domenica 27 febbraio 2011

Cambia il vento dei sondaggi in picchiata la fiducia del premier- Il sorpasso è riuscito


Cambia il vento dei sondaggi

in picchiata la fiducia del premier
Berlusconi ha perso 8 punti di consenso nel giro di due mesi. Ora i rilevamenti danno il centrosinistra in vantaggio. Pagnocelli: "Il 60% chiede le dimissioni del presidente del Consiglio"

Forza che il sorpasso è già compiuto; la caduta dell'ultimo satrapo del mediterraneo si avvicina; prepariamoci a governare e a scegliere la nuova classe dirigente che dovrà riparare i danni compiuti dalla tessera P2 1816 e dai suoi accoliti

Il danno a Pianopoli è fatto. Rilanciamo la chiusura delle discariche in Calabria e una vera raccolta differenziata

Il danno a Pianopoli è fatto. Rilanciamo la chiusura delle discariche in Calabria e una vera raccolta differenziata

La Calabria non deve diventare la discarica dei rifiuti radioattivi del Nord

martedì 22 febbraio 2011

Referendum interni del PD, un'opportunità da sfruttare

I referendum interni previsti dall'articolo 27 dello statuto del PD potrebbero essere un ottimo modo per mettere a tacere i vari maître à penser che di volta in volta aprono il becco per dire e disdire e confutare quantoappeno detto dal maître concorrente. Poiché i referendum possono essere indetti, previo approvazione di un apposito regolamento, anche su richiesta del 5% degli iscritti, perché non cominciamo ad usare questo strumento?
Per esempio, cominciamo ad indirne uno sulle alleanze ed uno sull'immunità parlamentare, per esempio. So già quale sarebbe il risultato di entrambi, e sarei curioso di sapere con quale coraggio qualche vip nostrano continuerebbe a dirsi favorevole all'immunità parlamentare

Riporto qui di seguito l’articolo 27 dello statuto del PD
Articolo 27.
(Referendum e altre forme di consultazione)

1. Un apposito Regolamento quadro, approvato dalla Direzione nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, disciplina lo svolgimento dei referendum interni e le altre forme di consultazione e di partecipazione alla formazione delle decisioni del Partito, comprese quelle che si svolgono attraverso il Sistema informativo per la partecipazione.

2. È indetto un referendum interno qualora ne facciano richiesta il Segretario nazionale, ovvero
la Direzione nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, ovvero il trenta per cento dei componenti l’Assemblea nazionale, ovvero il cinque per cento degli iscritti al Partito Democratico.

3. La proposta di indizione del referendum deve indicare: la specifica formulazione del quesito; la natura consultiva ovvero deliberativa del referendum stesso; se la partecipazione è aperta a tutti gli elettori o soltanto agli iscritti.

4. Il referendum è indetto dal Presidente dell’Assemblea nazionale, previo parere favorevole di legittimità della Commissione nazionale di garanzia, sulla base di uno specifico Regolamento approvato dalla Direzione nazionale.

5. La proposta soggetta a referendum risulta approvata se ottiene la maggioranza dei voti validamente espressi.

6. Il referendum interno può essere indetto su qualsiasi tematica relativa alla politica ed all’organizzazione del Partito Democratico. Il referendum può avere carattere consultivo o deliberativo.
Qualora il referendum abbia carattere deliberativo, la decisione assunta è irreversibile, e non è soggetta ad ulteriore referendum interno per almeno due anni.

7. Le norme dello Statuto, fatto salvo quanto previsto all’articolo 43, comma 3, non possono essere oggetto di referendum.



Il link allo statuto

giovedì 17 febbraio 2011

Bossi continua a fare affari con Berlusconi: Mondadori compra le frequenze di Radio Padania

Altro che federalismo, la lega ladrona è sempre più famelica.
Avevo già detto che BOssi e la sua famiglia hanno trovato nello stato italiano una mucca da mungere: il fratello e poi un figlio portaborse di speroni a bruxelles; il trota consigliere regionale a diecimila euri al mese; ottocentomila euri alla moglie per la sua scuola provata padana; le quote latte pagate con i fondi precedentemente destinati ai malati di cancro; adesso sta storia delle frequenze radiofoniche avute gratis e rivenduta da Bossi al suo sodale berlusconi a caro prezzo; e la storia mai chiarita dei svariati miliardi che sarebbero stati dal berlusca al bossi per non far fallire la lega; bossi ed i suoi leghisti stano diventando sempre più insaziabili.

