lunedì 12 aprile 2010

E' primavera, svegliatevi nonnini

Sarà forse che l'aumento delle temperature e la ricomparsa del sole stimola gli assetti ormonali e rende meno depressi, più svegli e intraprendenti, ma questa settimana abbiamo assistito al risveglio di due grandi "nonni" della democrazia italiana: Napolitano e Prodi. Il primo si è arrabbiato terribilmente, stando a quanto scrive Eugenio Scalfari nel suo editoriale di ieri sulla repubblica e avrebbe definito B un "bugiardo che dice una cosa al mattino ne fa un'altra al pomeriggio, oppure un soggetto malato con tratti schizoidi (schizofrenico, cioè dalla doppia personalità, con una che non sa quello che fa l'altra). Era ora, che dicesse pubblicamente quello che pensa di B.
Prodi, dal canto suo, si risveglia dal letargo in cui era caduto e dall'autoesilio, sparando una bordata in grado di affondare una fregata, e facendo il pelo e contropelo alla dirigenza del PD che aveva abbandonato dopo la caduta del suo governo, dichiarando di non voler più occuparsi di politica. Stiamo a vedere cosa succede, ma viste le grandi manovre nell'area di Veltroni (anche lui risvegliatosi dal letargo) che si riunirà a breve, ho paura che ci si
stia avvicinando al baratro o per dirla con Mussi sull'Unità, che a qualcuno venga la tentazione di cominciare daccapo.

Signori le primarie e le elezioni regionali sono finite. Adesso lavoriamo insieme a Bersani (anche se ammè nun me piace e non l'ho votato) e prepariamo la rivincita. E Prodi, anche se è un "padre nobile" del Pd, si comporti bene come tutti gli iscritti, vada a fare le sue proposte nel suo circolo.

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