giovedì 27 ottobre 2016

Cosa succede ai link ai pfas in regione?

Da circa due settimane non funziona  il link che portava al "fascicolo sull'incidenza dei tumori nell'ULSS5" sul sito del registro tumori del veneto (RTV)  mentre è rimasto funzionante quello relativo all'ULSS6-sud.
Non sarà mica che avranno deciso di di accogliere le osservazioni degli esperti ISDE che abbiamo manifestato con una lettera  al professor Rugge, Direttore del RTV, ?
E a distanza di 6 mesi, ancora non si sono decisi a riparare i link ai documenti e alle registrazioni della conferenza stampa del 20 aprile che annuncia i risultati del biomonitoraggio. Non sarà che avranno deciso di togliere i documenti dopo le critiche e le osservazioni al biomonitoraggio che  ho fatto qui.

Scommettiamo che almeno il link ai dati dell'ULSS5 riappariranno miracolosamente dopo la conferenza stampa di domani in cui si annuncerà quanto già si sa da aprile, cioè che nel regno dei pfas addirittura i tumori so odi meno che altrove?





domenica 16 ottobre 2016

Il New Jersey abbassa i livelli massimi di PFOA nelle acque potabili a 14 ng/litro: continua la corsa al ribasso, ma non in Italia


Nel maggio di quest'anno l'EPA (Environment Protection Agency), l'equivalente del nostro ministero per l'ambiente, abbassò le concentrazioni massime permesse nell'acqua potabile di PFOA e PFOS a 70 nanogrammi litro, dai precedenti 400 nanogrammi/litro per il PFOA e 200 ng/litro per il PFOS (ne ho già parlato qui). In Veneto, ricordiamo, sono permessi 500 ng/L per il PFOA e 30 ng/L per il PFOS.
Le autorità del New jersey criticarono quella decisione, considerando i nuovi limiti non sufficientemente protettivi per la salute umana, particolarmente per le donne in gravidanza, i loro bambini durante la vita intrauterina e nei primi anni di vita, le persone più anziane.
Le critiche si basano sui risultati di recenti studi che dimostrano un aumentato rischio di effetti tossici, anche per concentrazioni nell'acqua potabile e negli alimenti inferiori a quelli precedentemente considerati “sicure”, per il sistema immunitario, per le ossa in accrescimento, per il metabolismo glucidico e lipidico, per lo sviluppo neurocognitivo del feto e dei bambini fino all'ottavo-decimo anno di vita,  nonché per la crescita fetale.