martedì 15 febbraio 2011

Razzismo o xenofobia

Molto scalpore (e probabilmente in alcuni sconcerto) ha suscitato l’affermazione di Bersani che afferma di non considerare i leghisti razzisti.
Anch’io credo che la stragrande maggioranza dei leghisti di base, la gente comune, NON sia razzista. Da 35 anni vivo in Veneto e, sinceramente non ne ho incontrato nessuno di razzizta. Di xenfobi si e molti, invece, anche nel PD e nell’area di centro-sinistra e di sinistra, purtroppo.
Del resto se ci rifacciamo alla definizione di razzismo ripresa da Wikipedia: “Nella sua definizione più semplice, per razzismo si intende la convinzione preconcetta che la specie umana sia suddivisa in razze biologicamente distinte e caratterizzate da diversi tratti somatici e diverse capacità intellettive, e la conseguente idea che sia possibile determinare una gerarchia di valore secondo cui una particolare razza possa essere definita "superiore" o "inferiore" a un'altra”, non penso che la maggioranza dei contadini delle valli del lombardo-veneto sia attrezzata culturalmente per elaborare concentti così complicati.
Forse a costoro si adatta meglio la definizione di xnofobia, sempre ripresa da Wikipedia:” La xenofobia (dal greco ξενοφοβία, xenophobia, ossia "paura del diverso"; composto da ξένος, xenos, "estraneo, insolito" e φόβος, phobos, "paura") è la paura di ciò che è distinto per natura, razza o specie. A volte questo atteggiamento non si ferma alla semplice paura ma sfocia in una vera e propria intolleranza e discriminazione nei confronti dell'oggetto della propria paura.
Il termine è tipicamente usato per descrivere la paura o l'avversione per ciò che è estraneo; il razzismo viene oggi erroneamente considerato da molti come una forma di xenofobia, come anche i pregiudizi e l'omofobia. La xenofobia, a sua volta, viene oggi erroneamente considerata razzismo. Il timore per il diverso, diverso di religione, razza o nazionalità, non significa necessariamente razzismo. Avere timore o paura non significa considerare inferiore. La derivazione greca della parola ne è la corretta interpretazione, oggi dilatata dai media soprattutto nei casi di faziosità politica.”

Badate bene che Bersani ha detto che i leghisti non sono razzisti. Non ha detto che non sono xenofobi, che è un’altra cosa. E la xenofobia è molto diffusa, anche nel suo e mio partito.

mercoledì 9 febbraio 2011

Campi elttromagnetici e salute umana, giovedi 24 febbraio ore 20.30 a Valdagno

Cellulari, telefoni portatili, forni a microonde, computer, televisori, antenne. Esiste un rischio nella Valle dell’Agno? Come difenderci dagli effetti nocivi delle meraviglie tecnologiche con e senza fili.
Relatori
Prof. Angelo Gino Levis comitato scientifico ISDE
Università di Padova, già ordinario di mutagenesi ambientale,

“Tumori cerebrali e leucemie infantili da radiazioni elettromagnetiche”

Dott. Giovanni Battilotti
medico di medicina generale, tossicologo

“Risultati di un'indagine sull'uso dei telefonini fra gli studenti valdagnesi”

Introduce e coordina il dibattito il Dott.Vincenzo Cordiano
oncoematologo, ospedale San Lorenzo, Valdagno

Via spetto giovedi 24 febbraio, ore 20.30, Palazzo Festari, Sala Soster

!: CAMPI ELETTROMAGNETICI E SALUTE UMANA, una ricerca tra gli studenti valdagnesi

Cittadini Attivi Trissino anch'IO!: CAMPI ELETTROMAGNETICI E SALUTE UMANA, una ricerca tra gli studenti valdagnesi

Interessante il dibattito che si è sviluppato sull'iniziativa che si terrà la sera del 24 a Valdagno

sabato 5 febbraio 2011

A Berlusconi non frega niente dell'italianità della Fiat

Dove è andata finire la voglia di italianità di Berlusconi e della sua cricca? ed il Cota presidente della regione Piemonte si accontenta che a Torino rimanga la direzione della Fiat