma
http://www.isprambiente.gov.it/files/notizie-ispra/notizie-2016/ISDELombardiaConvegnoEDC.pdf
giovedì 17 novembre 2016
Nonostante i lodevoli sforzi della Regione Veneto, ancora 1000.000 persone beovno acqua con elevate concentrazioni di PFOA
E di altri PFAS. RIcordiano che praticmente tutti i éFAS sono considerati interferenti endocrini, mentr esolo uno il pFOA è stato classificato come possibilmente cancerogneo per l'uomo.
Questo basta e avanza, comunque. secondo noi medici dell'ISDE per indurre le autorità regionali e i sindaci ad adottare il principio di precauzione e a sopendere l'erogazione dell'acqua potabile e la produzione e commercializzazione di alimenti contamianti.
Lo spieghiamo bene in questo articolo pubblicato su Quotidiano sanità", in rispsota ad un articolo della dottoressa Musmeci.
Questo basta e avanza, comunque. secondo noi medici dell'ISDE per indurre le autorità regionali e i sindaci ad adottare il principio di precauzione e a sopendere l'erogazione dell'acqua potabile e la produzione e commercializzazione di alimenti contamianti.
Lo spieghiamo bene in questo articolo pubblicato su Quotidiano sanità", in rispsota ad un articolo della dottoressa Musmeci.
Iscriviti a:
Post (Atom)